WEC | Le Mans: miglior tempo per Kobayashi nelle prove libere

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di Federico Benedusi @federicob95
12 Giugno 2019 - 20:38
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Le quattro ore di prove libere della 24h di Le Mans sono andate in archivio, tra incidenti e meteo decisamente incerto, con il miglior tempo di Kamui Kobayashi e della Toyota #7. 3:18.091 il crono del pilota nipponico, ottenuto a pochi minuti dalla bandiera a scacchi su una pista andata asciugandosi dopo un forte acquazzone a metà sessione. Un rovescio temporalesco abbattutosi sul Circuit de la Sarthe durante un periodo di bandiera rossa, chiamata per ripulire il rettilineo dell’Hunaudières dai detriti della Porsche #99 sbriciolata da Tracy Krohn. Nessun danno fisico per il gentleman driver statunitense, ma per la terza vettura gestita da Proton Competition e Patrick Dempsey questa giornata di mercoledì è verosimilmente già finita.

Tempi assolutamente migliorabili, perché ottenuti su una pista in condizioni non ottimali. Ancora prima dell’acquazzone di cui sopra, la sessione era iniziata su pista umida per la pioggia caduta nel primo pomeriggio e le vetture in pista avevano impiegato all’incirca un’ora per trovare buoni riferimenti cronometrici. Nella prima sessione di qualifica, meteo permettendo, i tempi delle LMP1 giapponesi potrebbero scendere anche di un paio di secondi.

3:19.931 il miglior riferimento tra i prototipi non ibridi, segnato da Stoffel Vandoorne sulla BR1 #11 del team SMP Racing. Il belga, alla sua seconda gara nel WEC e alla prima esperienza a Le Mans, ha preceduto di 29 millesimi Gustavo Menezes e la Rebellion #3. Quarta la Toyota #8, con Fernando Alonso autore di un 3:20.941. Al di là dei cronologici “puri”, salta all’occhio la differenza di tornate percorse tra Toyota e le avversarie endotermiche: 48 giri per la Toyota #7, 47 per la #8, solo 34 per la Rebellion #3, 30 per la BR1 #11.

Tra le LMP2, Paul-Loup Chatin è risultato il più veloce al volante dell’Oreca #48 del team Idec Sport in 3:28.363. 367 millesimi di distacco per Pastor Maldonado e il team DragonSpeed, che ha coperto solo 13 tornate contro le 28 della leader di classifica. A completare la cinquina del marchio francese sono stati Jean-Éric Vergne sulla #26 del team G-Drive, Jonathan Hirschi sulla #39 del team Graff e Nicolas Lapierre sulla #47 del team Alpine Signatech. Sesto crono per Nyck de Vries con la Dallara del team Nederland, a due secondi e tre decimi da Chatin; la P217 #29 è anche finita pericolosamente in testacoda all’uscita di Tertre Rouge con Frits van Eerd al volante, fortunatamente senza danni. De Vries ha preceduto la migliore delle Ligier, la #22 del team United Autosports, mentre la Dallara del team Villorba si è fermata al 15° posto di categoria.

Dominio Porsche nelle due categorie GTE. Michael Christensen, sulla #92 del team Manthey, ha segnato il miglior tempo tra gli ufficiali all’inizio del turno in 3:52.149, con 315 millesimi di vantaggio su Mathieu Jaminet e la #94 gestita dal team CORE Autosport. Terza la Ferrari #71 con Sam Bird, a sei decimi da Christensen, poi la Ford #66 e la Ferrari #51 a chiudere la top 5. Buona prestazione anche per la BMW #82, sesta a otto decimi dal battistrada. Più distanti, al momento, Corvette e Aston Martin, staccate di oltre un secondo.

In GTE-Am il più veloce è stato Matthew Campbell sulla #77 del team Proton in 3:55.304. L’australiano ha staccato di 382 millesimi Giancarlo Fisichella e la migliore delle Ferrari, la #54 della Spirit of Race. Terza l’Aston Martin #98 con Pedro Lamy, poi la Porsche Proton #78 davanti alla gemella #88, che nei primi minuti del turno è uscita di pista con Satoshi Hoshino sbattendo contro le barriere. Un’altra uscita pericolosa nella zona di Mulsanne ha coinvolto Takeshi Kimura e la Ferrari del team Car Guy, appoggiatasi con il retrotreno contro le gomme di protezione ma senza danni.

Alle ore 22:00 scatterà la prima sessione di qualifiche.

Classifica prove libere

Immagine copertina: Toyota Racing WEC Twitter

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