WRC | Rally di Turchia 2018 – Anteprima

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Tempo di lettura: 7 minuti
di Federico Benedusi @federicob95
12 Settembre 2018 - 12:35
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Per la prima volta dal 2010, il WRC torna ad affrontare il Rally di Turchia e le sue immense distese di ghiaia, che talvolta diventano autentiche pietraie in grado di mettere in seria difficoltà la meccanica delle vetture. Un rally uscito dal calendario per ragioni di sicurezza, che portarono ad annullare due prove speciali nel 2010, e rientratovi in sostituzione della corsa polacca che per lo stesso motivo ne è stata esclusa. Il Rally dell’Anatolia, questo il nome originario, che si presenta come un autentico punto di domanda all’interno di una corsa al titolo ancora incerta. 

La sfortuna ha privato Sébastien Ogier di un sicuro recupero di punti su Thierry Neuville in Germania, rispedendolo a -23 dal belga. La situazione per il campione francese è ora molto difficile, ma su terreni come quello turco può quantomeno fare affidamento sull’esperienza: solo una foratura privò del successo il pilota di Gap nel 2010, lasciando quindi un pesante conto in sospeso per il cinque volte iridato. Dall’altra parte, Neuville sa già che il suo venerdì da apripista sarà molto difficile, su strade in cui una traccia pulita può fare una grande differenza.

Se Neuville dovrà correre in difesa e Ogier all’attacco, pur correndo in condizioni similari, sarà per l’ennesima volta disperata la corsa di Ott Tänak. Assoluto dominatore in Finlandia e Germania, l’estone ha ridotto il gap a 36 punti dal pilota Hyundai ma la rincorsa iridata appare ancora molto difficile. Di certo la Toyota Yaris ha mostrato di essere potenzialmente imbattibile quando l’affidabilità regge l’urto e pertanto Tänak, che come Neuville questo rally lo ha corso solo nelle classi secondarie, potrebbe ricoprire un ruolo di favorito anche questo fine settimana. 

Attenzione anche alle altre due Toyota. Esapekka Lappi è reduce da un podio sull’asfalto della Germania, risultato che lo ha ulteriormente consacrato come stella futura di questa categoria, e il quarto posto in campionato sta rendendo piena giustizia al suo ottimo 2018; c’è poi uno Jari-Matti Latvala desideroso di lasciarsi alle spalle la sfortuna che quest’anno continua a bersagliarlo. In particolare l’esperto finlandese, secondo qui nel 2008, potrebbe sfruttare a suo vantaggio la sesta posizione di partenza nella prima tappa. 

In una situazione similare a quella di Latvala si ritroverà Hayden Paddon, che venerdì partirà per 11° e troverà un fondo decisamente migliore rispetto ai suoi compagni di squadra Neuville e Mikkelsen. Per il neozelandese, che viene da due quarti posti negli ultimi rally disputati, si tratta dell’ennesima occasione di rivincita per uscire da un periodo difficile. In Turchia fu anch’egli sfortunato protagonista nel 2010, fuori gioco già nel corso della prima speciale ma poi capace di ottenere ottimi tempi dopo essere rientrato con la formula Rally2 (che ai tempi era ancora denominata “Super Rally”) al volante di una Mitsubishi Lancer di Gruppo N.

In casa Citroën, invece, il focus sembra essere puntato più sul mercato piloti che sui risultati dei rally. Il team francese ha annunciato di puntare forte su Ogier e Lappi in vista del 2019 e non è detto che non possa arrivare qualche notizia clamorosa prima del termine della stagione. Intanto, in Turchia le C3 in gara torneranno ad essere tre con l’emiro Khalid Al-Qassimi ad affiancare nuovamente Mads Østberg e Craig Breen, reduci da un Rally di Germania piuttosto deludente. 

Possibili outsider del weekend sono i due scudieri di Ogier in Ford, Elfyn Evans e Teemu Suninen, chiamati a risollevare una stagione che a parte il doppio podio portoghese non ha regalato grosse soddisfazioni. Se il quinto posto tedesco ottenuto da Suninen può comunque rappresentare un risultato incoraggiante, ad Evans sta invece mancando ogni tipo di sussulto a differenza di quanto accadeva l’anno scorso, quando le gomme DMACK svolgevano un ruolo importante.

Per quanto riguarda la categoria WRC-2, la Turchia proporrà finalmente uno scontro diretto, con connotati da titolo, tra Ján Kopecký e Pontus Tidemand. I due alfieri Škoda hanno dominato finora la stagione cadetta ma si sono sempre alternati al volante della Fabia, senza mai sfidarsi davvero. La classifica parla a favore del ceco, che ha vinto tutte e quattro le gare disputate, mentre Tidemand deve recuperare quei sette punti persi in Svezia a favore di Katsuta Takamoto. Entrambi hanno nel carniere anche una sensazionale rimonta a testa, con Tidemand che ha fatto l’impresa in Portogallo e Kopecký capace di replicare in Germania. Tra le due vetture ceche cercheranno di inserirsi le Ford, in particolar modo con Gus Greensmith e Kajetan Kajetanowicz, ma anche la Citroën ufficiale di Simone Tempestini e la Škoda di Benito Guerra. Tra i piloti di casa si segnala la presenza di Yagiz Avci, vincitore di tre rally su quattro nel campionato nazionale turco, al volante di una Ford Fiesta. Presente, ma non iscritto per il punteggio iridato, anche Henning Solberg con una Škoda, mentre si fanno insistenti le voci riguardanti la presenza del fratello Petter alla guida della nuova Volkswagen Polo R5 in Catalunya.

Il Rally di Turchia deciderà anche l’esito del mondiale junior, con doppio punteggio da assegnare. Il secondo posto in Finlandia ha portato al comando della classifica Emil Bergkvist, mai vincitore ma sempre regolare nei piazzamenti, davanti a Denis Rådström che ha vinto due volte ma non ha concluso il 1000 Laghi. 14 lunghezze tra i due svedesi con Jean-Baptiste Franceschi terzo incomodo a -26. I punti totali da assegnare sono 67, contando anche il punto addizionale dato da ogni prova speciale vinta, e pertanto i piloti matematicamente in corsa sono ancora nove, ma realisticamente saranno i tre piloti sopracitati a giocarsi l’alloro dei giovani. L’appuntamento turco sarà valido anche per il WRC-3, con Franceschi leader del campionato con 11 lunghezze su Taisko Lario, che tuttavia non presenzierà in Turchia. Saranno due i piloti italiani al via della categoria più piccola, Enrico Oldrati e Luca Bottarelli.

Con i precedenti Rally di Turchia iridati, quello del 2018 non ha assolutamente nulla in comune. Questo weekend si correrà nella zona di Marmaris, non distantissima da quella di Kemer che ospitò i rally della prima metà degli anni 2000 e in ben altro luogo rispetto a quello del 2010 che aveva come base Istanbul. I fondi affrontati saranno simili, ma le prove speciali del tutto inedite. Il percorso si snoderà per 312 chilometri e la Power Stage di Marmaris ne misurerà appena sette.

A trasmettere tre prove speciali del Rally di Turchia sarà DAZN, che ha già acquisito parte dei diritti della Serie A di calcio. Gli abbonati potranno vedere sulla nuova piattaforma online la PS12 di sabato e la PS14 di domenica, oltre alla Power Stage conclusiva.

13. Rally Turkey Marmaris
Round 10/13
13-16 settembre 2018

INFO PERCORSO

Distanza totale: 312,44 km
Numero prove speciali: 17
Prova speciale più lunga: Çetibeli, 38,1 km
Prova speciale più breve: Marmaris Turkey Full Speed, 2 km

RECORD

Vittorie pilota: 3 – Sébastien Loeb 
Vittorie costruttore: 4 – Citroën
Podi pilota: 4 – Sébastien Loeb
Podi costruttore: 7 – Citroën, Peugeot
Presenze: 9 – Burak Çukurova
Vittorie prove speciali: 28 – Sébastien Loeb

ALBO D’ORO

PROGRAMMA

Giovedì 13 settembre
8:00 (7:00) Shakedown
20:08 (19:08) PS1 Marmaris Turkey Full Speed

Venerdì 14 settembre
7:58 (6:58) PS2 Çetibeli 1
9:21 (8:21) PS3 Ula 1
10:24 (9:24) PS4 Çiçekli 1
13:37 (12:37) PS5 Çetibeli 2
15:00 (14:00) PS6 Ula 2
16:03 (15:03) PS7 Çiçekli 2

Sabato 15 settembre
8:35 (7:35) PS8 Yeşilbelde 1
10:08 (9:08) PS9 Datça 1
11:11 (10:11) PS10 Içmeler 1
13:24 (12:24) PS11 Yeşilbelde 2
15:08 (14:08) PS12 Datça 2 – DAZN
16:11 (15:11) PS13 Içmeler 2

Domenica 16 settembre
10:08 (9:08) PS14 Marmaris 1 – DAZN
10:46 (9:46) PS15 Ovacik 
11:24 (10:24) PS16 Gökçe
13:18 (12:18) PS17 Marmaris 2 (Power Stage) – DAZN

NB: tra parentesi gli orari italiani.

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