WEC | Toyota e Porsche al comando nei test di Le Mans

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Tempo di lettura: 7 minuti
di Federico Benedusi @federicob95
4 Giugno 2018 - 21:03
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La consueta giornata di test in preparazione alla prossima 24h di Le Mans ha visto Toyota e Porsche comandare rispettivamente tra i prototipi e tra le GTE. Al termine delle otto ore cronometrate, Fernando Alonso ha staccato il miglior tempo al volante della TS050 Hybrid #8 in 3:19.066 precedendo di sei decimi Mathias Beche, sulla Rebellion #3. Nathanaël Berthon ha guidato il cospicuo gruppo delle LMP2 sull’Oreca del team DragonSpeed, mentre tra le GTE hanno svettato i team Porsche sia nella classe Pro (con Patrick Pilet) che nella Am (con Julien Andlauer). Sia la sessione mattutina che quella pomeridiana si sono concluse con qualche minuto d’anticipo a causa di un incidente, il primo occorso a Marco Sørensen, il secondo a Pastor Maldonado. Andiamo a vedere nel dettaglio i risultati emersi dalla giornata di ieri per ogni classe.

LMP1

Attorno alle 14:30, Fernando Alonso ha segnato il miglior tempo della giornata di prove in 3:19.066, al 56° dei 106 giri completati dalla Toyota #8 nell’arco delle otto ore di prova. Un riferimento parecchio alto se consideriamo l’eccezionale record segnato da Kamui Kobayashi durante le qualifiche dell’anno scorso in 3:14.791, ma già di tutto rispetto pensando al 3:18.604 segnato da Sébastien Buemi nel corso della gara di dodici mesi fa. Lo spagnolo ha posto l’asticella nel corso dell’unico run di simulazione gara corso dalla #8 a ritmo costante per tutti i suoi undici giri, che idealmente possono rappresentare uno stint di gara lungo i 13626 metri del Circuit de la Sarthe. Eccolo nel particolare:

Anche il miglior tempo della Rebellion #3, stabilito da Mathias Beche poco dopo le ore 15:00, è arrivato nel corso (o meglio, al termine) di un run da dieci tornate. 3:19.680 per la R13 costruita da Oreca, che come tutte le altre LMP1 non-ibride ha subito un ulteriore ritocco dell’Equivalence of Technology per quanto riguarda il flusso di carburante utilizzabile da 110 a 108 kg/h; ulteriori aggiustamenti arriveranno come conseguenza di questi test e riguarderanno soprattutto la capacità dei serbatoi e l’energia massima sprigionabile ad ogni giro percorso, poiché per affrontare la giornata di ieri non sono stati previsti limiti in questo senso. Ecco lo stint di Beche nel dettaglio:

In terza posizione si è piazzato Gustavo Menezes, a sua volta alla guida della Rebellion #3, mentre il miglior giro tra i 96 percorsi dalla Toyota #7 lo ha segnato il recordman della pista Kamui Kobayashi in 3:20.008. 202 tornate totali per le LMP1 giapponesi quindi, senza alcun problema di sorta. Lontane oltre due secondi le BR1 del team SMP Racing, con Jenson Button a sua volta al debutto sul leggendario circuito di Le Mans. Il pilota più veloce per quanto riguarda il team russo, esattamente come nei test pre-stagionali di Le Castellet, è stato Vitaly Petrov sulla #11 in 3:21.603; dopo il terrificante botto di Matevos Isaakyan a Spa-Francorchamps, Dallara ha progettato e portato subito in pista un nuovo kit aerodinamico che prevede un maggior carico sull’asse anteriore della vettura, onde evitare altri pericolosi decolli che sulle velocissime gobbe dell’Hunaudières non sarebbero stati poi così inimmaginabili. Button ha portato a termine un totale di 20 giri, il migliore in 3:24.002. Settimo posto assoluto per la CLM-Nissan del team Kolles scesa in pista con Oliver Webb, Dominik Kraihamer e Tom Dillmann, a quattro secondi e mezzo dalla Toyota #8.

Risolti i problemi finanziari con l’arrivo dello sponsor Baxi, già affiliato al team DC Racing in passato, le Ginetta del team Manor sono tornate in pista dopo il forfait forzato di Spa-Francorchamps. I riferimenti delle G60 LTP1 sono risultati tuttavia parecchio alti, con un distacco di oltre otto secondi e mezzo accusato dalla #6 con Oliver Rowland, più lento anche delle migliori LMP2. 

LMP2

Anche quest’anno, la categoria riservata alle ex barchette sembra parlare la lingua francese delle Oreca. Ai primi cinque posti si sono infatti collocate altrettante 07, compresa l’Alpine del team Signatech. Con il tempo di 3:27.228 è stato Nathanaël Berthon sulla #31 del team DragonSpeed il più veloce in pista: curiosamente, il pilota francese si è fermato ad appena due decimi dal miglior tempo segnato dall’altra vettura della squadra statunitense, la BR1 LMP1 spinta dallo stesso motore Gibson rivisto appositamente per la categoria regina. Per il team di Elton Julián i test non si sono però conclusi nel modo migliore, a causa del già citato incidente di Pastor Maldonado alla curva Indianapolis a cinque minuti dalla conclusione della giornata. Alle spalle di Berthon, staccato di soli 24 millesimi, ha concluso Paul-Loup Chatin con la vettura del team Idec Sport normalmente impegnata nell’ELMS; terza la G-Drive #26 con Vergne, davanti alla TDS Racing #28 con Vaxivière e alla Alpine di Lapierre. Oltre due secondi di ritardo per la migliore delle Ligier, la #22 del team United Autosports guidata da Filipe Albuquerque; per il team di Zak Brown è sceso in pista anche Juan Pablo Montoya, che di ritorno dall’appuntamento di Detroit del campionato IMSA ha coperto 35 tornate con 3:32.363 come miglior tempo. Dallo stesso impegno era reduce Felipe Nasr, che ha segnato il miglior tempo per quanto riguarda le Dallara P217 al volante della #47 del team Villorba: pesante anche il passivo pagato dal brasiliano, fermatosi a due secondi e sette decimi da Berthon.

GTE-Pro

A comandare il gruppo delle Gran Turismo ufficiali sono state, con discreto vantaggio, le Porsche 911 RSR, che per quanto riguarda gli esemplari gestiti da Olaf Manthey porteranno in gara livree celebrative stile Rothmans (ripresa dalle Gruppo C degli anni ’80) e “Pink Pig” (come la 917 vincitrice nel 1971). Con il tempo di 3:52.551, Patrick Pilet sulla #93 ha preceduto di 96 millesimi Gianmaria Bruni al volante della #91 e di poco meno di tre decimi Frédéric Makowiecki, compagno di equipaggio dell’italiano. Quasi mezzo secondo di ritardo per la prima delle Ford, la #67 guidata dal tre volte iridato turismo Andy Priaulx, che ha preceduto a sua volta le gemelle #66, #68 e #69 pilotate rispettivamente da Olivier Pla, Dirk Müller e Richard Westbrook. Con la prima BMW si arriva a circa un secondo e mezzo di distacco, di pochissimo avanti rispetto alla Ferrari #71 portata al suo miglior crono da Sam Bird e alla Corvette #64. Cronologici di pochissima importanza per le Aston Martin, lontane quasi cinque secondi dai riferimenti delle Porsche.

I test di Le Mans sono serviti innanzitutto a testare il Balance of Performance, rimasto totalmente invariato rispetto alla 6h di Spa-Francorchamps. Le vetture più leggere sono rimaste dunque Corvette (1244 chili) e Porsche (1259), mentre la Ferrari con i suoi 1291 chilogrammi risulta effettivamente la più penalizzata disponendo anche di un serbatoio di soli 92 litri contro i 101 di Aston Martin, BMW e Porsche. Le prove collettive hanno mostrato a tutti gli effetti un grosso vantaggio da parte di Porsche, davanti ad una Ford che pur essendo a sua volta piuttosto pesante ha mostrato da subito una buona competitività a differenza dei “giochini” adottati nelle ultime due stagioni.

GTE-Am

Tra le GTE private ha brillato nuovamente la giovane stella di Julien Andlauer, in forza a Porsche e al team Proton. Il francese, con il tempo di 3:55.970, ha preceduto di quasi tre decimi Giancarlo Fisichella alla guida della Ferrari #54; più distante la 488 del team Clearwater, con Matthew Griffin, così come la 911 #88 di Matteo Cairoli appartenente sempre al team Proton. Anche in questa categoria, le Aston Martin si sono guardate bene dal cercare il limite, restando oltre i tre secondi e mezzo di ritardo con la #90 del team TF Sport guidata da Charlie Eastwood.

Il bureau tecnico del WEC ha deciso anche per la GTE-Am di mantenere lo status quo per quanto riguarda il Balance of Performance. Esattamente come in Belgio, la Ferrari si è presentata come la vettura più pesante (1291 chilogrammi, contro i 1269 delle Porsche e i 1263 delle Aston Martin) e meno capiente di serbatoio (91 litri a fronte dei 100 concessi alle due avversarie), ma verosimilmente la situazione sarà modificata in vista del grande evento che ormai è alle porte: alle ore 16:00 di mercoledì 13 avranno inizio le prime prove libere della 24h di Le Mans 2018 e da quel momento nascondersi non converrà davvero più.

Classifica per equipaggio
Classifica piloti

Immagine copertina: fiawec.com

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