WEC | Le Mans: Toyota allunga, Porsche #1 fuori, Ferrari leader in GTE-Pro

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di Federico Benedusi @federicob95
19 Giugno 2016 - 03:05
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Se le prime sei ore dell’84esima 24h di Le Mans non avevano regalato troppi colpi di scena, il secondo quarto di gara ha restituito con gli interessi le emozioni mancate durante il pomeriggio. La Porsche #1 ha perso ogni possibilità di vittoria in seguito a due lunghi stop, permettendo alla Toyota #6 di procedere indisturbata al comando.

Dopo quasi otto ore e mezza, la vettura iridata in carica si è fermata a causa di un innalzamento anomalo della temperatura dell’acqua nel motore, perdendo quasi un’ora per le riparazioni. Ripartita, con Hartley al volante, la 919 non ha percorso che poche tornate prima di rallentare vistosamente sul rettilineo dell’Hunaudières per un non meglio precisato inconveniente tecnico. L’unico obiettivo di Bernhard, Hartley e Webber è ora quello di percorrere un numero sufficiente di tornate per essere classificati e portare a casa qualche punto.

Chi ha giovato appieno della situazione è la Toyota #6, sempre più leader solitario. Alle sue spalle c’è la Porsche #2, salita al secondo posto dopo un periodo di Safety Car dovuto alla rottura del motore della 911 GTE #91: a farne le spese è stata la Toyota #5, che a sua volta sta correndo una gara molto regolare.

Dopo qualche pit stop di routine, le Audi occupano rispettivamente la quarta e la sesta posizione con la #8 e la #7. Quest’ultima, in particolare, ha perso altri giri prima per una sistemazione della tabella portanumero e poi per un problema elettrico e ora accusa undici tornate di distacco dai battistrada. Buonissima la quinta posizione della Rebellion #13.

Non conosce sosta la lotta per la classe LMP2. Al comando si è portata la Alpine Signatech #36, seguita nello stesso giro dall’Oreca del team TDS e da quella del team G-Drive. Sempre per quanto concerne il team anglo-russo, quarta posizione per la vetusta Gibson #38 pilotata, tra gli altri, da Giedo van der Garde. Lunga sosta ai box anche per la mattatrice delle prime ore, l’Oreca del team Manor, ora molto attardata.

In classe GTE-Pro, la Ferrari del team Risi Competizione sta puntando su stint molto lunghi per risparmiare sui pitstop e mantenere così alle spalle le Ford. La #69 è al momento seconda, davanti alla #68, mentre il calvario della #67 è proseguito con un incidente di Marino Franchitti a Mulsanne. Hanno, nel frattempo, risalito la china l’Aston Martin #95 e la Corvette #64, quarta e quinta rispettivamente. Gara finita, invece, per la Ferrari #71 (vittima dell’esplosione di un cerchio) e per le due Porsche ufficiali.

Tra le GTE-Am resiste al comando la Porsche Proton #88, che ora vanta circa un minuto di vantaggio sulla Ferrari della Scuderia Corsa, ora in rimonta con Townsend Bell. Un altro Bell, il britannico Robert, ha riportato la 458 del team Clearwater in terza posizione, davanti all’esemplare della AF Corse #83. Praticamente fuori dai giochi l’Aston Martin #98, vittima ancora una volta della disattenzione di Paul Dalla Lana, uscito di pista in ben due occasioni (la prima ha anche causato una Safety Car a causa di un danno al guardrail) durante il suo stint di guida.

In tutto questo caos, la Morgan del team Oak pilotata da Sausset, Tinseau e Bouvet è risalita al 38esimo posto.

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