WEC | Le Mans: Kobayashi da record, Porsche a quasi 2″5

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di Federico Benedusi @federicob95
15 Giugno 2017 - 21:56
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Il Circuit de la Sarthe di Le Mans ha un nuovo primato sul giro: alle 20:14, Kamui Kobayashi ha fermato il cronometro sul tempo di 3:14.791, oltre due secondi più veloce rispetto al primato di Neel Jani di due anni fa, che solo fino a ieri sera sembrava inavvicinabile. Con quasi 252 km/h di media oraria, le LMP1 hanno raggiunto velocità paragonabili a quelle del layout senza le chicanes dell’Hunaudières risalenti a metà anni ’80, ricordando i 251,815 km/h di media segnati da Hans-Joachim Stuck nel 1985 sulla Porsche 962.

Kobayashi ha messo in questo modo una seria ipoteca su una pole position marchiata Toyota, distanziando di quasi due secondi e mezzo la Porsche #1 in una sessione fermata da un paio di bandiere rosse: la prima, prolungata, a causa dell’incidente di Erik Maris sulla Ligier Eurasia #33, che ha danneggiato pesantemente un guardrail; la seconda, che ha concluso la sessione con nove minuti d’anticipo, per l’incidente di Timothé Buret sulla Ligier del team Panis-Barthez a Tertre Rouge. Vista la ristretta pausa tra le due sessioni odierne e i venti minuti già persi ieri, la Direzione Gara non ha voluto prolungare ulteriormente la Q2 per mantenere intatte le due ore decisive.

I tempi si sono notevolmente abbassati in tutte le categorie, con la LMP2 ovviamente grande protagonista visto il successo del nuovo regolamento tecnico. In questa categoria, Vitaly Petrov ha tolto 3″8 al tempo segnato da Matthieu Vaxivière ieri sera, portando in pole provvisoria l’Oreca #25 del team Manor e piazzandola addirittura davanti alla CLMNissan ByKolles, unica LMP1 non-ibrida in pista. Un secondo e due decimi di ritardo per Thomas Laurent, sulla #38 del team DC Racing, mentre al terzo posto si trova per ora l’altra Manor, la #24 di Jean-Éric Vergne. Scendono in classifica le due Rebellion, ora al quarto e al quinto posto, mentre la TDS Racing è 11esima dopo il record staccato ieri sera. Andrea Belicchi ha portato la Dallara #47 del team Villorba in testa alla classifica delle non-Oreca, staccato di 4″5 dall’ex pilota di Renault e Caterham Formula 1.

Aston Martin ha mantenuto il comando per quanto riguarda la GTE-Pro, ma in prima posizione è passata la #97 in 3:51.860. Cronologici ben più realistici rispetto ai test e alle prove libere, anche per le squadre che sinora si sono nascoste: seconda piazza per la Ferrari #51, in ritardo di un paio di decimi, davanti alla Vantage #95 e alla Ferrari “americana” del team Risi; quinta la Porsche #92, settima la Corvette #64 davanti alla prima Ford, la #69. Con la bellezza di undici vetture in un secondo, la gara delle Gran Turismo si preannuncia davvero scoppiettante e, pare, anche ben bilanciata dal punto di vista delle prestazioni. 

Per tutte le due ore (o meglio, un’ora e 51 minuti) si è sviluppato anche un interessante testa a testa tra la Ferrari del team JMW Motorsport e l’Aston Martin #98 in GTE-Am. L’ha spuntata Dries Vanthoor, pilota sotto contratto con Audi ma “prestato” al team britannico per la maratona della Sarthe, mentre la Vantage ufficiale è stata scavalcata negli ultimi minuti dalla gemella #90 del team TF Sport, guidata dal veloce Euan Hankey. Quarta la Corvette del team Larbre Compétition, davanti alla Ferrari #62 della Scuderia Corsa.

La definitiva caccia alla pole prenderà il via tra pochissimi minuti, alle 22:00.

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