WRC | Rally di Svezia 2019 – Anteprima

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Tempo di lettura: 8 minuti
di Federico Benedusi @federicob95
13 Febbraio 2019 - 15:37
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Il WRC 2019 si preannunciava come una stagione dalle grandi emozioni e il Rally di Montecarlo non ha decisamente tradito le aspettative. Al termine di un weekend tiratissimo, Sébastien Ogier e Thierry Neuville si sono giocati tutto nella Power Stage e alla fine è stato ancora il francese a prevalere, mettendo assieme un filotto di record eccezionali. Il francese ha messo il sigillo sul suo ritorno in Citroën con la settima vittoria nel Principato, mentre il belga ha dovuto chinare il capo e non senza rimpianti. 

Il Rally di Svezia, giunto all’edizione numero 67, da qualche anno si presenta come una corsa atipica. Oltre al fondo innevato, un unicum nel calendario mondiale fatta salva qualche frazione del Montecarlo, bisogna infatti considerare che da qualche stagione il rally svedese è quello che mette meno a proprio agio gli “apripista”. L’edizione 2018 è stata la controprova definitiva, visto che i primi quattro classificati del Montecarlo non hanno avuto la benché minima opportunità di disputare un rally competitivo a causa delle condizioni eccessivamente svantaggiose del terreno. Una situazione piuttosto frustrante che ha portato i piloti a richiedere alla FIA una nuova rivisitazione delle start list, rimasta tuttavia senza riscontro almeno per il momento.

A farne le spese, qualora la situazione dovesse ripetersi anche quest’anno, sarebbero tre piloti che hanno già visto pesantemente condizionato il loro Rally di Svezia nel 2018 con l’aggiunta di Neuville, al posto di Jari-Matti Latvala. Infatti Ogier, Ott Tänak e Kris Meeke occupano tuttora tre delle prime quattro posizioni in campionato dopo avere incamerato un buon piazzamento a Montecarlo. Il meteo degli ultimi giorni, nella zona di Karlstad, ha visto temperature piuttosto alte rispetto alla media del periodo, addirittura al disopra dello zero, quindi la neve potrebbe presentarsi in pessime condizioni o essere addirittura assente. Gli effetti del meteo sulla corsa di quest’anno li scopriremo solo a rally in corso.

In ottica mondiale, il Montecarlo non ha riservato particolari sorprese o novità. Le tre punte di diamante del rallismo mondiale hanno rinnovato la loro superiorità ma se Neuville può solo recriminare per errori suoi, Tänak divide le colpe (e neanche in maniera equa) con Toyota: la foratura che lo ha tolto dai giochi per la vittoria è stata causata in parte da una guida aggressiva, ma l’altra faccia della medaglia dice che anche Meeke ha riscontrato gli stessi problemi, probabilmente a causa di un cerchio progettato male. Negli annali resta dunque un terzo posto amaro, visto il passo tenuto dall’estone al sabato e alla domenica, a conferma di come la Toyota Yaris sia ancora il punto di riferimento prestazionale del mondiale rally. Anche lo stesso Meeke, sesto ma vincitore della Power Stage, è rientrato nel WRC in grande stile, con una performance buona ma a sua volta sfortunata.

Citroën ha invece ribadito di essere un’autentica forza sull’asfalto, spinta anche da un Sébastien Ogier che a Montecarlo è stato davvero infallibile. Nonostante il francese non sia parso ancora in pieno controllo della C3, la vittoria è arrivata al termine di un vigoroso braccio di ferro con la collaudatissima coppia Neuville-Hyundai e dunque l’impressione è che il margine di miglioramento della “coppia ritrovata” sia impressionante. Tralasciando il discorso relativo alle condizioni del terreno in Svezia, in questo weekend si potranno avere indizi maggiori anche riguardo la competitività di Esapekka Lappi, che a Montecarlo ha dato pochissimi spunti avendo corso fattivamente solo quattro prove speciali. 

Dopo sette anni, la Svezia ritroverà al via anche Sébastien Loeb. L’alsaziano non corre un rally su neve dal 2012 e pertanto dovrà ritrovare qualche automatismo, ma il prologo del Montecarlo è stato alquanto incoraggiante considerando la sua scarsissima esperienza al volante della Hyundai. La sua posizione di partenza della prima tappa, inoltre, sarà la stessa occupata da Neuville lo scorso anno nei primi passi verso la vittoria finale, pertanto la situazione in cui si ritroverà il nove volte iridato è alquanto interessante. Alle sue spalle partirà invece Jari-Matti Latvala, che in questo weekend diventerà a tutti gli effetti il pilota con più presenze nella storia del mondiale rally (a quota 197) oltre ad andare a caccia del quinto successo sulla neve svedese.

Molto attesi al varco anche i tre nordici che ancora non abbiamo citato in queste righe. Dopo l’ennesimo rally amaro della sua esperienza in Hyundai, Andreas Mikkelsen potrà beneficiare di un’ottima posizione di partenza e non potrà permettersi di non sfruttarla, mentre gli alfieri Ford Teemu Suninen e Pontus Tidemand avranno il compito di risvegliare gli animi sotto la tenda della M-Sport. In particolare, lo svedese ha segnato questo weekend con il cerchiolino rosso sin dal suo annuncio come terzo pilota della Fiesta ufficiale, quindi bisognerà prestare attenzione all’iridato WRC-2 del 2017. 

Il nome più atteso però è quello di Marcus Grönholm. A 51 anni compiuti da pochi giorni e dopo essere stato introdotto nella Hall of Fame FIA insieme agli altri iridati del fuoristrada, “Bosse” tornerà a disputare un rally mondiale a distanza di nove anni dal Rally di Svezia del 2010. Per il due volte iridato si tratterà del 153° rally iridato, cifra che lo colloca a pari merito con l’ex compagno di squadra Didier Auriol, e il fatto che si posizioni al volante di una Toyota Yaris (pur non ufficiale) non lo farà passare inosservato. Lo stesso Grönholm ha detto di non avere più il passo dei migliori, oltre a volersi concentrare prettamente sulla guida senza cercare assetti su misura, ma cinque vittorie in Svezia sono un biglietto da visita troppo importante per non dare peso alla presenza del pilota di Kauniainen.

Quello di Grönholm non sarà l’unico ritorno in gara di questo weekend. Su una Ford Fiesta WRC privata salirà infatti Janne Tuohino, che dell’Ovale Blu è stato anche pilota ufficiale a metà degli anni 2000 prima di passare in Škoda, mentre Lorenzo Bertelli metterà fine a un digiuno di rally mondiali che dura dal 2017. Le WRC Plus al via saranno pertanto 14.

Non sarà da meno il plotone delle WRC-2, con cinque vetture ufficiali e ben 18 private al via. Sulle Škoda Fabia R5 ufficiali saliranno Kalle Rovanperä ed Eerik Pietarinen e qui non si può ignorare il fatto che i due finnici utilizzeranno pneumatici differenti: il figlio d’arte, reduce da un disastroso Montecarlo, userà le Michelin, mentre il campione finlandese in carica avrà le Pirelli che l’anno scorso condussero al successo cadetto Takamoto Katsuta. Ford risponde con Gus Greensmith, leader del campionato Pro, e Łukasz Pieniązek, mentre Citroën schiererà una R5 ufficiale in collaborazione con DG Sport per Mads Østberg. Non sorprenda il fatto che i privati possano giocarsela con gli ufficiali: Volkswagen schiererà due Polo del team KMS per Ole Christian Veiby e Johan Kristoffersson più una terza vettura affidata ad Emil Lindholm, figlio d’arte e vice-campione finlandese; sulle Škoda ci saranno il vice-campione europeo Nikolay Gryazin, Henning Solberg, l’ex junior driver Hyundai Jari Huttunen e il recordman sul Colin’s Crest Eyvind Brynildsen; al volante delle Ford infine correranno il vincitore in carica Katsuta e l’iridato junior Emil Bergkvist. Spazio poi anche per un giovane volto italiano piuttosto conosciuto, quello di Tamara Molinaro, al volante di una Citroën.

In Svezia si terrà anche il primo round del nuovo mondiale junior, con il debutto della nuova Ford Fiesta R2T MK8. Molti i volti già noti come Dennis Rådström, Ken Torn, Julius Tannert, Tom Williams e il nostro Enrico Oldrati, ai quali si contrapporranno nuove leve come Tom Kristensson, Roland Poom, Jan Solans (fratello di Nil, vincitore del titolo nel 2017), Martinš Sesks (campione ERC-3 in carica), Raul Badiu, Nico Knacker, Fabrizio Zaldivar e Sean Johnston. Tra le vetture R2 in gara si segnala anche la rivelazione del Montecarlo, Adrien Fourmaux, che guiderà una Fiesta R2 di vecchia generazione senza partecipare al JWRC.

Il percorso del Rally di Svezia 2019 presenta una sola variazione rispetto a quello del 2018: al posto della prova di Torntorp, la prima del sabato, tornerà dopo tre anni quella di Rämmen. Per il resto, tutte le frazioni hanno mantenuto la loro collocazione nell’itinerario del weekend. Quattro saranno le prove trasmesse da DAZN: la superspeciale d’apertura nello stadio di Karlstad, entrambi i passaggi sulla Vargåsen (con il Colin’s Crest, prova pomeridiana anche su Red Bull TV) e la Power Stage.

67. Rally Sweden
14-17 febbraio 2019
Round 2/14

INFO PERCORSO

Distanza totale: 316,8 km
Numero prove speciali: 19
Prova speciale più lunga: Svullrya, 24,88 km
Prova speciale più breve: Karlstad, 1,9 km

RECORD

Vittorie pilota: 7 – Stig Blomqvist
Vittorie costruttore: 10 – Saab
Podi pilota: 16 – Stig Blomqvist
Podi costruttore: 39 – Ford
Presenze: 35 – Stig Blomqvist
Vittorie prove speciali: 131 – Stig Blomqvist

ALBO D’ORO

PROGRAMMA

Giovedì 14 febbraio
9:00 Shakedown
20:08 PS1 Karlstad 1 – DAZN

Venerdì 15 febbraio
7:55 PS2 Hof-Finnskog 1
9:08 PS3 Svullrya 1
9:59 PS4 Röjden 1
13:54 PS5 Hof-Finnskog 2
15:17 PS6 Svullrya 2 
16:08 PS7 Röjden 2
17:14 PS8 Torsby 1

Sabato 16 febbraio
7:44 PS9 Rämmen 1
8:35 PS10 Hagfors 1
9:37 PS11 Vargåsen 1 – DAZN
13:02 PS12 Rämmen 2
13:53 PS13 Hagfors 2
15:08 PS14 Vargåsen 2 – DAZN, Red Bull TV
17:45 PS15 Karlstad 2
19:30 PS16 Torsby Sprint

Domenica 17 febbraio
7:50 PS17 Likenäs 1
9:51 PS18 Likenäs 2
12:18 PS19 Torsby 2 (Power Stage) – DAZN

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