WEC | Presentata la categoria delle “hypercars” che debutterà nel 2020

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di Federico Benedusi @federicob95
16 Giugno 2018 - 10:33
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Nella consueta conferenza stampa del venerdì di Le Mans è stato dato un volto (almeno ideale) alle vetture che dal 2020 soppianteranno definitivamente le LMP1. La nuova categoria regina del WEC si baserà sulle cosiddette “hypercars”, con un aspetto preponderante per la derivazione dalla serie sia dal punto di vista estetico che tecnico; il motore ibrido rimarrà un cardine di queste vetture, il cui nome verrà deciso tramite una votazione popolare dagli appassionati del mondiale endurance.

L’aspetto principale, come detto, sarà il sistema ibrido, che su queste vetture sarà montato sull’assale anteriore e soprattutto dovrà essere un prodotto di serie: il KERS, al fine dell’omologazione della vettura, dovrà infatti essere previsto anche sull’analogo modello di serie ad un prezzo predefinito. I costruttori che intenderanno partecipare dovranno mettere a disposizione il loro sistema ibrido anche ad eventuali strutture private che vorranno utilizzarlo in leasing, ad un costo che sarà a sua volta definito. La potenza massima del motore elettrico sarà di 200 kW (272 cavalli), mentre il motore a combustione interna potrà sprigionare fino a 520 kW (707 cavalli): questo dovrebbe portare a tempi attorno al 3:20 sul circuito di Le Mans. L’architettura dei motori sarà libera, dal numero dei cilindri alla classica “sfida” turbo-aspirato, mentre il flusso di carburante sarà definito e controllato.

La riduzione dei costi è ormai un chiodo fisso di FIA e ACO, per convincere le Case a ripopolare la categoria regina dopo l’abbandono di Audi e Porsche. Le nuove “hypercars” costeranno all’incirca un quarto delle LMP1 ibride attuali per due vetture, quindi attorno ad un massimo di 7,5 milioni di euro, considerate anche le molte limitazioni poste al regolamento tecnico: il direttore tecnico della FIA, Gilles Simon, ha parlato di “performance point” per definire i parametri massimi di sviluppo riguardanti l’aerodinamica, ma anche nel caso dello sviluppo dei motori verrà posto un limite simile a quello già previsto in GTE. 

Ecco le parole di Vincent Beaumesnil, direttore sportivo dell’ACO, a proposito dello sviluppo delle vetture: “La filosofia del processo di omologazione conoscerà una forte evoluzione. Sarà un processo totalmente nuovo. Le vetture saranno misurate in galleria del vento, ne avremo un dettaglio completo. In questo modo ci accerteremo del fatto che ognuno potrà raggiungere il livello di sviluppo massimo, ma senza oltrepassarlo. I costruttori non saranno minimamente incentivati a spendere tanti soldi in sviluppo. Definiremo i valori di sviluppo ma l’idea è quella di non incentivare gli investimenti per migliorare le performance, perché non ci sarebbe un effettivo ritorno”. Queste vetture disporranno di un unico pacchetto aerodinamico, ma è possibile che venga utilizzato un dispositivo di aerodinamica mobile sulla falsariga del DRS per aumentare le prestazioni in rettilineo: “L’aerodinamica mobile è largamente utilizzata sulle vetture stradali, quindi pensiamo che sia il momento giusto per introdurla anche qui”, ha detto Simon, che poi si è soffermato sulla riduzione di carico aerodinamico prevista: “Se puntiamo all’efficienza, quello che abbiamo fatto con le LMP1 è eccezionale. Ma questo ha influenzato enormemente il look delle vetture. Se vogliamo avere più flessibilità nel design delle vetture e le vogliamo somiglianti alle hypercars che vediamo anche in strada, dobbiamo diminuire il carico aerodinamico”.

Notevolmente incrementato sarà anche il peso di queste vetture: 980 chilogrammi con distribuzione definita da regolamento, tra i 100 e i 150 (a seconda che siano ibride o meno) in più rispetto alle attuali LMP1. Essendo auto derivate di serie, l’abitacolo sarà biposto mentre cockpit, parabrezza e tettuccio saranno molto più ampi se confrontati con i prototipi attuali. 

Come confermato dal presidente della FIA, Jean Todt, questo set di regole rimarrà in vigore fino alla stagione 2023-2024 del WEC. Per il campionato successivo è già stata annunciata l’introduzione di una classe riservata a vetture spinte da motori a idrogeno, di cui ancora non si conosce l’effettiva “collocazione” all’interno del mondiale endurance. I dettagli del regolamento tecnico 2020-2024 verranno finalizzati nei prossimi mesi per poi essere presentati nel Consiglio Mondiale FIA di dicembre.

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