WEC | Shanghai: super pole per la Porsche #17

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Tempo di lettura: 3 minuti
di Federico Benedusi @federicob95
31 Ottobre 2015 - 12:00
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Rispettati i pronostici delle libere che volevano le Porsche 919 Hybrid più veloci sul giro secco rispetto alle Audi R18, la pole position per la 6 Ore di Shanghai, penultimo appuntamento del WEC 2015, è andata nuovamente a Timo Bernhard, Brendon Hartley e Mark Webber. I leader del campionato hanno preceduto di oltre sette decimi i compagni di squadra sull’esemplare #18 e appunto le due Audi ufficiali.

La media tra l’1:42.621 di Hartley e l’1:42.818 di Webber è risultata essere 1:42.719, quasi cinque secondi e sei decimi più veloce della pole position dell’anno scorso, ancora una volta a dimostrazione del grandissimo progresso tecnologico e prestazionale di queste LMP1. Alle spalle di Dumas, Jani e Lieb, che cercheranno di coprire le spalle ai capisquadra, le Audi con la #8 davanti alle #7, che tuttavia nelle libere hanno mostrato una grande competitività sulla distanza e pertanto non devono essere considerate fuori dalla corsa.

Chi se la passa peggio è senz’altro la Toyota, ormai prossima al pensionamento dell’iridata TS040 in favore della nuova TS050. Il distacco dell’equipaggio campione in carica è di tre secondi, un paio di decimi più veloci dei compagni di squadra della #2.

Promossa a pieni voti la Rebellion R-One #13 tra le LMP1 non ibride, con Imperatori/Kraihamer/Tuscher che hanno staccato nettamente Beche/Prost sulla vettura gemella e Kaffer/Trummer sulla CLM ByKolles.

Dopo le difficoltà incontrate nelle libere di ieri, la Ligier G-Drive #26 si è presa la pole tra le LMP2, grazie ad un giro impressionante di Sam Bird, sui livelli addirittura della ByKolles LMP1. Seconda posizione per l’Oreca KCMG che è stata addirittura dichiarata colpevole per l’incidente del Fuji (quindi Bradley avrebbe frenato anticipatamente su Yacamán) ma se l’è cavata con una reprimenda. Proprio l’equipaggio della G-Drive #28 si è piazzato in terza posizione.

Largo dominio anche per la Ferrari tra le GTE-Pro, con Gianmaria Bruni autore di un giro quasi sei decimi più lesto di quello del compagno di squadra, Toni Vilander. Le due 458 ufficiali occuperanno la decima fila dello schieramento, poiché la #71 di Calado/Rigon si è collocata al secondo posto, di poco davanti all’Aston Martin #99. Da segnalare, per quest’ultimo equipaggio, l’ottimo crono segnato da Fernando Rees, secondo assoluto tra i piloti. Quarta e quinta posizione per le Porsche, con la #92 davanti alla #91 del leader del campionato Richard Lietz.

Aston Martin che ha centrato anche la pole in GTE-Am con la #98 davanti alla #96 (guidata, tra gli altri, anche dall’italiano Francesco Castellacci), seguite dalla Corvette #50 del team francese Larbre di Roda/Ruberti/Sylvest. Solo quinta posizione per la Ferrari della SMP, chiamata a non perdere più di quattro punti dalla 458 gemella della AF Corse (che partirà proprio quarta) per chiudere anticipatamente la partita di classe.

Il semaforo verde alla 6 Ore di Shanghai verrà dato alle 4:00 italiane. La gara sarà trasmessa interamente da Eurosport.

Classifica:

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Immagine copertina: twitter.com/PorscheRaces

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