WRC | Turchia: Neuville nuovo leader a fine tappa, ma Ogier e Mikkelsen sono vicini

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Tempo di lettura: 4 minuti
di Federico Benedusi @federicob95
14 Settembre 2018 - 17:38
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Il giro pomeridiano della prima tappa del Rally di Turchia ha ricordato a tutti i protagonisti del WRC la durezza e l’imprevedibilità della corsa anatolica. Le tre prove speciali che hanno concluso la giornata di venerdì sono state un’autentica carneficina di gomme, con forature che hanno colpito un gran numero di piloti compresi i dominatori della mattinata.

La PS6 è costata ad Andreas Mikkelsen secondi decisivi per la leadership del rally. La posteriore destra della Hyundai è andata kappaò e il norvegese ha subito poi il doppio sorpasso da parte di Thierry Neuville e Sébastien Ogier. Non tutto è perduto, ad ogni modo, per il due volte campione intercontinentale, che ha un ritardo di 2″6 dal compagno di squadra con due tappe ancora da svolgere.

Tra la PS5 e la PS6, Neuville e Ogier si sono scambiati un paio di “carezze” assolutamente degne di due piloti in lizza per il titolo mondiale. Eccezionale Ogier nella prima frazione pomeridiana, con 18″2 rifilati all’avversario in assenza di quella polvere che tanto lo aveva disturbato in mattinata, pronta risposta di Neuville nella prova successiva, con 8″8 recuperati subito grazie ad una superlativa prova di forza da apripista. Un testacoda è costato qualche secondo al leader del mondiale nella PS7 e ha permesso ad Ogier di rosicchiare ancora qualche decimo per arrivare agli appena tre che separano i due rivali al termine di questa giornata. 

Il pomeriggio odierno poteva rilanciare le speranze del team Citroën e invece ha finito con l’affossarle definitivamente. Craig Breen ha subito tre forature nel corso del pomeriggio, scivolando in ottava posizione a 50″1 da Neuville, mentre Mads Østberg ha concluso anticipatamente il suo venerdì a causa di un incidente che ha danneggiato irreparabilmente una sospensione della C3 #10. Il norvegese ripartirà domani con la Rally2, ma ormai il ritardo dalla testa della corsa è di 55 minuti.

Sane e salve le tre Toyota. La mancanza di grip lamentata in mattinata da tutti e tre i piloti è andata addirittura peggiorando nel pomeriggio e solo in occasione dell’ultima frazione le Yaris sono tornate all’attacco, con una bella doppietta targata Tänak-Lappi. Jari-Matti Latvala occupa la quarta posizione e il suo passivo di 16″3 è da considerarsi ampiamente positivo, viste le difficoltà incontrate oggi, mentre Tänak deve recuperare un gap di 31″9 ed è quinto dopo avere superato in extremis Hayden Paddon. Settimo Lappi, poco distante dalla Yaris gemella e dalla Hyundai #6.

A chiudere la top ten sono Teemu Suninen, con la seconda Ford superstite dopo l’incidente che ha messo fuori gioco anche Elfyn Evans, e un eccellente Henning Solberg al volante di una Škoda Fabia R5. Tra le vetture di categoria WRC-2 è successo letteralmente di tutto, nel pomeriggio, e ora il margine di Solberg su Ján Kopecký ammonta ad oltre tre minuti e mezzo.

Non essendo Solberg in lizza per i punti iridati di categoria, Kopecký è leader della WRC-2 ma ha passato a sua volta momenti molto difficili. Nella PS5, il ceco ha perso circa tre minuti a causa di una foratura ma all’incirca nello stesso istante lo stesso problema ha colpito anche Pontus Tidemand e Simone Tempestini, che lo seguivano in classifica. L’italo-romeno ha lasciato un ulteriore minuto per strada, mentre il campione di categoria in carica ha limitato i danni. Per lo svedese, tuttavia, la sfortuna ha avuto in serbo un’altra foratura nella PS6 ma soprattutto lo stop anticipato nella PS7, che ha messo fine alle sue speranze per questo rally. Secondo e quasi totalmente indenne è Chris Ingram, a sua volta al volante di una Škoda e lontano 16″3 da Kopecký, mentre Tempestini è ancora terzo dopo avere approfittato dei problemi di Kajetan Kajetanowicz e Pedro Heller, che lo seguono in classifica.

Leadership confermata in JWRC per Julius Tannert, ma con soli 7″9 di vantaggio su Ken Torn. Sono mancati all’appello i principali contendenti al titolo, con Emil Bergkvist scivolato in terza posizione e Denis Rådström precipitato quinto dopo avere incassato anche un minuto di penalità per essersi presentato in ritardo al service park post-PS4. Rally terminato per il terzo in classifica, Jean-Baptiste Franceschi, fermato dalla rottura dell’albero della trasmissione. Con questa situazione di classifica l’iride junior andrebbe a Bergkvist.

Mancano tuttavia ancora dieci prove speciali al termine del Rally di Turchia: per domani ne sono previste sei, con partenza del giro mattutino alle 7:35 italiane.

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