WEC | Le Mans: Kobayashi ritocca il miglior tempo, doppietta Toyota

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di Federico Benedusi @federicob95
13 Giugno 2019 - 21:22
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Il miglioramento delle condizioni della pista di Le Mans ha consentito a molte vetture di abbassare i tempi registrati ieri sera, andando così a ridefinire la classifica delle prove ufficiali. Al comando sempre la Toyota #8, con Kamui Kobayashi capace di migliorarsi fino al crono di 3:15.497: con appena sette decimi da “limare” per arrivare al record della pista, uno dei motivi di interesse principali per la Q3 sarà proprio l’attacco al primato stabilito dallo stesso Kobayashi due anni fa. Toyota ha pienamente ristabilito le gerarchie in questa seconda sessione, piazzando al secondo posto la #8 grazie al 3:15.908 di Kazuki Nakajima.

La prima LMP1 non ibrida è ora la BR1 #11 del team SMP Racing, con un distacco di quasi un secondo e mezzo dalla nuova pole position. Tra le endotermiche la Rebellion #1 è risalita al quarto posto dopo la cancellazione dei tempi della Q1, causata da un’irregolarità nel flussometro del carburante. All’interno del team svizzero bisogna segnalare i problemi accusati dalla #3, che durante la sessione si è fermata all’esterno del tornantino Mulsanne a causa di un guasto al motore che ha causato anche una copiosa perdita d’olio. SMP e Rebellion continuano la loro alternanza anche nella momentanea terza fila dello schieramento, con la BR1 #17 davanti proprio all’Oreca #3. La BR1 del team DragonSpeed e la CLM del team Kolles chiudono la fila delle LMP1, molto distanti dal resto del gruppo.

In LMP2 DragonSpeed ha conservato la sua pole provvisoria, con Pastor Maldonado capace di ritoccare il tempo di ieri in 3:26.490, poco meno di quattro decimi più veloce rispetto alla Q1. 331 millesimi di vantaggio sull’Oreca #38 del team DC Racing, portata al secondo posto da Ho-Pin Tung, mentre è scivolata al terzo posto la Alpine del team Signatech, che non ha migliorato il proprio tempo. Risalita al quarto posto la #28 del team TDS Racing, davanti alla Dallara del team Nederlands e alla Ligier #22 del team United Autosports. 15° crono assoluto per il team Cetilar Villorba, con la Dallara #47.

Classifica rivoluzionata anche in GTE-Pro, con la Porsche #92 portatasi al comando a fine sessione grazie al 3:49.388 registrato da Michael Christensen. Seconda la Corvette #63, distante 36 millesimi con il tempo di Antonio García, a sua volta emerso negli ultimi minuti della Q2. Ferma sul tempo di ieri sera la Ford #67, ora terza davanti alla Porsche #93 e alla #91, sesta l’Aston Martin #95. Scivolata in decima posizione la migliore delle Ferrari, che resta la #71 del team AF Corse, mentre BMW per ora non va oltre il 14° tempo della #81.

L’unica categoria rimasta invariata sia nell’equipaggio che nel miglior tempo è la GTE-Am, ferma al 3:52.454 segnato da Matteo Cairoli sulla Porsche #88 del team Proton. Sempre seconda la 911 del team Project 1, mentre la Ferrari #54 della Spirit of Race è risalita al terzo posto con Giancarlo Fisichella, a poco meno di quattro decimi dal primato di categoria. La Porsche #77 del team Proton e la Ferrari della scuderia Car Guy completano la top 5. In questa classe è arrivata la definitiva defezione della Porsche #99, incidentata nelle prove libere da Tracy Krohn: il gentleman driver statunitense è stato dichiarato inabile a scendere nuovamente in pista e il team tedesco-americano non ha trovato un sostituto, dando il forfait definitivo.

Tra poco meno di un’ora, alle 22:00, prenderà il via la sessione che darà la griglia di partenza definitiva della Le Mans 2019.

Classifica Q2

Immagine copertina: Toyota Racing WEC Twitter

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