WEC | Fuji: dominano Toyota #8 e Aston Martin #95

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di Federico Benedusi @federicob95
6 Ottobre 2019 - 11:31
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Dalla bandiera verde a quella a scacchi, la 6h del Fuji non ha avuto storia. Il secondo round del WEC, contrassegnato da condizioni meteo miste attorno a metà distanza, è stato dominato dalla Toyota #8 di Sébastien Buemi, Brendon Hartley e Kazuki Nakajima, nettamente avvantaggiati sui compagni di squadra della #7 grazie al success ballast introdotto per “compensare” i risultati di Silverstone. Nonostante un drive through dovuto ad un’eccesso di velocità in pit lane, le due TS050 sono state separate da 34 secondi.

Podio assoluto completato, come da pronostico, dalla Rebellion #1 di Menezes/Nato/Senna, capace di impensierire almeno la Toyota #7 nelle primissime battute di gara. Nonostante i correttivi applicati per permettere anche al team elvetico di giocarsi le proprie carte, la vettura costruita da Oreca ha pagato comunque l’onta di un doppio doppiaggio pur senza particolari problemi di sorta.

Tanta sfortuna per le due Ginetta, molto veloci sul lungo rettilineo del traguardo ma anche piuttosto inaffidabili. La #6 ha concluso al decimo posto: partita dal fondo, la vettura guidata da Robertson/Simpson/Smith ha dovuto fronteggiare una foratura e in seguito anche uno stop&go di ben sei minuti che le ha impedito di conquistare una quarta posizione. Per quanto riguarda la #5, invece, l’esplosione di un freno e un problema elettrico sono costati diversi giri all’equipaggio comprendente anche Luca Ghiotto, 12° assoluto al traguardo.

Parità assoluta in classifica generale tra i due equipaggi Toyota, con 44 punti a testa. Il team giapponese domina ovviamente anche la graduatoria riservata alle squadre con 52 punti contro i 17 di Rebellion e Ginetta.

In classe LMP2, un superlativo Nyck de Vries ha portato alla vittoria l’Oreca del team Nederland, in equipaggio con Giedo van der Garde e Frits van Eerd. Il campione della F2 ha imposto un ritmo a tratti davvero insostenibile, sopperendo anche alle carenze del gentleman driver van Eerd, proprietario della squadra. Sul podio anche le due vetture del team Jota gommate Goodyear, con la #38 di da Costa/Davidson/González davanti alla #37 di Aubry/Stevens/Tung. Quarto il team United Autosports nonostante qualche problema elettrico lungo il percorso, mentre il team Signatech è stato escluso dalla contesa quasi subito per un problema al motore, terminando settimo. Ottava e ultima la Dallara del team Cetilar, a sei giri dalla vincitrice di classe.

Con questa vittoria, van der Garde e van Eerd hanno guadagnato anche la leadership di campionato con 41 punti contro i 33 di Borga/Lapierre, oggi solo sesti con l’Oreca del team Cool Racing.

Vittoria molto agevole anche per Aston Martin in GTE-Pro, con la #95 di Marco Sørensen e Nicki Thiim in vantaggio di addirittura un giro su tutte le avversarie. Seconda la Porsche #92 dei campioni del mondo Christensen/Estre, che per tutta la gara ha lottato con le Ferrari e l’Aston Martin #97 prima di essere favorita da un pit stop in regime di full course yellow. Ferrari sfavoritissime dalla situazione di neutralizzazione parziale, con la #51 che ha perso almeno una ventina di secondi mentre la #71 è stata penalizzata con un drive through per un eccesso di velocità. Stessa penalità inflitta alla Porsche #91, che invece ha violato a più riprese i track limits. Sul podio è salita quindi l’altra Aston Martin, la #97, davanti alle Ferrari #51 e #71.

Grazie a due secondi posti, i piloti della Porsche #92 sono in testa alla classifica con 36 punti, uno in più rispetto ai vincitori odierni e due in più rispetto all’equipaggio della Porsche #91.

Aston Martin che ha conquistato anche la GTE-Am con il team TF Sport e l’equipaggio di Adam/Eastwood/Yoluç, a sua volta avvantaggiato dalla situazione di full course yellow che ne ha dilatato il vantaggio in gara fino a un minuto. Dopo un bel duello, la Ferrari #83 della AF Corse ha avuto ragione della Porsche #57 del team Project 1, costretta a partire dal fondo dopo essere stata esclusa dalle qualifiche ieri. Piazzamento ai piedi del podio per un’altra Ferrari, la #70, davanti alla Porsche #77 (guidata anche da Riccardo Pera). Da segnalare anche il duello generale protrattosi per diverse tornate tra Giancarlo Fisichella e Matteo Cairoli; i rispettivi equipaggi hanno poi concluso al sesto e al settimo posto.

43 punti in classifica per Collard/Nielsen/Perrodo dopo la piazza d’onore di oggi, dieci in più  rispetto al trio dominatore del Fuji.

Un altro mese di pausa attende ora il WEC prima del terzo round, previsto per il 10 novembre con la 4h di Shanghai.

Classifica

Immagine copertina: fiawec.com

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