WRC | Turchia: Ogier passa al comando al termine della seconda giornata

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di Federico Benedusi @federicob95
14 Settembre 2019 - 16:25
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Sébastien Ogier ha concluso la sua rimonta su Esapekka Lappi. Il campione del mondo ha preso la leadership del Rally di Turchia al termine della PS12, favorito anche da un testacoda che è costato una decina di secondi al pilota finlandese. Dopo un altro ottimo scratch sulla Yeşilbelde, dove Ogier ha tolto 7″8 al compagno di squadra, il sorpasso è arrivato nella prova di Datça ma Lappi non si è dato per vinto, recuperando 4″5 nell’ultima frazione di giornata. Così, dopo i sette decimi con cui Ogier ha conservato la seconda posizione su Thierry Neuville ieri, oggi i decimi che separano le Citroën sono appena due e sempre a vantaggio del pilota di Gap.

Una situazione di classifica che, va detto, si sarebbe probabilmente verificata anche senza l’errore di Lappi: la posizione di partenza è troppo importante, in un rally come questo, e difficilmente Citroën avrebbe perduto l’occasione di piazzare Ogier per ultimo nella start list di domani. Un’ultima tappa in cui Ogier dovrà capitalizzare al massimo la possibilità che questo rally così incerto gli ha dato, quella di rientrare clamorosamente in gioco per la vittoria del settimo iride.

Duello sempre aperto per il terzo posto, con Teemu Suninen che nel pomeriggio è riuscito a togliere qualche secondo ad Andreas Mikkelsen. Il pilota della Hyundai è sempre in vantaggio su quello della Ford, ma il divario si è ridotto a 9″8. Una lotta che si rifletterà ovviamente nella corsa al quarto posto della classifica mondiale, che vede coinvolti entrambi i piloti in questione. Sempre quinto Daniel Sordo, autore di un giro pomeridiano regolare e decisamente isolato sia da chi lo precede che da chi lo segue nella generale.

Nella sfida in casa Toyota per il sesto posto, la tornata di prove pomeridiane si è conclusa esattamente come quella mattutina: con un errore di Kris Meeke. Anche il secondo passaggio della Kizlan ha visto il nordirlandese perdere secondi preziosi, questa volta in maniera più accentuata, a causa della forte usura delle gomme. Dopo avere rischiato un frontale con un albero, Meeke è ripartito indenne ma ha lasciato sul campo una ventina di secondi, quindi Latvala partirà per l’ultima tappa con 15″1 di margine.

Lontano un minuto dall’accoppiata Toyota, Thierry Neuville prosegue il suo rally in ottava posizione dopo l’errore che con tutta probabilità ha messo la pietra tombale sul suo campionato stamattina. Il belga si è piazzato terzo nella PS11, ha vinto la PS12 e si è inchinato al solo Lappi nella PS13, ma ormai poco cambia in ottica classifica generale. Essendo terzo nella start list di domani, per Neuville sarà difficile anche dare la caccia a qualche punto importante nella Power Stage.

Davanti al vice-campione del mondo partiranno solo Pontus Tidemand e Ott Tänak. Giornata difficile per lo svedese, che oltre a dover affinare il proprio feeling con la Ford Fiesta WRC è stato costretto a correre nelle condizioni peggiori possibili, ossia da apripista, mentre per il leader della classifica mondiale è stato accertato un problema alla centralina elettronica come causa dello stop di stamattina.

Un piccolo colpo di scena ha coinvolto la categoria WRC-2 nel pomeriggio. Nel corso della PS13 sia Ján Kopecký che Gus Greensmith hanno dovuto fare i conti con una foratura ma se il primo è stato costretto a sostituire la ruota, avendo avuto ancora molti chilometri da percorrere, il britannico ha concluso ugualmente la prova e questo ha fatto la differenza: Greensmith ha scavalcato Kopecký e domani dovrà gestire un vantaggio di un minuto per aggiudicarsi la vittoria tra gli ufficiali. Il migliore tra le cadette resta però Kajetan Kajetanowicz, decimo assoluto e in vantaggio di 57″6 su Greensmith; ben più ampio il margine del polacco per quanto riguarda la classifica dei piloti privati, con tre minuti e sette secondi su Marco Bulacia che a sua volta precede Fabio Andolfi di ben sei minuti.

Al termine del Rally di Turchia 2019 mancano solo quattro prove speciali, per un totale di 38,62 chilometri, ma le continue insidie proposte dal percorso anatolico imporranno la massima incertezza sul risultato finale fino all’ultimo metro.

Classifica:

Immagine copertina: Red Bull

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