WEC | 6h del Fuji 2018 – Anteprima

AnteprimeWEC
Tempo di lettura: 7 minuti
di Federico Benedusi @federicob95
11 Ottobre 2018 - 16:38
Home  »  AnteprimeWEC

Dopo le tante contestazioni dello scorso inverno riguardanti la data di disputa, per permettere a Fernando Alonso di essere al via, per il WEC è finalmente arrivato il weekend della 6h del Fuji. La gara giapponese segna il giro di boa del campionato endurance 2018-2019 e mai come quest’anno segna una necessità di riscatto per la Casa che più di tutte ha vinto qui, la Toyota. La figuraccia di Silverstone, con una doppietta cancellata da una doppia squalifica post-gara, deve essere cancellata in quello che rappresenta il giardino di casa del marchio nipponico. 

Le TS050 sono state eliminate dalla classifica di Silverstone e il campionato si è, nei fatti, riaperto. La vittoria è passata alla Rebellion di Beche/Laurent/Menezes e ora il loro ritardo in classifica è di soli due punti, pertanto le Toyota dovranno rimettere le cose in chiaro già da questo weekend per non rischiare ulteriori figure barbine a fine stagione. 19 lunghezze separano i due equipaggi giapponesi, a favore di Alonso/Buemi/Nakajima che si sono imposti sia a Spa-Francorchamps che a Le Mans. 

Il bureau tecnico del WEC è nuovamente intervenuto in vista del round di questo fine settimana, per avvicinare ulteriormente le LMP1 non ibride alle due Toyota, colmando un gap che anche a Silverstone si era dimostrato evidente. I cambiamenti dell’Equivalence of Technology hanno riguardato soprattutto il peso delle vetture, con le Toyota che dovranno rispondere ad un peso minimo di 904 chili contro gli 833 delle non ibride turbo e gli 818 delle aspirate. Si è inoltre cercato di equiparare gli stint di ogni vettura, con 35,1 chilogrammi di carburante per le ibride contro i 49,3 delle turbo e i 54,4 delle aspirate, mentre il flusso di carburante sarà di 80 kg/h per le Toyota contro i 115 kg/h delle non ibride.

Con questi accorgimenti si vedrà dunque se le Rebellion R13 potranno finalmente costituire un pericolo per le Toyota, senza dimenticare però le Dallara BR1 che a Silverstone si sono dimostrate anche più competitive delle Oreca in qualifica, salvo poi patire un’inaffidabilità piuttosto preoccupante in gara. Il primo podio per il team SMP, con Orudzhev/Sarrazin, è comunque arrivato e in Giappone ci sarà la spinta in più data da Jenson Button, che attualmente corre proprio nel Super GT del Sol Levante di cui è leader di classifica. Nonostante il campione del mondo F1 del 2009 non sia stato molto fortunato nelle due corse disputate quest’anno su questo circuito, il suo apporto alla causa del team russo è stato davvero fondamentale finora.

In tema LMP1 si è fatta ancora più difficoltosa la situazione della Ginetta e del team Manor. A seguito della pessima prestazione di Le Mans, il marchio britannico ha deciso di abbandonare il motore Mecachrome per passare a quello costruito dalla AER che equipaggia anche la BR1 del team SMP; il rientro in gara era previsto proprio per il Fuji ma dopo qualche test con l’unità motrice nuova anche l’appoggio del team Manor è venuto meno e dunque Ginetta ha preferito svolgere altri test prima di tornare effettivamente a correre. Ora è probabile che il 2018 delle Ginetta si sia già concluso e che il ritorno vero e proprio sia fissato per Sebring.

Per quanto riguarda i piloti impegnati nella classe regina dei prototipi, al Fuji sulla Rebellion #1 tornerà in gara Bruno Senna dopo l’infortunio di Silverstone, mentre la SMP #17 riprenderà ad utilizzare tre piloti dopo che in Inghilterra Matevos Isaakyan aveva preferito concentrarsi unicamente sulla gara dell’ELMS. Sulla CLM del team Kolles, invece, ad affiancare Oliver Webb saranno Tom Dillmann e il rientrante James Rossiter, mentre la BR1 del team DragonSpeed verrà pilotata dai soli Benjamin Hanley e James Allen.

Con tre equipaggi in undici punti, anche la situazione della LMP2 è molto incerta. Con tre podi in tre gare, il team Signatech comanda con 72 punti ma a quattro e undici lunghezze rispettivamente è seguito dai due equipaggi del team DC Racing, con quello della #38 davanti al #37. Il team cinese ha infatti trionfato a Silverstone con Aubry/Richelmi/Tung davanti a Jaafar/Jeffri/Tan e la scuderia francese dovrà forzatamente ritrovare il ritmo delle prime due gare per scongiurare il sorpasso. Un importante passaggio di consegne è previsto nel team TDS, poiché Jean-Éric Vergne sostituirà Loïc Duval, impegnato nella prova conclusiva del DTM a Hockenheim, sull’Oreca #28: il francese ha trascinato la squadra, sotto le insegne G-Drive, al titolo ELMS conquistato con una prova d’anticipo a Spa-Francorchamps e ora si appresta a fare il suo ritorno, seppure una tantum, anche nel mondiale. A proposito di TDS Racing, è stata confermata pochi giorni fa la squalifica di entrambe le vetture dalla 24h di Le Mans, a causa del bocchettone del rifornimento non conforme: la vittoria è stata dunque assegnata ufficialmente al team Signatech.

14 sono invece i punti di vantaggio dell’equipaggio #92 della Porsche in GTE-Pro. Christensen/Estre ripartiranno dal Giappone con una 911 leggermente penalizzata dal Balance of Performance automatico, con due chili in più di peso, un litro di meno nel serbatoio e 0,3 millimetri di air restrictor in meno. Pur restando la vettura più pesante dopo il successo di Silverstone, la Ferrari ha rilanciato le sue possibilità titolate con Calado/Pierguidi, ora attardati di 27,5 punti. La 488 e l’Aston Martin sono le uniche due vetture che hanno mantenuto intatti i loro valori nel bollettino, ma le penalità inflitte a Porsche e soprattutto Ford potrebbero rimescolare le carte in tavola. Sconfitte a Silverstone, le vetture gestite da Chip Ganassi dovranno fronteggiare in Giappone un aumento di peso pari a 18 chili arrivando a 1273 (contro i 1280 della Ferrari e i 1244 della Porsche) e analogamente alla 911 di Weissach il serbatoio sarà meno capiente di un litro, arrivando a 91 (Ferrari è a 92, Porsche a 97). Un ulteriore sconto di peso è stato concesso alla BMW M8, che ancora non è riuscita ad inserirsi tra le protagoniste della categoria con un quinto posto a Spa-Francorchamps e un altro a Silverstone come migliori piazzamenti e al Fuji peserà “solo” 1235 chili, con 100 litri di capienza del serbatoio. Sulla M8 #82 si trova inoltre l’unica variazione della entry list rispetto a Silverstone, con Tom Blomqvist che torna al posto di Augusto Farfus, anch’egli impegnato nel DTM.

Dopo due successi consecutivi, anche la GTE-Am si è indirizzata verso la Porsche e in particolare la #77 del team Proton. Il talento dei giovani piloti della Casa tedesca Julian Andlauer e Matt Campbell hanno portato in alto il vecchio modello della 911 che al Fuji dovrà fronteggiare un aumento di peso di dieci chili, mentre Matteo Cairoli e il suo equipaggio sono stati più sfortunati e al quarto round della stagione hanno già un passivo di 63 punti da recuperare. A 23 punti di ritardo c’è invece la Ferrari del team Clearwater con Griffin/Mok/Sawa, che pur non avendo subito variazioni sul Balance peserà ancora 20 chili in più della rivale teutonica e avrà sei litri di serbatoio in meno.

La programmazione televisiva di Eurosport 1 riguarderà l’ultima ora e mezza di gara, a partire dalle 8:30.

2018 6h of Fuji – Fuji Speedway
Round 4/8
12-14 ottobre 2018

INFO CIRCUITO

Lunghezza del circuito: 4,563 km
Durata di gara: 6 ore
Numero di curve: 16
Senso di marcia: orario

RECORD

Distanza di gara: 6h00:37.284 (244 giri, 1113,372 km) – Mike Conway/Kamui Kobayashi/Stéphane Sarrazin – Toyota – 2016
Giro gara LMP1:
 1:24.645 – Loïc Duval – Audi – 2016
Giro prova LMP1: 1:22.639 – Mark Webber – Porsche – 2015
Giro gara LMP2: 1:32.948 – Alexander Lynn – Oreca – 2016
Giro prova LMP2: 1:31.225 – Gustavo Yacamán – Ligier – 2015
Giro gara GTE-Pro: 1:38.575 – Harry Tincknell – Ford – 2016
Giro prova GTE-Pro: 1:37.546 – Olivier Pla – Ford – 2016
Giro gara GTE-Am: 1:40.052 – Pedro Lamy – Aston Martin – 2016
Giro prova GTE-Am: 1:38.982 – Pedro Lamy – Aston Martin – 2016

Vittorie pilota: 4 – Hiroshi Fushida, Kazuyoshi Hoshino
Vittorie costruttore: 14 – Toyota
Pole pilota: 4 – Hiroshi Fushida
Pole costruttore: 11 – Porsche
Podi pilota: 8 – Vern Schuppan
Podi costruttore: 34 – Porsche

ALBO D’ORO

PROGRAMMA

Venerdì 12 ottobre
11:00-12:30 (4:00-5:30) Prove Libere 1
15:30-17:00 (8:30-10:00) Prove Libere 2

Sabato 13 ottobre
9:30-10:30 (2:30-3:30) Prove Libere 3
14:00-14:50 (7:00-7:50) Qualifiche

Domenica 14 ottobre
11:00-17:00 (4:00-10:00) Gara – Eurosport 1 (8:30)

NB: tra parentesi gli orari italiani.

Leggi anche

Tutte le ultime News di P300.it

È vietata la riproduzione, anche se parziale, dei contenuti pubblicati su P300.it senza autorizzazione scritta da richiedere a info@p300.it.

LE ULTIME DI CATEGORIA
Lascia un commento

Devi essere collegato per pubblicare un commento.

COLLABORIAMO CON

P300.it SOSTIENE

MENU UTENTE

REGISTRATI

CONDIVIDI L'ARTICOLO