WRC | Pubblicato il calendario del campionato 2020

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Tempo di lettura: 5 minuti
di Federico Benedusi @federicob95
27 Settembre 2019 - 14:14
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Dopo tanti mesi di trepidazione e di rumors, oggi la FIA ha finalmente reso noto il calendario 2020 del WRC. Il prossimo mondiale rally sarà il primo di un’autentica rivoluzione, poiché la Federazione Internazionale si è posta l’obiettivo di dare spazio ad un numero maggiore di corse senza però aumentare eccessivamente i costi: da qui un sistema di rotazioni che andrà a coinvolgere rally dalle caratteristiche simili e che si trovano in zone piuttosto vicine tra di loro.

Un calendario che tuttavia si propone anche di mantenere saldi i suoi punti cardine. Il mondiale 2020 partirà quindi a fine gennaio con l’88esima edizione del Rally di Montecarlo, seguito a tre settimane di distanza dal Rally di Svezia, giunto invece al suo 68° atto. Il solito inizio stagionale tra ghiaccio e neve, sempre che in Scandinavia non si ripeta la situazione meteorologica dello scorso febbraio con un manto nevoso a tratti assente.

Si proseguirà con le trasferte americane, che nel 2020 saranno ricompattate. Appuntamento per il weekend del 15 marzo con il Rally del Messico, a cui faranno seguito Cile e Argentina a cavallo tra metà aprile e inizio maggio. La seconda edizione della corsa cilena, grande successo di pubblico e di partecipanti nel 2019 grazie all’ottima struttura del campionato nazionale, è stata anticipata di un mese andando così a precedere l’Argentina. Esce così dal calendario il Tour de Corse, in difficoltà finanziarie e già sull’orlo del precipizio quest’anno: per la prima volta dal 2009, quindi, il WRC non andrà in Francia.

A fine maggio si ritornerà in Europa con il Rally del Portogallo, oggetto di tante polemiche quest’anno, anticipato di una settimana così come il Rally di Sardegna, che andrà in scena quindi nel primo weekend di giugno. Lo spostamento temporale di queste due corse permetterà alle squadre di avere più tempo a disposizione per spostare i materiali in direzione del più grande e atteso rientro in calendario del mondiale 2020: nel fine settimana del 19 luglio, infatti, il WRC tornerà a correre il Rally Safari in Kenya: assente nel mondiale dal 2003, la corsa centrafricana tornerà ad ospitare i piloti più veloci del mondo al termine di una lunga trattativa; non è e non sarà più la lunga e storica maratona che tutti abbiamo conosciuto in passato, ma c’è da scommettere che le insidie per piloti e vetture non mancheranno. Bisogna però dire, purtroppo, che a causa dello stop della Corsica anche nel 2020 i cinque rally del Grande Slam non saranno racchiusi sotto lo stesso tetto.

La collocazione del Safari ha cancellato la pausa estiva di luglio a cui ci eravamo abituati nelle ultime stagioni; le “vacanze” sono state dunque spostate dopo il Rally di Finlandia, che si svolgerà nel weekend del 9 agosto confermando il suo slot del 2019.

Il ritorno alle gare si terrà quindi all’inizio di settembre e sarà anche in questo caso un piacevole ritrovamento. Per la prima volta dal 2012 il WRC tornerà infatti sulle strade gobbe della Nuova Zelanda, la quale è destinata ad alternarsi con la vicina Australia nei prossimi anni. Confermato a sorpresa il Rally di Turchia, che pareva destinato all’accantonamento a causa di qualche problema organizzativo e invece è riuscito a mantenere il suo posto al sole, posticipato di un paio di settimane rispetto al 2019.

Un’altra novità inattesa è rappresentata dallo spostamento a ottobre del Rally di Germania. Anche la corsa teutonica pare destinata ad entrare in un giro di rotazioni che avrebbe addirittura dovuto lasciarla fuori nel 2020, ma in realtà anche il prossimo anno si tornerà a correre nei dintorni di Bostalsee. Uno scenario che tuttavia apre dubbi sul percorso, poiché ottobre è stagione di vendemmia e le ormai storiche prove speciali tra i vigneti saranno quasi sicuramente irrealizzabili. La rotazione in questione coinvolgerà il Rally di Catalunya, sicuro del suo slot nel 2021 e nel 2022 con un percorso che tornerà ad essere totalmente su asfalto, e probabilmente anche la stessa Corsica.

Nel weekend del 1° novembre si terrà il Rally di Gran Bretagna, anche in questo caso con un punto di domanda riguardante l’itinerario. Pare ormai certo infatti che il percorso del RAC si sposterà, almeno per il 2020, dal Galles all’Irlanda del Nord. Anche in questo caso, comunque, si dovrebbe trattare di una soluzione provvisoria nell’ambito di un’alternanza con lo stesso Galles.

La conclusione del mondiale 2020 è stata confermata per la seconda metà di novembre ma lo scenario sarà tutto nuovo. Si tratterà di un altro ritorno atteso ma ormai già definito da tempo, quello del Giappone: l’ultimo rally iridato nel Sol Levante risale al 2010 ma nulla resterà di quella competizione, che in occasione del rientro in calendario si sposterà dalla zona di Sapporo a quella di Nagoya. Il primo atto di questa nuova corsa andrà in scena tra un mese e mezzo come rally “osservato speciale” della FIA, che tuttavia pare essersi già convinta della bontà dell’evento.

Queste le parole di Yves Matton, direttore della commissione rally FIA: “Al fine di globalizzare ulteriormente il campionato, avevamo bisogno di più corse al di fuori dell’Europa. Sono molto contento di vedere i risultati di questa strategia espansiva, con eventi emblematici come Kenya e Giappone al rientro in calendario dall’anno prossimo, insieme alla Nuova Zelanda che sostituisce l’Australia, mentre gli eventi storici europei serviranno a preservare il DNA di questo sport. Dopo l’arrivo del Cile, nel 2020 il calendario espanderà la nostra presenza in Asia e Africa. Con il crescente interesse da parte di molti Paesi ad ospitare un round del WRC, abbiamo avuto più candidati che posti disponibili in calendario, il che dimostra la salute e la popolarità del campionato. Il sistema di rotazioni che stiamo adottando ci darà l’opportunità di mantenere un buon numero di eventi di alto livello nel WRC. Grazie alla nostra nuova strategia ideata durante il Consiglio Mondiale del marzo 2019, siamo stati capaci di annunciare il calendario del WRC in anticipo rispetto agli anni scorsi e in futuro saremo anche nella posizione di annunciarlo a marzo”.

Eventuali revisioni del regolamento tecnico e di quello sportivo verranno rese note nel prossimo Consiglio Mondiale FIA, che si svolgerà il 4 ottobre a Colonia.

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