WRC | Rally di Montecarlo 2018 – Anteprima

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Tempo di lettura: 8 minuti
di Federico Benedusi @federicob95
23 Gennaio 2018 - 16:41
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La 46esima edizione del WRC prenderà il via questo fine settimana, come consuetudine vuole, con il leggendario Rally di Montecarlo. In appena sei occasioni, dal 1973 ad oggi, il mondiale rally non ha corso la sua tappa inaugurale tra le strade del Principato, che quest’anno ospiteranno l’86esima edizione della prima prova del “Grande Slam”.

Il mondiale 2018 si preannuncia incerto e combattuto quanto e più di quello che lo ha preceduto. Il 2017 ha definitivamente risvegliato gli appassionati delle corse fuoristrada grazie al nuovo regolamento tecnico, con vetture che hanno ridato maggior spazio all’abilità dei piloti, e ha ulteriormente consacrato la stella di Sébastien Ogier, capace di vincere il suo quinto titolo mondiale al volante di una Ford Fiesta gestita privatamente dal team M-Sport. La Casa statunitense ha dunque deciso di tornare in forma ufficiale nel WRC, ridando vita a quella struttura scioltasi a fine 2012 dopo anni di lezioni impartite dal team Citroën e in particolar modo da Sébastien Loeb, per dare un nuovo e definitivo assalto alla corona mondiale dei rally. Al fianco di Ogier, che proprio con il quinto successo a Montecarlo aveva iniziato un anno fa la ennesima cavalcata iridata, ci saranno Elfyn Evans, Teemu Suninen e Bryan Bouffier. 

Il pilota gallese sarà chiamato ad un 2018 molto competitivo poiché la sua ottima stagione 2017 è stata vista spesso con un certo “distacco”, a causa di alcuni rally eccessivamente “pompati” dalla competitività delle gomme DMACK di cui solo lui disponeva. Il largo successo ottenuto in casa, in quello che un tempo si chiamava RAC Rally, è stato il picco massimo di un campionato concluso al quinto posto con un totale di tre podi. Malcolm Wilson ha poi deciso di affidarsi all’esperto 39enne Bryan Bouffier per i rally di Montecarlo e Corsica, entrambi già vinti quando non rientravano nel calendario mondiale: il valore di questo pilota sui terreni asfaltati è però fuori discussione e un’ulteriore prova di questo è data dal secondo posto ottenuto sempre a Montecarlo nel 2014, alle spalle del solo Ogier. Sulla Fiesta ufficiale #3 salirà poi Teemu Suninen, che disputerà tutti i rally rimanenti eccezion fatta per quello di Germania.

Dopo un 2017 che ha lasciato tanto amaro in bocca, Hyundai cercherà di riscattare l’occasione persa già dall’appuntamento d’apertura, dove un anno fa Thierry Neuville lasciò da subito punti importanti per strada. Conosciuto universalmente come uno dei migliori interpreti dell’asfalto, il belga è salito sul podio del Montecarlo solamente una volta (con il terzo posto del 2016) ma è da considerarsi tra i favoriti d’obbligo per l’edizione 2018. Sotto la tenda pilotata da Michel Nandan, Neuville troverà però un cliente scomodo in Andreas Mikkelsen, reduce da un 2017 “nomade” tra Škoda e Citroën prima di firmare con la Casa sudcoreana: il norvegese ha forse la grande occasione della carriera tra le mani, al volante di una i20 molto competitiva (e che già ha dimostrato di “avere in mano” a fine 2017) e senza il campionissimo Ogier all’interno dello stesso team come invece accaduto in Volkswagen. Anche in Hyundai ci sarà un’alternanza sulla terza vettura, con Daniel Sordo che verrà impiegato sui terreni più veloci e Hayden Paddon protagonista su quelli più duri e insidiosi. Il neozelandese disputerà inoltre alcune corse del campionato Asia-Pacific al volante di una i20 in specifica R5.

Il ruolo di Toyota all’interno del campionato 2018 sarà senz’altro ben più definito rispetto all’incognita interpretata l’anno scorso. Pur essendo una vettura molto raffinata, e altrettanto complicata, la Yaris ha mostrato un potenziale di tutto rispetto permettendo a Jari-Matti Latvala di trionfare già al secondo tentativo, in Svezia. Il finnico ha disputato probabilmente il suo miglior mondiale di sempre, limitando al minimo gli errori che lo avevano ampiamente contraddistinto per un intero decennio ma pagando d’altra parte l’affidabilità “ballerina” della sua vettura, che in quattro rally consecutivi lo ha lasciato a piedi pregiudicando risultati da podio o poco inferiori. La squadra gestita da Tommi Mäkinen, che di Montecarlo ne ha vinti ben quattro consecutivi, si è inoltre rinforzata con l’arrivo di Ott Tänak, reduce da un 2017 ai limiti dell’incredibile: l’estone ha conteso il titolo di vice-campione a Neuville, trionfando in due rally agli estremi opposti come Sardegna e Germania e mostrando quindi una polivalenza che tra i piloti nordici non si osservava da tantissimi anni. Inutile dire che con questi presupposti l’accoppiata Latvala-Tänak rappresenta materiale da titolo, ma un occhio dovrà essere puntato anche sul detentore in carica del 1000 Laghi, ossia quell’Esapekka Lappi che nel giro di pochissimi rally (seppur da campione WRC-2 in carica) ha stupito il mondo intero.

Ben altra aria, quella che si respira in Citroën. Il 2017 ha evidenziato tutti i pregi e i difetti di Kris Meeke, pilota velocissimo ma totalmente incapace di “guidare” una squadra così importante e vincente: il nordirlandese ha vinto due rally ma l’assenza forzata in Polonia ha rappresentato un chiarissimo segnale di scarsa fiducia nei suoi confronti dopo i troppi incidenti registrati in precedenza. Ciononostante, Meeke sarà (sulla carta) l’unico pilota a disputare l’intero mondiale 2018 al volante della C3 e dunque è facile pensare che la Casa francese punti tutto sui successi “di tappa” piuttosto che ai titoli a fine anno. A rafforzare questa tesi è l’annunciata presenza di Sébastien Loeb nei rally di Messico, Corsica e Catalunya, al fine di aiutare la squadra nello sviluppo di una vettura difficile ma anche di dare quella “garanzia di qualità” aggiuntiva su terreni dove la Citroën si è già mostrata molto competitiva nel 2017: è importante notare infatti come Messico e Catalunya siano stati teatro delle due sopracitate vittorie di Meeke, che senza il motore andato improvvisamente in fumo sarebbe stato probabile trionfatore anche in Corsica. Negli altri dieci rally del 2018, al volante della #11 ci sarà Craig Breen mentre sulla #12 si rivedranno Mads Østberg e Khalid Al-Qassimi. Per quanto riguarda la squadra di Satory bisogna infine segnalare un importante e storico avvicendamento nel ruolo di team manager, allorché Pierre Budar ha preso il posto di Yves Matton, nuovo direttore del dipartimento rally presso la Federazione Internazionale.

Stagione importante anche per quanto riguarda la sempre crescente classe WRC-2, che da quest’anno si avvarrà anche della presenza di Volkswagen Polo, Citroën C3 e Proton Iriz in configurazione R5. Appena sei vetture parteciperanno al Montecarlo per i punti di categoria, con la Škoda ufficiale di Ján Kopecký a sfidare le Ford M-Sport di Camilli e Suninen, ma il plotone delle R5 in questo primo round stagionale sarà ben più folto: al volante delle Fabia ufficiali ci saranno anche i due neoacquisti Veiby e Rovanperä, mentre dalla Svezia Pontus Tidemand inizierà la sua difesa del titolo, e allo stesso tempo sulla Fiesta ci sarà pure Kevin Abbring. Hyundai ha invece messo sotto contratto Jari Huttunen, trionfatore in WRC-2 nello scorso 1000 Laghi. 

Quattro vetture correranno in classe WRC-3, con le Peugeot 208 di Brazzoli, Lario e Molle contro la Ford Fiesta di Franceschi. Montecarlo ospiterà infine il round di apertura del mondiale RGT, con le Fiat 124 Abarth di Andrea Nucita e del vice-iridato junior in carica Nicolas Ciamin a sfidarsi; avrebbe dovuto partecipare anche il vice-campione del mondo 1989 Alex Fiorio, che però ha ritirato la sua iscrizione.

Per quanto riguarda il percorso, saranno appena due le prove speciali “intatte” rispetto all’itinerario del 2017: la Bayons – Bréziers di giovedì sera (ripetuta sabato pomeriggio) e la La Bollène Vésubie – Peïra Cava di domenica, col passaggio sul Col de Turini. Tre le prove speciali trasmesse in diretta da Fox Sports: la PS12 di sabato pomeriggio e le PS15 e 17 di domenica mattina, quest’ultima valida anche come Power Stage.

86ème Rallye Automobile Monte-Carlo
Round 1/13

25-28 gennaio 2018

INFO PERCORSO

Distanza totale: 388,59 km
Numero prove speciali: 17
Prova speciale più lunga: Thoard – Sisteron, 36,69 km
Prova speciale più breve: La Cabanette – Col de Braus, 13,58 km

RECORD

Vittorie pilota: 7 – Sébastien Loeb
Vittorie costruttore: 13 – Lancia
Podi pilota: 11 – Carlos Sainz
Podi costruttore: 31 – Ford
Presenze: 30 – Marc Dessi
Vittorie prove speciali: 79 – Walter Röhrl

ALBO D’ORO

PROGRAMMA

Mercoledì 24 gennaio
16:00 Shakedown

Giovedì 25 gennaio
21:43 PS1 Thoard – Sisteron 
22:51 PS2 Bayons – Bréziers 1 

Venerdì 26 gennaio
8:51 PS3 Vitrolles – Oze 1
10:04 PS4 Roussieux – Eygalayes 1
11:37 PS5 Vaumeilh – Claret 1 
13:58 PS6 Vitrolles – Oze 2
15:11 PS7 Roussieux – Eygalayes 2
16:44 PS8 Vaumeilh – Claret 2

Sabato 27 gennaio
8:08 PS9 Agnières en Dévoluy – Corps 1
9:16 PS10 Saint Léger les Mélèzes – La Bâtie Neuve 1
11:57 PS11 Agnières en Dévoluy – Corps 2
13:08 PS12 Saint Léger les Mélèzes – La Bâtie Neuve 2 – SkySport Plus
16:09 PS13 Bayons – Bréziers 2

Domenica 28 gennaio
8:32 PS14 La Bollène Vésubie – Peïra Cava 1
9:08 PS15 La Cabanette – Col de Braus 1 – Fox Sports
10:55 PS16 La Bollène Vésubie – Peïra Cava 2
12:18 PS17 La Cabanette – Col de Braus 2 (Power Stage) – Fox Sports

Immagine copertina: wrc.com

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