WRC | Rally di Turchia 2019 – Anteprima

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Tempo di lettura: 7 minuti
di Federico Benedusi @federicob95
11 Settembre 2019 - 10:55
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Il WRC 2019 vede ormai sempre più vicino il traguardo finale, ma prima di tagliare l’ultima linea d’arrivo in Australia ci sono ancora diversi ostacoli da superare. Il primo è, probabilmente, anche il più insidioso, perché il Rally di Turchia è uno dei più difficili e imprevedibili del calendario mondiale. Un rally che con tutta probabilità destinato a non far parte del calendario 2020, ma che quest’anno costituirà un importante crocevia del campionato. I percorsi aridi e rocciosi di Marmaris e dintorni metteranno a dura prova la meccanica delle vetture, oltre all’insidia delle forature che accompagnerà i piloti dal primo all’ultimo chilometro di questo weekend.

I rally di Finlandia e Germania hanno lanciato nell’iperspazio la stella di Ott Tänak, che ha dominato sia sul velocissimo sterrato nordico che sull’asfalto teutonico aumentando vistosamente il proprio vantaggio in classifica. L’estone è anche il vincitore in carica del Rally di Turchia ma questo ha poco significato, data la natura altamente imprevedibile dello stesso. Se l’affidabilità della Toyota non dovesse fare i capricci come negli ultimi round del 2018 sarà altamente difficile levare lo scettro di campione 2019 a Tänak, che in questa stagione è stato assolutamente impeccabile.

Sono 33 i punti da recuperare per Thierry Neuville, giù dal podio nelle ultime tre corse ma sicuramente rinfrancato dalla velocità mostrata in Germania prima della foratura di sabato pomeriggio. Il belga è stato grande protagonista in Turchia lo scorso anno, leader al termine della prima giornata da apripista prima che un ammortizzatore della sua Hyundai saltasse letteralmente per aria all’inizio della seconda tappa. Non sarà facile chiudere il gap per il vice-campione del mondo, complice anche una i20 rivelatasi particolarmente difficile da mettere a punto quest’anno, nonostante la classifica costruttori dica altro.

A sette lunghezze da Neuville troviamo Sébastien Ogier, che in Germania sembra avere definitivamente realizzato che vincere il settimo titolo consecutivo sarà un’impresa molto più ardua di quelle che lo hanno portato a conquistare i due allori precedenti. Il francese è di gran lunga il pretendente al titolo che ha conquistato meno punti negli ultimi tre rally e in Turchia servirà un riscatto definitivo da parte sua e di Citroën, che dopo avere completamente “toppato” la stagione su asfalto punta quantomeno a rifarsi sui terreni più accidentati.

Questo è sicuramente uno dei rally più penalizzanti per chi si trova a pulire la strada nella prima giornata, ecco dunque che tra i papabili protagonisti in Turchia ci sono i piloti che inizieranno dalle immediate retrovie. Tra questi bisogna annoverare soprattutto Jari-Matti Latvala, reduce da due terzi posti consecutivi che hanno dato un minimo di senso in più ad una stagione che fino alla pausa estiva era risultata totalmente vuota. Il finlandese è giunto al secondo posto da queste parti sia nel 2008 che l’anno passato, dunque possiede la giusta esperienza per ben figurare anche in questa occasione. Il podio tedesco ha sicuramente rialzato le quotazioni di Kris Meeke, che finalmente è riuscito a sfatare quello che stava diventando un tabù da quando è salito sulla Toyota; il nordirlandese prenderà il via per quarto nella giornata di venerdì.

Ancora assente Elfyn Evans, che tornerà nel suo rally di casa in Galles, Ford riproporrà Pontus Tidemand al fianco di Teemu Suninen. Lo svedese non ha impressionato nei primi due rally stagionali e peraltro ha corso ben poco nel prosieguo del 2019, ma in Turchia e in Galles avrà altre due occasioni per ribadire che i numeri mostrati in passato tra le R5 non sono stati frutto del caso. Suninen scatterà invece per settimo e avrà il compito di fermare un trend negativo ripreso nelle ultime due uscite dopo una primavera molto positiva. Il finlandese è pienamente coinvolto nella lotta per il quarto posto del mondiale, che racchiude sette piloti in 18 punti.

Bagarre in cui rientrano anche gli altri due alfieri Hyundai impegnati in questo weekend, Andreas Mikkelsen e Daniel Sordo, nonché Esapekka Lappi sulla seconda Citroën. Il norvegese è addirittura quinto in campionato ma è già stato lasciato fuori dal terzetto titolare della Catalunya, quindi dovrà puntare tutto sui tre rally rimanenti; meno possibilità per Sordo, arrivato probabilmente alla penultima uscita stagionale poiché correrà in Catalunya ma non in Galles, dove tornerà in azione Craig Breen. Lappi avrà invece a disposizione tutti e quattro i rally di questo fine stagione ma dovrà trovare più continuità al volante di una C3 che gli ha dato troppi grattacapi in questo 2019.

16 vetture parteciperanno al mondiale WRC-2, molte di queste guidate da piloti di casa. Non sarà comunque il caso del campionato Pro, dove Kalle Rovanperä cercherà di mettere un altro tassello su una stagione dominata: i suoi avversari in questo weekend saranno il compagno di squadra Ján Kopecký e Gus Greensmith, al debutto sulla Ford Fiesta R5 MK2; il vantaggio del finlandese su Mads Østberg è di 41 punti e ormai il traguardo è sempre più vicino. Rovanperä che, come prevedibile, è uno dei pezzi più pregiati del mercato piloti, visto che Toyota ha messo gli occhi su di lui qualora Tänak decidesse di non rinnovare, ritornando in Ford come vuole qualche voce di corridoio.

Per quanto concerne il mondiale cadetto dei privati, in Turchia saranno assenti i primi quattro piloti della classifica. Fari puntati principalmente su Kajetan Kajetanowicz e Fabio Andolfi quindi, con il polacco che vincendo andrebbe a pareggiare nel mondiale il punteggio del leader Nikolay Gryazin. Andolfi invece gareggerà con un nuovo copilota, Emanuele Inglesi, dopo che Simone Scattolin si è infortunato in Germania. Da tenere d’occhio Henning Solberg, autore di un ottimo rally l’anno passato, ma anche gli esperti piloti di casa Burak Çukurova, Murat Bostanci e Buğra Banaz.

Il percorso 2019 presenta qualche novità soprattutto nel percorso della prova di Ula, accorciata di circa cinque chilometri rispetto all’anno scorso, e in quello della prova di Gökçe, che ha in comune solo un paio di chilometri con quella del 2018. L’unica frazione inedita è quella di Kizlan, in programma sabato: si tratta peraltro di una prova speciale molto diversa dalle altre, con una superficie molto più uniforme e veloce rispetto alle pietraie che caratterizzano il resto del rally. Per quanto riguarda l’ordine delle prove, quella di Çiçekli è stata spostata dal venerdì alla domenica mentre la Içmeler si svolgerà nella prima giornata invece che nella seconda. Ad uscire dal percorso per fare spazio alla Kizlan è stata la frazione di Ovacik, che l’anno scorso era parte della terza tappa.

Per quanto riguarda la programmazione live del Rally di Turchia, DAZN non ha ancora reso note le prove speciali che trasmetterà in questo fine settimana. Red Bull TV offrirà la copertura live della PS12 di sabato pomeriggio.

12. Rally Turkey Marmaris
Round 11/14
12-15 settembre 2019

INFO PERCORSO

Distanza totale: 309,86 km
Numero prove speciali: 17
Prova speciale più lunga: Çetibeli, 38,15 km
Prova speciale più breve: Marmaris Meydan, 2 km

RECORD

Vittorie pilota: 3 – Sébastien Loeb
Vittorie costruttore: 4 – Citroën
Podi pilota: 4 – Sébastien Loeb
Podi costruttore: 7 – Citroën
Presenze: 8 – Burak Çukurova
Vittorie prove speciali: 28 – Sébastien Loeb

ALBO D’ORO

PROGRAMMA

Giovedì 12 settembre
10:00 (9:00) Shakedown
20:08 (19:08) PS1 Marmaris Meydan

Venerdì 13 settembre
8:08 (7:08) PS2 Içmeler 1
9:31 (8:31) PS3 Çetibeli 1
10:54 (9:54) PS4 Ula 1
14:17 (13:17) PS5 Içmeler 2
15:40 (14:40) PS6 Çetibeli 2
17:03 (16:03) PS7 Ula 2

Sabato 14 settembre
8:50 (7:50) PS8 Yeşilbelde 1
10:08 (9:08) PS9 Datça 1
11:06 (10:06) PS10 Kizlan 1
13:50 (12:50) PS11 Yeşilbelde 2
15:08 (14:08) PS12 Datça 2 – Red Bull TV
16:06 (15:06) PS13 Kizlan 2

Domenica 15 settembre
9:38 (8:38) PS14 Marmaris 1
10:36 (9:36) PS15 Gökçe
11:24 (10:24) PS16 Çiçekli
13:18 (12:18) PS17 Marmaris 2 (Power Stage)

NB: tra parentesi gli orari italiani.

Immagine copertina: Red Bull

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