WEC | Spa-Francorchamps: Porsche e Ferrari in pole position

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di Federico Benedusi @federicob95
5 Maggio 2017 - 19:55
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Dopo tre sessioni di prove libere dominate, a sorpresa, dalle Toyota in versione high downforce, la pole position del WEC a Spa-Francorchamps è andata alla Porsche 919 favorita della vigilia. A partire dalla prima casella sarà la vettura #1 di Jani/Lotterer/Tandy con un tempo di 1:54.097 frutto della media tra il miglior giro dello svizzero e quello del tedesco.

I tre prototipi giapponesi si sono piazzati subito alle spalle della vettura campione del mondo in carica. La migliore è stata però la #7, orfana di José María López che ha preferito ristabilirsi al 100% dopo l’incidente di Silverstone, davanti alla #9 in versione basso carico. Per la new entry di Spa è rimasta almeno la soddisfazione del nuovo record sul giro secco segnato da Stéphane Sarrazin in 1:53.658, oltre un secondo più veloce del precedente primato a proprietà di Timo Bernhard.

Troppo alto il tempo di Lapierre per portare la TS050 #9 in pole e piuttosto lontani anche i piloti della #8, vincitrice a Silverstone ma solo quarta sui saliscendi delle Ardenne. Nakajima e Buemi sono rimasti indietro non solo rispetto a Sarrazin, ma anche rispetto a Mike Conway a parità di set-up.

Distante oltre un secondo la Porsche #2, quinta e penalizzata da un errore di Brendon Hartley nel giro decisivo: il neozelandese ha oltrepassato i limiti della pista nel primo giro lanciato, vedendosi cancellato il tempo, e poi ha commesso un errore alla Bus Stop perdendo decimi fondamentali.

Davvero serrata la qualifica delle LMP2, con quattro vetture in 31 millesimi. Alexander Lynn e Pierre Thiriet hanno portato in pole position l’Oreca del team G-Drive precedendo le due Alpine, con la #36 davanti alla #35, e la Manor #24 che ha segnato il miglior tempo sul giro singolo con Jean-Éric Vergne. Singolare il miglioramento del record in qualifica per quanto riguarda la LMP2: Vergne ha abbassato di quasi sei secondi il primato di René Rast, risalente all’anno scorso, segno dell’ottima prestanza dei nuovi prototipi motorizzati Gibson. Sesta posizione di categoria per la Ligier del team Tockwith, mentre è rimasta molto indietro la DC Racing #38 vincitrice a Silverstone, con Ho-Pin Tung che non è riuscito a ottenere un tempo di rilievo.

In GTE-Pro è arrivata la prima pole targata Ferrari, con Davide Rigon unico pilota a scendere sotto il muro del 2:15 al volante della #71. Non è stato da meno però Sam Bird, più lento di appena un decimo rispetto al compagno di equipaggio. Alle spalle della 488 si sono piazzate le Ford, con la #66 davanti alla #67, e la seconda Ferrari, che in mattinata aveva stampato il giro più veloce del weekend grazie ad Alessandro Pierguidi. Un secondo e otto decimi di ritardo per la prima Porsche, la #91, che però potrà beneficiare di tre litri di capacità del serbatoio in più rispetto a Silverstone, e oltre due secondi di distacco per l’Aston Martin. Le revisioni (non previste) del Balance of Performance riguardanti i serbatoi hanno coinvolto anche Ferrari (un litro in più) e Ford (quattro litri in meno).

Lotta a suon di giri velocissimi in GTE-Am, con Pedro Lamy su Aston Martin e Matteo Cairoli su Porsche che si sono permessi di battere i tempi degli omologhi modelli GTE-Pro. Se per il portoghese ciò non costituisce una novità, per il pilota italiano alla seconda presenza nel WEC si tratta invece di una grandissima soddisfazione: il ventenne di Como ha rifilato ben mezzo secondo a Frédéric Makowiecki, dimostrando un’altra volta di essere un pilota di altissimo livello. L’Aston Martin #98 ha poi staccato anche la pole di categoria, davanti alla Porsche Proton #77 e alle Ferrari di Spirit of Race e Clearwater.

Il semaforo verde alla 6h di Spa-Francorchamps verrà dato domani alle ore 14:30.

Classifica

Immagine copertina: fiawec.com

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