WEC | Austin: Rebellion domina sulle Toyota, Aston Martin vince tra le GTE

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di Federico Benedusi @federicob95
24 Febbraio 2020 - 10:46
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Il quinto round del WEC 2019-2020, la 6h di Austin, non ha avuto storia nella lotta per la vittoria. La Rebellion R13-Gibson di Bruno Senna, Gustavo Menezes e Norman Nato ha dominato dal semaforo verde alla bandiera a scacchi, centrando la sua seconda vittoria stagionale con un vantaggio abissale sulle Toyota.

Il vantaggio finale sulla #8 di Buemi/Hartley/Nakajima ha passato i 50 secondi, mentre la #7 di Conway/Kobayashi/López è stata addirittura doppiata due volte, portandosi comunque a casa 15 punti importanti per il campionato.

I tre piloti saliti sul gradino più basso del podio in Texas hanno infatti conservato la leadership di campionato con 112 punti, cinque in più dei compagni di squadra e 19 in più sul trio del team Rebellion.

La classe LMP2 ha visto una clamorosa vittoria del team United Autosports con Filipe Albuquerque, Paul di Resta e Philip Hanson. Il team statunitense è rimasto attardato nelle prime fasi di gara a causa di problemi di handling, poi risolti con una sosta ai box. Su una strategia sfasata rispetto alle avversarie, l’Oreca #22 ha risalito tutto il gruppo prendendo il comando a 20 minuti dal termine e concludendo con 24 secondi di margine sulla vettura #37 del team DC Racing di Aubry/Stevens/Tung. Podio completato dalla gemella #38 gestita direttamente da Jota Sport, con da Costa/Davidson/González. Dopo un fenomenale stint d’apertura di Giedo van der Garde, la vettura del team Nederland ha invece perso terreno terminando al quinto posto, con Nyck de Vries superato proprio negli ultimi giri (a gomme finite) da Nicolas Lapierre e dall’Oreca del team Cool Racing. Ottavo posto per la Dallara del team Cetilar, che si è lasciata alle spalle la wildcard del team DragonSpeed afflitta da problemi ai freni nell’ultima ora.

Con questa vittoria, Albuquerque e Hanson hanno conquistato anche la testa della classifica con 94 punti contro i 90 di Aubry/Stevens/Tung.

Tra le GTE-Pro è arrivata la terza vittoria stagione dell’Aston Martin #95 di Marco Sørensen e Nicki Thiim, che nell’ultimo stint di gara ha resistito al ritorno della Porsche #92 di Michael Christensen e Kévin Estre. Il team Manthey ha optato per un’ultima sosta senza cambio gomme ma non è servito a ribaltare l’esito di una gara perlopiù dominata dalle Vantage. La seconda vettura del marchio britannico è arrivata al quarto posto, con Alexander Lynn sorpreso dal rimontante James Calado nelle ultime fasi di gara. Calado ha portato così sul podio la Ferrari #51 in una gara che per le 488 si è rivelata essere piuttosto difficile. La #71 ha concluso quinta e più staccata, mentre la Porsche #91 ha patito problemi elettrici concludendo al nono posto assoluto tra le GTE, alle spalle anche di un paio di GTE-Am. Piuttosto deludente il debutto nel mondiale della Corvette C8R, sesta assoluta ma distante un paio di giri dalla vincitrice con l’accoppiata Magnussen/Rockenfeller.

Un successo che ha ampliato la leadership di Sørensen/Thiim in campionato: 109 punti per i due danesi, mentre Calado/Pierguidi hanno mantenuto la seconda piazza a quota 83 e Christensen/Estre sono terzi con 82. A favore di Aston Martin anche la classifica costruttori, con la Casa britannica salita a 186 punti contro i 154 di Porsche e i 146 di Ferrari.

Anche in GTE-Am, Austin ha visto la terza vittoria stagionale di un’Aston Martin. Precisamente quella del team TF Sport guidata da Jonathan Adam, Charlie Eastwood e Salih Yoluç, nonostante un testacoda del turco nella prima metà di gara. Un successo concretizzatosi nell’ultima ora, quando Eastwood ha avuto finalmente ragione della Vantage gemella #98 pilotata da Ross Gunn al termine di un duello durato per tutta la corsa. Secondo posto, quindi, per la vettura guidata anche da Darren Turner e Paul Dalla Lana, mentre la Porsche #56 del team Project 1 di Cairoli/Hörr/Perfetti ha concluso al terzo posto dopo avere guidato il gruppo per buona parte della distanza. Fondamentale il lavoro di Cairoli nelle ultime fasi, quando il comasco è stato costretto a contenere il recupero di Nicklas Nielsen sulla Ferrari #83, poi quarta. Risultato comunque molto utile per AF Corse specie alla luce dei problemi patiti dall’altra Porsche del team Project 1, la #57, ultima al traguardo a causa di problemi di elettronica che l’hanno costretta ai box per diversi minuti.

Collard/Nielsen/Perrodo hanno mantenuto la prima posizione di campionato con 85 punti contro gli 83 dei vincitori di Austin, mentre Adam/Dalla Lana/Turner sono ora terzi a quota 78,5.

Archiviato il primo round statunitense del campionato, si pensa ora al secondo e più prestigioso. Il 20 marzo si terrà infatti la 1000 miglia di Sebring, che sarà preceduta da due giorni di test nei giorni 14 e 15.

Classifica

Immagine copertina: fiawec.com

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