WEC | 6h del Messico – Anteprima

AnteprimeWEC
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di Federico Benedusi @federicob95
31 Agosto 2016 - 18:40
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Il WEC 2016 entra nella sua fase finale questo fine settimana, con la 6h di Città del Messico sul rinnovato autodromo intitolato ai fratelli Pedro e Ricardo Rodríguez. L’autodromo più famoso dello Stato centramericano torna ad ospitare un’importante competizione endurance per la prima volta dal 2008, quando qui si svolse l’ultima di quattro edizioni della 250 miglia valida per l’American Le Mans Series.

I quattro round europei hanno consegnato al team Porsche la vittoria nella 24h di Le Mans e una larga leadership di campionato all’equipaggio formato da Romain Dumas, Neel Jani e Marc Lieb, che però ha gettato al vento un possibile gradino più alto del podio al Nürburgring per colpa di una disattenzione del pilota tedesco, che ha impattato contro la 911 GT di Khaled Al Qubaisi beccandosi una penalità. Il marchio di Weissach si è comunque accaparrato la gara casalinga grazie alla 919 iridata in carica, ormai fuori dai giochi per il titolo ma ottima scudiera in caso di necessità.

Dopo l’ennesima occasione sfumata un mese fa, Audi ha individuato negli ultimi giorni il problema che causava improvvisi cali di prestazione nel corso delle gare. La R18 versione 2016 veniva rallentata dall’accumularsi dei residui di gomma (i famosi “marbles”) all’interno del parafango anteriore, che più volte in gara doveva essere poi smontato o addirittura sostituito. Inconveniente che si era presentato già nel corso della 6h di Spa-Francorchamps a maggio, sulla vettura #7, ma che era sempre stato pressoché ignorato dai tecnici di Ingolstadt, i quali hanno ora apportato le necessarie modifiche alla versione high downforce che verrà utilizzata in Messico. Per quanto concerne la classifica generale, di Grassi/Duval/Jarvis hanno un ritardo di 33 punti dalla leadership, svantaggio non incolmabile ma sarà necessaria una maggiore costanza di rendimento all’interno dell’equipaggio #8. Torna in gara Benoît Tréluyer, dopo l’infortunio alla spina dorsale che gli ha impedito di correre in Germania, mentre per l’anno prossimo sono già stati avvisati di una possibile promozione René Rast e Laurens Vanthoor.

Toyota non è rimasta a guardare in questa pausa estiva, approntando a sua volta la versione ad alto carico aerodinamico della TS050 Hybrid. Il costruttore giapponese ha corso in difesa al Nürburgring con la vettura mid downforce già vista in azione a Silverstone e a Spa-Francorchamps, in Messico invece si gioca tutte le sue carte dando l’assalto anche al successo di tappa.

Sono invece solo due le LMP1 non ibride iscritte a questo round. Rebellion Racing ha infatti deciso di gareggiare con la sola #13 per il resto della stagione, per concentrarsi al meglio sulla nuova versione della R-One che debutterà l’anno prossimo in linea con i nuovi regolamenti tecnici previsti per i prototipi non dotati di propulsore ibrido. A sfidare la vettura svizzera è ancora una volta la CLM del team di Colin Kolles.

La classifica dedicata alle LMP2 ha preso ormai la via della Francia, poiché il team Alpine Signatech ha dominato gli ultimi tre appuntamenti grazie anche ad un trio di giovani piloti in grande sintonia tra loro: Nicolas Lapierre, Gustavo Menezes e Stéphane Richelmi costituiscono il riferimento assoluto per la categoria e la nuova A460 si è rivelata una vettura decisamente vincente. Il compito di contrastarli tocca innanzitutto al team G-Drive Racing, che ha come punta di diamante il già citato Rast, ma anche al team Morand che qui corre la gara di casa essendo Ricardo González (pilota e finanziatore della squadra) messicano. Dopo il successo di Silverstone, tuttavia, la scuderia svizzera-messicana ha corso tre gare piuttosto anonime, risalendo sul podio solo in Germania. Tra le novità di questo weekend c’è il ritorno del team Greaves, già impegnato a Le Mans con una Ligier e ora in azione con una vetusta Gibson 015S: a pilotarla sono Roberto González (fratello di Ricardo) e gli ex-CART Luis Díaz (peraltro vincitore della 250 miglia del 2006 in coppia con Scott Pruett) e Bruno Junqueira. Una sola vettura, invece, per il team Manor, con Richard Bradley e Matthew Rao ad affiancare un altro driver casalingo, Picho Toledano: sfumata l’ipotesi di assistere al debutto stagionale di Pastor Maldonado, accostato per qualche settimana proprio alla compagine britannica in vista di Città del Messico.

Dall’inizio della stagione, la classe GTE-Pro propone un interessante duello tra i motori turbo di Ferrari e Ford e gli aspirati di Aston Martin e Porsche. L’altura messicana dovrebbe decisamente favorire nettamente i primi, ma le Vantage ufficiali possono ancora godere dell’assetto ad alto carico di cui hanno beneficiato con buoni risultati al Nürburgring e che anche in questa occasione può risultare molto utile. In Germania le 488 di Maranello sono tornate a dominare, con il primo centro stagionale di Bruni/Calado ed il secondo posto di Bird/Rigon, che si sono decisamente riavvicinati ai leader della classifica generale, ossia gli alfieri Ford Stefan Mücke e Olivier Pla. Un paio di lunghezze dividono la Ford #66 dalla Ferrari #71, ma bisogna tenere d’occhio anche Marco Sørensen e Nicki Thiim, terzi e staccati di appena cinque punti con l’Aston Martin #95. Ancora non è stata diramata la lista di correttivi del Balance of Performance, ma è presumibile una notevole limitazione del cosiddetto “boost ratio” delle vetture a motore turbo.

Diversa la situazione della GTE-Am, che ovviamente non propone il dualismo turbo-aspirati e al momento vede anche una situazione di campionato ben più definita: nonostante una 6h del Nürburgring piuttosto difficile, il trio della Ferrari #83 gode ancora di un bottino di 41 punti sulla Aston Martin #95, che ha invece trionfato nei pressi della Foresta di Adenau. Per quanto riguarda i piloti impegnati all’interno della categoria, è terminato il rapporto tra Paolo Ruberti e il team Larbre, pertanto il suo posto sulla Corvette #50 viene preso dal works driver della Casa statunitense Ricky Taylor, già in azione anche a Le Mans sulla C7R ufficiale.

La concomitanza con gli US Open di tennis impedirà ad Eurosport di trasmettere la gara in diretta. Alle ore 9:30 di domenica verrà irradiata una sintesi di un’ora sul primo canale dell’emittente satellitare.

2016 6 Hours of Mexico – Autódromo Hermanos Rodríguez
Round 5/9
1-2-3 settembre 2016

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INFO CIRCUITO

Lunghezza del circuito: 4,304 km
Distanza da percorrere: 6 ore
Numero di curve: 17
Senso di marcia: orario

RECORD

Non vi sono record, in quanto il circuito è stato modificato.

Vittorie pilota: 2 – Jochen Mass
Vittorie costruttore: 4 – Riley
Pole pilota: 2 – Mauro Baldi, Scott Pruett
Pole costruttore: 4 – Riley
Podi pilota: 3 – Scott Pruett
Podi costruttore: 11 – Riley

ALBO D’ORO

mexalbo

PROGRAMMA

Giovedì 1 settembre
13:30-15:00 (20:30-22:00) Prove Libere 1
18:00-19:30 (1:00-2:30 2/9) Prove Libere 2

Venerdì 2 settembre
10:00-11:00 (17:00-18:00) Prove Libere 3
14:10-15:00 (21:10-22:00) Qualifiche

Sabato 3 settembre
13:30-19:30 (20:30-2:30) Gara

NB: tra parentesi gli orari italiani.

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