WRC | Catalunya: 79esima vittoria per Loeb, Ogier rovescia la classifica

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Tempo di lettura: 6 minuti
di Federico Benedusi @federicob95
28 Ottobre 2018 - 14:10
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Il Rally di Catalunya 2018 è destinato a passare alla storia come uno dei più combattuti, se non il più combattuto, nella storia del WRC. E a dare un tocco di leggenda in più alla 54esima edizione della corsa spagnola è ovviamente il nome del vincitore, Sébastien Loeb. Per l’Extraterrestre è arrivato il 79° successo in carriera nel mondiale rally, in quella che probabilmente sarà la sua ultima partecipazione ad un weekend del WRC, con appena 2″9 di vantaggio su un Sébastien Ogier che ha dato il 110% per conquistare questa vittoria, senza riuscirci ma regalando comunque un grande spettacolo. Il trionfo di Loeb assume ancora più valore, qualora fosse necessario, se consideriamo che il rally del fenomeno alsaziano era partito dalla 27esima posizione dopo avere stallato al via della superspeciale di giovedì sera a Barcellona.

Loeb ha conquistato la leadership della classifica già al termine della PS15, la prima di oggi, grazie all’azzeccatissima scelta di montare gomme dure sull’asfalto ormai asciutto. Una scelta dettata dall’esperienza, sia per sua stessa ammissione che per il fatto che nessun altro lo ha “copiato” nel corso delle prime due frazioni odierne. Il nove volte iridato ha costruito il suo successo proprio nel primo giro, mantenendo il proprio vantaggio nel secondo nonostante un errore di guida nella PS17 e la perdita di pressione di una gomma nella PS18. 

Pur mancando la vittoria finale, Ogier può considerarsi soddisfatto per avere dato un’altra grande prova del suo talento. Il secondo posto catalano, unito a quello ottenuto nella Power Stage, ha rilanciato il pilota di Gap in testa alla classifica del mondiale: una posizione svantaggiosa se pensiamo alla prima tappa del prossimo Rally d’Australia, ma altrettanto vantaggiosa a livello psicologico se consideriamo che appena due rally fa Ogier era a -23 da Thierry Neuville. 

Il belga, d’altro canto, ha vissuto un incubo proprio in vista del traguardo, quando ha colpito una pietra portata in strada dal precedente passaggio di Elfyn Evans danneggiando un cerchio e perdendo quei 2″5 dal gallese sufficienti a spedirlo giù dal podio finale per mezzo secondo. Tre punti persi per quanto riguarda la classifica finale e un altro paio di potenziali nella Power Stage, che hanno ribaltato la classifica ma come detto potrebbero non rappresentare un grosso dramma per il pilota Hyundai, se dovesse sfruttare al meglio la posizione di partenza leggermente migliore di cui potrà godere in Australia.

Evans si è dunque ritrovato sul podio al termine di un rally corso finalmente da grande protagonista. Il #2 della Ford ha beneficiato del miglior fondo nella prima tappa su ghiaia ma poi ha saputo confermarsi anche sull’asfalto, con tanto di recupero finale sull’ex leader di campionato e qualche punto in più racimolato per la classifica costruttori. In un certo senso, il figlio d’arte ha restituito a Neuville il “favore” del Rally d’Argentina 2017, quando il belga strappò al gallese la vittoria finale per appena sette decimi.

Quinta posizione finale per Daniel Sordo, che avrebbe combinato suo malgrado un’autentica strage se la Power Stage fosse durata qualche centinaio di metri in più. Lo spagnolo infatti ha concluso ad appena 1″6 da Neuville e il belga ha seriamente rischiato di perdere altri due punti a favore di un compagno di squadra che, ovviamente, nulla ha a che spartire con la corsa al mondiale. Il team Hyundai può in parte consolarsi per avere riaperto anche la lotta per il titolo costruttori.

Toyota, infatti, ha subito l’ennesima e definitiva mazzata nella PS17 quando Latvala ha colpito un guardrail con la ruota anteriore sinistra, distruggendola. Il finlandese ha dunque sprecato, per la seconda volta in tre giorni, la possibilità di vincere questo rally, terminando solo ottavo alle spalle anche dei compagni di squadra Ott Tänak ed Esapekka Lappi. Poco male per l’estone, che ha recuperato un paio di punti in extremis, molto di più per il team Toyota che con la vittoria del finnico avrebbe quasi chiuso la pratica del mondiale marche. Tänak si è quindi ritrovato sesto, davanti ad entrambe le Yaris gemelle, cogliendo anche i cinque punti per la Power Stage: pur essendo una missione quasi impossibile, questo incredibile mondiale 2018 non è matematicamente finito per lui, nonostante l’enorme sfortuna di Galles e Catalunya che ha quasi del tutto cancellato il filotto di vittorie Finlandia-Germania-Turchia.

La zona punti è stata completata da Craig Breen e Andreas Mikkelsen, con il nono e il decimo posto rispettivamente, davanti ad un Teemu Suninen che a differenza di Evans non è stato un fattore in questo weekend, pagando l’inesperienza con la Ford Fiesta sull’asfalto bagnato. Considerando anche Khalid Al-Qassimi, 21° nella classifica finale, tutte le WRC Plus ufficiali sono arrivate al traguardo senza il ricorso alla formula Rally2, con il solo Ken Block costretto al ritiro per un incidente nella PS7 di venerdì.

Come detto, la classifica del mondiale si è rovesciata a favore di Ogier dopo sei gare di leadership targata Neuville. Il francese si presenterà in Australia con tre punti di vantaggio sul rivale della Hyundai, mentre Tänak dovrà colmare un gap di ben 23 punti per compiere l’impresa. Il mondiale costruttori vede invece Toyota al comando con 331 punti contro i 319 di Hyundai e i 306 di Ford, per un Rally d’Australia che si preannuncia assolutamente infiammato anche sotto questo aspetto. 

La classe WRC-2 invece ha già un nuovo campione del mondo e il suo nome è Ján Kopecký. Il 36enne ceco ha perso la sua imbattibilità in questa stagione venendo battuto da Kalle Rovanperä ma è riuscito a fare suo il titolo cadetto anche per la matematica, grazie al secondo posto finale. Podio all’esordio anche per la Volkswagen Polo grazie al sempre valido Petter Solberg, che ha approfittato di una foratura di Nil Solans per conquistare un piazzamento eccezionale; dall’altra parte del box di Wolfsburg c’è sicuramente rammarico per Éric Camilli, che avrebbe potuto addirittura puntare alla clamorosa vittoria senza i problemi alla trasmissione patiti ieri. In quarta piazza ha concluso Kajetan Kajetanowicz in rimonta, proprio davanti a Solans, mentre Fabio Andolfi ha chiuso ottavo; decimo, infine, Simone Tempestini.

Tra le WRC-3, Enrico Brazzoli ha conquistato un’importantissima vittoria precedendo Taisko Lario e Louise Cook. Il pilota italiano si è anche portato in testa alla classifica del mondiale con 98 punti contro i 97 del nordico, che peraltro al contrario di Brazzoli non risulta iscritto al Rally d’Australia.

L’appuntamento finale e decisivo di questo incredibile mondiale 2018 è quindi per il weekend del 18 novembre, con la 27esima edizione del Rally d’Australia.

Power Stage

Classifica finale

Classifica di campionato

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