WEC | Le Mans: doppietta Toyota nella Q1, miglior tempo per Nakajima

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di Federico Benedusi @federicob95
14 Giugno 2018 - 00:35
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La prima giornata della 24h di Le Mans 2018 è andata in archivio con la prima sessione di prove ufficiali, che potrebbe risultare decisiva ai fini della griglia di partenza considerando il meteo poco clemente previsto per domani. Toyota ha dominato le qualifiche innalzando l’asticella prestazionale a 3:17.270, nulla a che vedere con il magistrale record segnato da Kamui Kobayashi un anno fa ma un tempo di tutto rispetto considerando le penalità imposte alle TS050 dall’Equivalence of Technology, divenuto molto importante quest’anno al fine di avvicinare le LMP1 non-ibride ai prototipi nipponici.

La pole provvisoria è quindi della #8, che si è vista cancellare una moltitudine di tempi per avere ecceduto nel consumo di carburante per giro ma ha ugualmente conservato il crono stabilito da Kazuki Nakajima ad inizio sessione. A 107 millesimi ha chiuso la #7, con Kobayashi ancora sugli scudi dopo il grande primato di dodici mesi fa.

La superiorità delle due TS050 Hybrid è emersa chiaramente sul giro secco. La prima LMP1 non-ibrida in classifica è la BR1 #17 del team SMP Racing, che ha concluso in terza posizione ad oltre due secondi precedendo a sorpresa la Rebellion R13 #1 di poco più di un decimo. La seconda vettura svizzera, la #3, occupa momentaneamente la terza fila dello schieramento insieme alla BR1 del team DragonSpeed, che ha concluso anticipatamente le qualifiche a causa della rottura del propulsore.

In grossa difficoltà le Ginetta del team Manor. La vettura #5 non è andata oltre l’11° posto assoluto, alle spalle anche di due LMP2, a quasi nove secondi dalla pole position, mentre la #6 ha chiuso 23esima assoluta dopo avere iniziato la sessione in ritardo a causa del motore rotto nelle libere del pomeriggio.

A primeggiare nella classe LMP2 è stato Paul-Loup Chatin alla guida dell’Oreca gestita dalla Idec Sport, proveniente dall’ELMS. In 3:24.956, Chatin ha segnato il nuovo record di categoria rifilando quasi tre decimi alla #28 del team TDS Racing guidata da Matthieu Vaxivière. La top 5 è stata monopolizzata dalle vetture francesi costruite dalla engineering di Hugues de Chaunac, con la G-Drive #26 in terza posizione davanti alla DragonSpeed #31 e alla Signatech Alpine #36. Sesta posizione per la Ligier #22 schierata dalla United Autosports, lontana poco meno di due secondi dalla pole, mentre all’ottavo posto ha concluso la Dallara del team Villorba.

Un giro è bastato a Gianmaria Bruni per stabilire la pole provvisoria e il nuovo primato della classe GTE-Pro. Il pilota della Porsche #91 ha stabilito un incredibile record in 3:47.504 alla prima tornata lanciata, “parcheggiando” poi la 911 RSR con livrea simil-Rothmans nella via di fuga della esse Dunlop e concludendo in questo modo la sua Q1. Ma tanto è bastato. Un secondo e sei decimi è il ritardo della “Pink Pig” #92, apparentemente impossibile da ricucire, mentre le Ford si sono collocate in terza e quarta posizione con la #66 e la #68. Quinta piazza per la migliore delle Ferrari, la #51 campionessa del mondo in carica, distante 2″3 dal tempo di Bruni. Decisamente lontane dai tempi di riferimento BMW, Aston Martin e Corvette, per le quali il Balance of Performance non ha ancora lavorato a dovere.

Con un 13° posto assoluto tra le GTE, Matteo Cairoli ha stabilito il primato della classe Am sulla Porsche #88. Anche il pilota italiano ha segnato un nuovo record di categoria in 3:50.728, rifilando oltre un secondo alla gemella #77. Anche tra gli amatori è il marchio di Weissach a dominare, con il terzo posto appannaggio della #86 del team Gulf, mentre la Ferrari ha conquistato il momentaneo quarto posto con la #54 della Spirit of Race.

Nella speranza che il meteo non faccia le bizze, domani si svolgeranno altre due sessioni di qualifiche da due ore ciascuna. La prima avrà inizio alle 19:00, la seconda alle 22:00.

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