WRC | Rally di Catalunya 2019 – Anteprima

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Tempo di lettura: 7 minuti
di Federico Benedusi @federicob95
23 Ottobre 2019 - 11:30
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Con la vittoria ottenuta in un Rally del Galles estremamente combattuto dalla prima all’ultima prova speciale, Ott Tänak si è guadagnato con pieno merito l’opportunità di vincere il suo primo titolo WRC proprio al termine del Rally di Catalunya di questo weekend. Il pilota estone, vincitore di sei rally su 12 in questo campionato 2019, dovrà prendere altri due punti su Sébastien Ogier senza perderne più di 11 su Thierry Neuville per poter cantare vittoria. Un’iride vinto da Tänak avrebbe molteplici significati: si chiuderebbe la striscia vincente di Ogier che dura dal 2013, oltre a quella francese iniziata addirittura nel 2004, ma soprattutto si tratterebbe del primo campione del mondo estone nella storia del motorsport e del primo alla guida di una Toyota dal 1994.

Tra Tänak e il titolo anticipato c’è però un Rally di Catalunya che pare sia arrivato alla sua ultima edizione “mista”, ossia tra ghiaia e asfalto. L’intenzione della FIA, che ha inserito la corsa spagnola all’interno di una rotazione di eventi con Germania e (forse) Corsica, è quella di tornare alle origini del Costa Daurada, ossia l’asfalto 100% utilizzato fino al 2010. Il Catalunya non sarà parte del calendario iridato 2020, ma è già certa la sua presenza nei mondiali 2021 e 2022.

Il palmarès di Tänak in Spagna vede un solo podio all’attivo, il terzo posto del 2017, ma non bisogna dimenticare che l’anno scorso il pilota della Toyota era leader con oltre 30 secondi di vantaggio quando una foratura lo ha costretto ad un altro stop al sabato mattina, compromettendo ulteriormente la sua rincorsa iridata. Un finale davvero epico con la sfida tra Sébastien Loeb e Sébastien Ogier vinta per appena 2″9 dal primo, il quale è tornato ad aggiornare il suo cospicuo conteggio di vittorie iridate dopo cinque anni.

Nonostante il successo in Turchia e il terzo posto in Galles, la striscia vincente di Ogier potrebbe fermarsi proprio sul più bello. Il settimo titolo del transalpino sarebbe anche quello conquistato con il terzo marchio differente, ma per mantenere vive le chance iridate fino all’Australia avrà bisogno di una prova impeccabile ma soprattutto vincente. Tre successi nell’era Volkswagen rappresentano ovviamente un bottino di tutto rispetto, ma la crisi che ha attanagliato Citroën sul catramato in questa stagione non sembra avere trovato risoluzione: nelle scorse settimane, i piloti del Double Chevron hanno svolto dei test con una configurazione aerodinamica della C3 completamente rivista e molto simile a quella della Toyota Yaris, che tuttavia non verrà utilizzata in questo weekend in quanto non è stata omologata esattamente come le nuove sospensioni che avrebbero dovuto debuttare in Galles.

Nonostante il ritorno sul podio in Galles dopo quattro rally di digiuno, la sensazione è che anche in questo 2019 il treno iridato sia ormai passato per Thierry Neuville. Appena due successi per il belga quest’anno, autore di una parte centrale di campionato alquanto sottotono e ravvivata solo dagli inconvenienti occorsi a Tänak in Sardegna e Germania e a Citroën sulle superfici più veloci. Lo “storico” di Neuville in Catalunya è analogo a quello dell’estone, seppur con più esperienza sulle spalle, e il pilota Hyundai dovrà dare il massimo soprattutto nella prima giornata su ghiaia, sfruttando un terreno leggermente più favorevole rispetto ai due avversari.

Hyundai che in questa occasione schiererà l’artiglieria pesante. Daniel Sordo punterà ad un grande risultato nel rally di casa, per il quale si era dichiarato disposto a comprarsi una vettura one-off qualora la Casa sudcoreana gli avesse preferito Andreas Mikkelsen, mentre Sébastien Loeb cercherà di sfruttare al meglio l’ultimo “gettone” a sua disposizione in questo 2019. Sordo vanta ben sette podi in Catalunya, tra cui quattro secondi posti ottenuti proprio alle spalle di Loeb nel periodo magico in Citroën, mentre l'”Extraterrestre” ha conquistato questo rally per otto volte di fila nei suoi anni iridati, fallendo solo nel 2004. Per affinare la sua esperienza al volante della WRC Plus sudcoreana, dopo le difficoltà incontrate nelle prime uscite, Loeb ha disputato ben tre rally “minori” (Vosgi, Alba e Granada) dopo la sua ultima apparizione iridata in Portogallo. Sia il francese che Sordo sono stati confermati da Hyundai per il 2020, ma dovranno verosimilmente fare i conti anche con Craig Breen, che potrebbe essere a sua volta riproposto al volante della i20 nella prossima stagione.

Nella lotta per il quarto posto iridato, come presumibile, mancherà proprio Mikkelsen. Il norvegese ha solo quattro punti di margine su Kris Meeke ma dovrà assistere a questo Catalunya da spettatore, osservando il comportamento del nordirlandese (dominatore dell’edizione 2017) ma anche quello di Elfyn Evans, terzo l’anno scorso. Il gallese è tornato in grande forma nel rally di casa, perdendo la possibilità di giocarsi un podio al venerdì mattina per colpa di un’uscita di strada ma segnando ottimi tempi per tutto il resto del weekend. Ford a due punte anche in questo rally, in attesa del ritorno di Hayden Paddon previsto per l’Australia.

Avrà un’altra occasione anche Takamoto Katsuta, che in Catalunya porterà a quattro il conteggio delle Toyota Yaris WRC in gara. Il giapponese, arrivato a punti in Germania alla sua prima esperienza mondiale in categoria regina, è ancora in corsa per un volante nel 2020 ma l’inevitabile ascesa di Kalle Rovanperä ha reso tutto più complicato. C’è comunque la possibilità che Tommi Mäkinen schieri una quarta vettura in forma privata, alternando i due giovani in base ai rally “preferiti” da entrambi, anche se tutto il paddock del WRC è ancora in attesa di notizie sul contratto dello stesso Tänak.

Il Rally di Catalunya sarà un crocevia importante anche per la classifica costruttori, che dopo il Galles vede la rimontante Toyota a sole otto lunghezze dalla Hyundai. Oltre che dai due piloti in lotta per il titolo, il mondiale marche passerà per i due specialisti dell’asfalto che correranno per Hyundai, oltre ai costanti punti di domanda al volante delle altre due Toyota ufficiali.

La classe WRC-2 Pro vedrà quattro protagonisti al via del Catalunya. Presente lo stesso Rovanperä, che in Galles ha chiuso i giochi iridati con due prove d’anticipo, affiancato in Škoda dall’asfaltista Ján Kopecký, mentre Ford punta su Gus Greensmith e Citroën ripropone Mads Østberg, già pronto a correre su una terza C3 WRC in Australia qualora Ogier dovesse essere ancora in corsa per l’iride.

Sarà inevitabilmente più interessante la WRC-2 riservata ai privati, che dopo il Galles ha visto tornare al comando della classifica Pierre-Louis Loubet. Verosimilmente il campionato si giocherà tra il francese e Benito Guerra, che sono separati da sei punti e disputeranno anche il Rally d’Australia, ma non bisogna dimenticare la coppia formata da Kajetan Kajetanowicz e Nikolay Gryazin, a -8 dalla testa della classifica. Il polacco e il russo, tuttavia, concluderanno la loro stagione proprio in Catalunya e dovranno centrare il bersaglio grosso per poter ancora sperare di vincere il titolo cadetto. Al via sia in Catalunya che in Australia ci saranno anche Marco Bulacia e Fabio Andolfi, i quali devono però recuperare rispettivamente 21 e 25 punti a Loubet, impresa piuttosto difficoltosa. Tra i nomi da tenere d’occhio in questo fine settimana ci sono infine Ole Christian Veiby, Adrien Fourmaux, Éric Camilli (ora al volante di una Citroën) e il fresco iridato junior Jan Solans, mentre per l’Italia sarà in gara anche Massimo Pedretti oltre all’italo-romeno Simone Tempestini.

Il percorso 2019 del Catalunya si presenta del tutto analogo a quello del 2018, salvo tre eccezioni: la cancellazione della superspeciale d’apertura, il percorso della PS2/5, accorciato di sette chilometri e mezzo rispetto all’anno scorso e la sostituzione della frazione di Santa Marina con quella di La Mussara nell’ultima tappa.

54. RallyRACC Catalunya – Costa Daurada
Round 13/14
25-28 ottobre 2019

INFO PERCORSO

Distanza totale: 325,56 km
Numero prove speciali: 17
Prova speciale più lunga: La Fatarella – Vilalba, 38,85 km
Prova speciale più breve: Salou, 2,24 km

RECORD

Vittorie pilota: 9 – Sébastien Loeb
Vittorie costruttore: 11 – Citroën
Podi pilota: 10 – Sébastien Loeb
Podi costruttore: 23 – Citroën, Ford
Presenze: 18 – Carlos Sainz
Vittorie prove speciali: 63 – Sébastien Loeb

ALBO D’ORO

PROGRAMMA

Giovedì 24 ottobre
9:01 Shakedown

Venerdì 25 ottobre
9:23 PS1 Candesa 1
10:03 PS2 Horta-Bot 1
11:13 PS3 La Fatarella – Vilalba 1
15:26 PS4 Candesa 2
16:06 PS5 Pesells 2
17:16 PS6 La Fatarella – Vilalba 2

Sabato 26 ottobre
9:00 PS7 Savallà 1
9:41 PS8 Querol 1
10:38 PS9 El Montmell 1 – DAZN
14:01 PS10 Savallà 2
14:42 PS11 Querol 2
15:38 PS12 El Montmell 2 – Red Bull TV
17:30 PS13 Salou

Domenica 27 ottobre
7:41 PS14 Riudecanyes 1
8:38 PS15 La Mussara 1
10:54 PS16 Riudecanyes 2
12:18 PS17 La Mussara 2 (Power Stage) – DAZN

Immagine copertina: Red Bull

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