WRC | Rally di Montecarlo 2019 – Anteprima

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Tempo di lettura: 8 minuti
di Federico Benedusi @federicob95
23 Gennaio 2019 - 15:48
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L’attesa è finita, la 47esima edizione del WRC sta per prendere il via. Il terzo campionato dell’era WRC Plus, regolamento tecnico che ha fatto nuovamente sbocciare la competitività del mondiale rally, muoverà i suoi primi passi nella storica cornice del Rally di Montecarlo, corsa giunta all’edizione numero 87 e prima prova del Grande Slam delle corse fuoristrada. 

Un mondiale che porta con sé tantissime novità sul fronte dei piloti. La principale è ovviamente il ritorno di Sébastien Ogier in casa Citroën dopo sette stagioni di lontananza che gli hanno fruttato ben sei titoli mondiali. Quello che torna sotto la tenda di Satory è un Ogier molto differente dallo sbarbato ribelle del 2011, che non accettava la supremazia del campionissimo Sébastien Loeb e tutto faceva pur di dimostrarsi più forte della leggenda alsaziana: negli anni, Ogier ha acquisito maturità e consapevolezza ed è quasi superfluo ribadire come i due titoli vinti in Ford, su una vettura palesemente inferiore alla concorrenza, abbiano definitivamente confermato che il pilota che voleva spaccare il mondo dieci anni sia riuscito nell’intento di dimostrare la sua grandezza. L’obiettivo del sei volte iridato, ora, è quello di vincere il mondiale con la terza Casa differente, andando ad eguagliare Juha Kankkunen prima di darsi con tutta probabilità ad altre forme di motorsport.

Gli avversari del francese per il titolo sono principalmente due, gli stessi dell’anno scorso. Da una parte Thierry Neuville, pronto ad affrontare la settima stagione consecutiva come punta di diamante del team Hyundai, dall’altra Ott Tänak, al volante di una Toyota Yaris apparsa praticamente invincibile nella seconda metà del 2018. I problemi di questi due grandi piloti sono arcinoti: l’incostanza ha privato il belga di un mondiale 2018 che pareva già in cassa, mentre il punto debole dell’estone riguarda principalmente la vettura che guida ed è l’inaffidabilità, da sempre punto debole della Yaris. Se Neuville e Tänak riusciranno a sconfiggere i propri nemici saranno sicuramente i clienti più scomodi per Ogier, che invece salirà su una C3 apparsa a più riprese competitiva su asfalto ma non sempre efficace sugli sterrati, pur senza l’importante riprova data dalla presenza di un top driver in squadra.

Dall’altra parte del team francese ci sarà Esapekka Lappi, reduce da un mondiale 2018 molto competitivo ma anche ricco di disattenzioni. Il finlandese, sovrastato nettamente da Tänak e battuto ai punti anche dal rimontante Latvala, ha preferito cambiare casacca con la prospettiva di un futuro da prima guida in Citroën. La sfida ad armi pari con Ogier non sarà semplice, ma l’impressione è che se il 28enne finlandese dovesse smettere di perdere punti per strada sarebbe quantomeno un altro nome valido per la conquista di successi “di tappa”. Con la perdita della sponsorizzazione di Abu Dhabi, Citroën non ha trovato in Red Bull un degno rimpiazzo economico e pertanto saranno solo due le C3 ufficiali al via di tutto il campionato.

Sotto la tenda Toyota, al posto di Lappi, è arrivato proprio colui che Citroën ha scaricato senza complimenti all’inizio del 2018. L’aria si era fatta molto pesante per Kris Meeke e non c’è dubbio che questo cambiamento abbia fatto bene al nordirlandese: non avrà più le pressioni da prima guida e probabilmente non dovrà nemmeno curarsi troppo di Tänak, pertanto all’apparenza l’unica mansione di Meeke sarà quella di guidare sempre al 100% e di portare a casa il maggior numero possibile di risultati “pesanti” in ottica costruttori. Il ruolo di battitore libero è sicuramente quello che più si addice a Meeke, terzo a Montecarlo nel 2014. Jari-Matti Latvala, invece, in questo weekend raggiungerà l’importante traguardo delle 196 presenze nel WRC, numero che lo collocherà a pari merito con Carlos Sainz in cima a questa speciale classifica. Per l’esperto pilota di Töysä, il 2019 dovrà confermare la maturità raggiunta da quando ha indossato la casacca Toyota; sarà quasi impossibile ambire al titolo piloti, ma il 33enne finnico rappresenterà una pedina molto importante per la conferma del costruttori vinto dalla Casa giapponese nel 2018.

Il nome di assoluto spessore è arrivato anche in casa Hyundai. In sei occasioni, sulle fiancate della i20 ufficiale comparirà un numero 19 e al volante ci sarà Sébastien Loeb. Per il nove volte iridato, quello del 2019 sarà il programma più corposo da quando ha abbandonato il WRC a tempo pieno a fine 2012 e la voglia di tornare a correre nei suoi amati rally aumenta di anno in anno. Dopo l’ennesima Dakar sfumata per colpe non sue e i pochi successi raccolti tra WTCC e WRX, a quasi 45 anni Loeb cercherà di capire se può ancora essere materiale da titolo nel WRC, per arrivare in futuro a quella doppia cifra di iridi a cui sotto sotto sicuramente starà pensando. Per il momento, il suo ruolo sarà quello di aiutare Neuville a sconfiggere l’acerrimo rivale Ogier, ma un occhio sul futuro cadrà irrimediabilmente. Loeb si alternerà con un altro ex-Citroën, ossia quel Daniel Sordo che ha avuto la meglio su Hayden Paddon nonostante abbia raccolto meno punti del neozelandese nel 2018. La seconda guida a tempo pieno sarà invece Andreas Mikkelsen, chiamato più di tutti al riscatto dopo un 2018 che lo avrebbe dovuto lanciare appieno nell’Olimpo e che invece si è rivelato essere totalmente avaro di soddisfazioni.

Impoverita da questo via-vai di piloti è stata sicuramente Ford. Malcolm Wilson, prima di cedere il ruolo di team principal per dedicarsi principalmente al marketing, è riuscito a chiudere il budget in extremis per schierare due vetture a tempo pieno e una terza per quasi tutto il campionato. A disputare tutta la stagione saranno i confermati Elfyn Evans e Teemu Suninen, con un occhio di riguardo in particolare sul secondo, mentre sulla terza Fiesta salirà Pontus Tidemand almeno per i primi due round. Il campione del mondo WRC-2 del 2017 è sicuramente uno dei giovani più interessanti del panorama rallistico mondiale e quest’anno avrà occasione di dimostrare la sua competitività. 

Il Montecarlo 2019 darà ufficialmente il via anche al mondiale WRC-2 Pro. La classe cadetta è stata infatti divisa in due sezioni, con il campionato Pro riservato alle vetture ufficiali. Le R5 “interne” al Monte saranno solo tre con Kalle Rovanperä sulla Škoda, Gus Greensmith sulla Ford e Yoann Bonato sulla Citroën, ma durante la stagione è atteso un plotone più ampio. Tra i privati, favorite saranno le due Volkswagen Polo di Ole Christian Veiby e Nicolas Ciamin, ma attenzione anche alla Citroën di Guillaume de Mévius e alla Škoda di Rhys Yates. Tra le R5 che non gareggeranno per il mondiale di categoria si annoverano principalmente la Ford di Takamoto Katsuta, nuovo pilota ufficiale Toyota, le Hyundai di Stéphane Sarrazin e Andrea Nucita e la Škoda di Olivier Burri, giunto ormai al suo 20° Montecarlo in carriera. Solo due, infine, le vetture iscritte alla categoria RGT: la Fiat 124 Abarth dell’ultimo iridato WRC-3, Enrico Brazzoli, e la Porsche del canadese Ian Crerar.

Anche quest’anno, il Montecarlo partirà con due prove speciali inedite in notturna al giovedì, che saranno rese molto difficoltose dalle bassissime temperature degli ultimi giorni. Il resto del percorso non si differenzierà troppo rispetto al 2018, eccezion fatta per l’accorciamento dovuto al limite dei 350 chilometri imposto dalla FIA, con due prove speciali nuove al venerdì (Valdrôme – Sigottier e Curbans – Piégut) e il leggero accorciamento della Power Stage che comprenderà il Col de Braus. Confermato anche il doppio passaggio sul Col de Turini domenica, nelle PS 13 e 15. 

I diritti per il WRC 2019 in Italia saranno nuovamente a cura di DAZN. Per quanto riguarda Montecarlo, saranno trasmesse in diretta la PS1, la PS12 e la PS16. La 12esima frazione, sabato pomeriggio, sarà offerta in streaming gratuito anche da Red Bull TV.

87ème Rallye Automobile Monte-Carlo
Round 1/14

24-27 gennaio 2019

INFO PERCORSO

Distanza totale: 323,83 km
Numero prove speciali: 16
Prova speciale più lunga: Agnières-en Dévoluy – Corps, 29,82 km
Prova speciale più breve: La Cabanette – Col de Braus, 13,58 km

RECORD

Vittorie pilota: 7 – Sébastien Loeb
Vittorie costruttore: 13 – Lancia
Podi pilota: 11 – Carlos Sainz
Podi costruttore: 32 – Ford
Presenze: 31 – Marc Dessi
Vittorie prove speciali: 79 – Walter Röhrl

ALBO D’ORO

PROGRAMMA

Giovedì 24 gennaio
10:00 Shakedown
19:38 PS1 La Bréole – Selonnet – DAZN
20:41 PS2 Avançon – Notre Dame du Laus 

Venerdì 25 gennaio
9:11 PS3 Valdrôme – Sigottier 1
10:14 PS4 Roussieux – Laborel 1
11:37 PS5 Curbans – Piégut 1 
14:23 PS6 Valdrôme – Sigottier 2
15:26 PS7 Roussieux – Laborel 2
16:49 PS8 Curbans – Piégut 2

Sabato 26 gennaio
8:48 PS9 Agnières en Dévoluy – Corps 1
10:06 PS10 Saint Léger les Mélèzes – La Bâtie Neuve 1
12:47 PS11 Agnières en Dévoluy – Corps 2
14:08 PS12 Saint Léger les Mélèzes – La Bâtie Neuve 2 – DAZN, Red Bull TV

Domenica 28 gennaio
8:20 PS14 La Bollène Vésubie – Peïra Cava 1
9:08 PS15 La Cabanette – Col de Braus 1 – Fox Sports
10:55 PS16 La Bollène Vésubie – Peïra Cava 2
12:18 PS17 La Cabanette – Col de Braus 2 (Power Stage) – DAZN

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