WEC | Terza 24h di Le Mans consecutiva per Toyota #8, Aston Martin regina assoluta tra le GTE

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di Federico Benedusi @federicob95
20 Settembre 2020 - 14:58
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Rebellion #3 getta il podio alle ortiche, Toyota #7 è terza. United Autosports #22 vince in LMP2 ed è campione del mondo


Terza 24h di Le Mans consecutiva per Toyota e per la vettura #8 guidata da Sébastien Buemi, Brendon Hartley e Kazuki Nakajima. Per lo svizzero e il giapponese, che hanno legato il loro nome a questo prototipo, è il terzo successo in riva alla Sarthe mentre per il neozelandese è il secondo dopo quello del 2017 su Porsche.

Vittoria “facilitata” dai problemi patiti dalla Toyota #7, terza al traguardo con un ritardo di sei giri. Mike Conway, Kamui Kobayashi e José María López sono arrivati a Le Mans con un leggero favore del pronostico, confermato dalla magistrale Hyperpole del giapponese, ma se ne vanno ancora a bocca asciutta e anche senza leadership del campionato.

Terzo posto gentilmente concesso dalla Rebellion #3 e da Louis Délétraz, finito fuori pista alla curva Indianapolis a poco più di un’ora dalla fine e costretto quindi ad una lunga sosta riparatrice. Le due vetture svizzere avevano animato la mattinata con ripetuti cambi di posizione, dopo i problemi all’avantreno accusati dalla #1 all’alba, ma il duello si è risolto senza un vero e proprio confronto in pista. Sul gradino di mezzo del podio sono quindi saliti Gustavo Menezes, Norman Nato e Bruno Senna, a cinque giri dai vincitori.

Vittoria e titolo mondiale LMP2 per il team United Autosports, con l’Oreca #22 guidata da Filipe Albuquerque, Paul di Resta e Philip Hanson. Ad aggiudicarsi l’iride sono il primo e il terzo, poiché di Resta non ha partecipato alla 6h del Fuji. Secondo posto finale per il team Jota #38 con Anthony Davidson, António Félix da Costa e Roberto González. Dopo una grande rimonta, sembrava indirizzata al podio anche la #26 del team G-Drive ma nel corso dell’ultima ora il cedimento di una sospensione ha retrocesso la vettura franco-russa in quinta posizione. Terzo posto per la #31 del team Panis Racing con Julien Canal, Nicolas Jamin e Matthieu Vaxivière.

Ottima prestazione per la vettura #50 del team Signatech-Richard Mille con Tatiana Calderón, Sophia Flörsch e Beitske Visser al nono posto di categoria, davanti alla Dallara #47 del team Cetilar con Andrea Belicchi, Roberto Lacorte e Giorgio Sernagiotto.

Il duello tra Aston Martin e Ferrari in GTE-Pro, che ha animato tutte le 24 ore di gara, si è risolto a favore della Vantage #97 di Alexander Lynn, Maxime Martin e Harry Tincknell. La Ferrari #51 non è riuscita a replicare il successo dell’anno scorso con la seconda piazza di James Calado, Alessandro Pierguidi e Daniel Serra che comunque hanno conquistato punti importanti per il campionato mondiale. Terza posizione per la seconda Aston Martin, la #95 di Marco Sørensen, Nicki Thiim e Richard Westbrook. Quarta piazza per la Ferrari del team Risi, mentre la #71 della AF Corse è rimasta senza benzina all’ultimo giro e non è stata classificata. Da cancellare totalmente la Le Mans delle Porsche, rallentate da problemi tecnici e molto lontane dalla lotta per la vittoria.

Il team TF Sport ha portato l’Aston Martin #90 in trionfo nella classe GTE-Am, completando una sontuosa doppietta nelle categorie Gran Turismo. Jonathan Adam, Charlie Eastwood e Salih Yoluç i piloti che si sono divisi la vettura, arrivata ad un trionfo fondamentale anche in ottica iridata. Seconda la Porsche #77 del team Dempsey-Proton con Matthew Campbell, Riccardo Pera e Christian Ried, che nelle ultime battute hanno avuto ragione della Ferrari #83 del team AF Corse di Emmanuel Collard, Nicklas Nielsen e François Perrodo e della Porsche #56 del team Project 1 con Matteo Cairoli, Egidio Perfetti e Larry Ten Voorde.

Le Mans archivia così un’edizione poco avvincente, a causa più che altro alle difficoltà che sta attraversando il WEC in questi anni. La speranza è che già dal 2021, con la classe Hypercars, la maratona della Sarthe si possa riavvicinare ai fasti di qualche anno fa, all’apice dell’era LMP1.

Il mondiale endurance 2019-2020 si concluderà invece nel weekend del 14 novembre con la 8h del Bahrain.

Immagine copertina: fiawec.com

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