WEC | I cardini del nuovo regolamento tecnico LMP1

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di Federico Benedusi @federicob95
16 Giugno 2017 - 21:03
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Nella tanto attesa conferenza stampa FIAACO di stamani a Le Mans è stato definito quello che, a partire dal 2020, sarà il regolamento tecnico della classe LMP1 ibrida, categoria che ha conosciuto negli ultimi anni un notevole aumento tanto delle prestazioni (il record stabilito da Kobayashi non più tardi di 24 ore fa parla da sé) quanto, purtroppo, dei costi: non è tanto l’uscita di scena di Audi, avvenuta per motivi noti e dovuti solo in parte al notevole impegno economico richiesto per produrre una LMP1, a spaventare gli organizzatori del WEC, quanto più il fatto che non ci siano voci (almeno pubbliche, mentre il patron dell’ACO Pierre Fillon ha parlato di qualche contatto “dietro le quinte”) riguardanti possibili nuovi marchi all’orizzonte.

Già noti quelli che sarebbero gli incentivi per le Case intenzionate ad entrare in LMP1 prima del 2020, oggi è stato stabilito il regolamento tecnico che entrerà dunque in vigore tra due anni e mezzo. Cinque punti chiave per riassumere quanto prodotto da FIA e ACO, eccoli:

Si è deciso di dare più importanza alla parte elettrica dei motori ibridi, questo perché le Case negli ultimi anni si sono molto impegnate nello sviluppo di sistemi come il “plug-in hybrid“, che permette una ricarica rapida dell’elettrico durante i rifornimenti. Le LMP1, adottando questo sistema, dal 2020 saranno obbligate a percorrere il primo chilometro dopo la sosta ai box utilizzando la sola energia elettrica, così come dovranno tagliare il traguardo di ogni gara in modalità “full electric“. Quest’ultimo punto verrà meglio definito in seguito.

Dal punto di vista della sicurezza, sono stati confermati i punti già promulgati in vista del 2018 per quanto riguarda la monoscocca delle vetture:

Dal punto di vista dell’aerodinamica saranno permesse appendici e ali “mobili” sia all’avantreno che al retrotreno, per migliorare l’efficienza delle vetture e “riparare” alle restrizioni future previste per quanto riguarda le configurazioni possibili, già scese da tre a due quest’anno e destinate alla singola unità proprio a partire dal campionato 2020.

E veniamo alle restrizioni regolamentari, che sono numerose, introdotte al fine di contenere i costi:

Grazie a queste rigide limitazioni che forzeranno una diminuzione dei costi, il WEC punta ad aprirsi maggiormente alle Case costruttrici pur mantenendo l’elevato livello di competizione che lo ha caratterizzato negli ultimi anni. I due soli marchi impegnati ufficialmente in LMP1, dopo l’uscita di Audi e i continui “tentennamenti” di Peugeot riguardo un suo rientro, hanno convinto la Federazione Internazionale e l’ACO a rendere meno “esclusiva” la categoria, con accorgimenti che non dovrebbero tuttavia minare l’elevatissimo livello prestazionale raggiunto dai prototipi attuali.

Nessuna novità, invece, per quanto riguarda il futuro delle LMP1 non-ibride. Il regolamento riservato ai privati, a meno di stravolgimenti nel corso dei mesi prossimi, potrebbe pertanto riproporre quanto stabilito nella conferenza stampa di dodici mesi fa.

Infine, è stato reso noto che lo starter di questa edizione della 24h di Le Mans, che partirà domani alle 15:00, sarà niente meno che il nuovo boss della Formula 1, Chase Carey: questo rappresenta un gigantesco taglio con il passato targato Bernie Ecclestone, soprattutto ricordando il “clash” di appena un anno fa tra la grande kermesse in riva alla Sarthe e il Gran Premio d’Europa, svoltosi per la prima volta a Baku. L’evento si è concluso con l’assegnazione del premio “Spirit of Le Mans” a David Richards, team manager della squadra ufficiale Aston Martin.

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