WEC | 6h di Austin – Anteprima

AnteprimeWEC
Tempo di lettura: 6 minuti
di Federico Benedusi @federicob95
15 Settembre 2016 - 10:30
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A due settimane dalla 6h del Messico, il WEC si sposta poco più a nord per il sesto round del campionato 2016. La 6h di Austin, o “Lone Star Le Mans”, è nata nel 2013 quando la storica 12h di Sebring è tornata ad essere esclusiva ALMS e da allora è tappa fissa del mondiale. La gara, che si conclude in notturna, non ha mai lesinato sorprese e, viste le precedenti gare di questo campionato, viene da pensare che anche questa edizione possa non essere da meno.

Nonostante un sabato messicano difficile, la Porsche #2 ha aumentato il vantaggio sul diretto inseguitore in classifica generale e ora si pensa a chiudere la pratica il prima possibile. Anche perché al secondo posto si trovano i piloti della Toyota #6, non esattamente gli avversari più temibili su una pista guidata come quella di Austin, nonostante in fin dei conti questi siano riusciti a rosicchiare tre punti in occasione dello scorso round.

Pur avendo tre punti in meno di Conway/Kobayashi/Sarrazin, i piloti dell’Audi #8 hanno senz’altro più chance di vittoria in gara, ma ormai le residue speranze di Ingolstadt sembrano essere incanalate verso il campionato costruttori, che li vede comunque distanti 43 punti dai cugini di Weissach. Peraltro, bisogna aggiungere che il vantaggio accumulato da di Grassi/Duval/Jarvis su Fässler/Lotterer dopo Le Mans è stato praticamente dilapidato nel solo appuntamento messicano, dunque non si assisterà nemmeno ai giochi di squadra visti al Nürburgring e appunto in Messico tra le due R18.

Chi ormai è tornato assoluto padrone del campionato è l’equipaggio campione in carica, dominatore degli ultimi due appuntamenti e intenzionato a sottrarre punti agli avversari per mantenere quantomeno il titolo in casa Porsche. Bernhard/Hartley/Webber sono anche i detentori in carica della 6h di Austin, visto l’inconveniente capitato ai compagni di squadra nel corso dell’ultima ora della corsa 2015, dunque a maggior ragione sono considerati favoriti anche per quest’anno.

Toyota è relegata ancora al ruolo di terza incomoda, poiché in Messico il nuovo pacchetto high downforce ha portato ad un podio ma senza minimamente raggiungere le performance sul giro delle tedesche. Sulla TS050 #5 tornerà Anthony Davidson, pienamente recuperato dopo l’incidente patito a Magny-Cours prima della trasferta messicana.

Per quanto riguarda la classe dedicata alle LMP1 non ibride, negli USA la Rebellion avrà il primo match-ball titolato contro la ByKolles. Imperatori/Kraihamer/Tuscher hanno 52 punti di vantaggio su Trummer/Webb, dunque dovrebbero vincere e sperare in un ritiro degli avversari, cosa tuttavia non impossibile data la ormai proverbiale inaffidabilità della CLM P1/01.

Nella LMP2, dopo tre vittorie consecutive la Alpine Signatech è stata preceduta dal team Morand in Messico e ora la squadra svizzera è la prima inseguitrice dei vincitori della 24h di Le Mans. I punti da recuperare sono 33 ma la competitività di due professionisti come Filipe Albuquerque e Bruno Senna costituisce un solido appiglio per tenere viva la lotta. D’altra parte, l’equipaggio di Lapierre/Menezes/Richelmi è stato privato di un’altra vittoria a Città del Messico solo a causa di una penalità dovuta ad un pit stop irregolare.

Ha provocato strascichi l’esplosione del freno anteriore destro dell’Oreca del team G-Drive a meno di un’ora dal termine della gara messicana. Essendo un episodio reiterato nel corso della stagione, la FIA ha concesso per ragioni di sicurezza alle Oreca un cambio di fornitore di freni che sarebbe altrimenti vietato: ecco, dunque, che le Oreca (ma anche le Alpine, che sono delle semplici 05 rimarchiate) da Austin “freneranno” AP e non più Brembo. Questo, comunque, non raddrizza la stagione di G-Drive Racing, che dopo l’ottavo posto messicano ha un distacco di 59 punti dalla leadership, con quattro pole ma ancora zero vittorie.

Per quanto concerne la GTE-Pro, è stato confermato il Balance of Performance previsto già per Germania e Messico, il quale ha provocato grandi polemiche in casa Ferrari e Ford. Nonostante l’altitudine e la prevedibile penalizzazione dei motori aspirati, Aston Martin ha letteralmente sbancato l’Hermanos Rodríguez risultando una spanna sopra le avversarie dotate di propulsore turbo. Ad Austin, dove il cosiddetto “boost ratio” sarà meno influente, le 458 e le GT EcoBoost dovrebbero tornare ad essere della partita. La situazione di campionato è incertissima, con Darren Turner leader per appena tre punti sui compagni di squadra Sørensen/Thiim e quattro su Bird/Rigon. Proprio Turner, in questa occasione, sarà affiancato da Fernando Rees poiché Richie Stanaway è volato in Australia per disputare la 500km di Sandown, valida per il V8 Supercars.

Nella GTE-Am, invece, Ferrari è la lepre e Aston Martin la cacciatrice. Le due, in questo caso, sono però divise da ben 59 punti, dopo il ritiro della Vantage in Messico, e anche dalla Porsche del team Proton, con Al Qubaisi/Heinemeier Hansson a -35 dopo la vittoria di due settimane fa. L’emiro ed il danese saranno affiancati dal terzo works driver di Weissach differente di questa stagione: dopo Klaus Bachler a Silverstone e Patrick Long nelle successive quattro gare, ad Austin sarà il turno di Kévin Estre, poiché Long sarà impegnato nel Pirelli World Challenge a Sonoma.

L’orario della corsa non sarà dei migliori, per quanto riguarda l’Italia, ma questo permetterà ad Eurosport 1 una copertura integrale delle sei ore, a partire dalla mezzanotte di domenica.

2016 Lone Star Le Mans – Circuit of the Americas
Round 6/9
15-16-17 settembre 2016

austin

INFO CIRCUITO

Lunghezza del circuito: 5,513 km
Distanza da percorrere: 6 ore
Numero di curve: 20
Senso di marcia: antiorario

RECORD

Distanza di gara: 6h00:31.331 (187 giri, 1030,931 km) – Loïc Duval/Tom Kristensen/Allan McNish – Audi – 2013
Giro gara LMP1:
 1:47.375 – Benoît Tréluyer – Audi – 2013
Giro prova LMP1: 1:46.018 – Neel Jani – Porsche – 2015
Giro gara LMP2: 1:54.559 – Mike Conway – Oreca – 2013
Giro prova LMP2: 1:54.656 – John Martin – Oreca – 2013
Giro gara GTE-Pro: 2:03.520 – Kamui Kobayashi – Ferrari – 2013
Giro prova GTE-Pro: 2:04.014 – Richard Stanaway – Aston Martin – 2013
Giro gara GTE-Am: 2:04.830 – Nicki Thiim – Aston Martin – 2013
Giro prova GTE-Am: 2:05.564 – Matteo Malucelli – Ferrari – 2013

Vittorie pilota: 1 – Loïc Duval, Tom Kristensen, Allan McNish, Marcel Fässler, André Lotterer, Benoît Tréluyer, Timo Bernhard, Brendon Hartley, Mark Webber
Vittorie costruttore: 2 – Audi
Pole pilota: 1 – Loïc Duval, Tom Kristensen, Allan McNish, Sébastien Buemi, Anthony Davidson, Nicolas Lapierre, Romain Dumas, Neel Jani, Marc Lieb
Pole costruttore: 1 – Audi, Toyota, Porsche
Podi pilota: 3 – Marcel Fässler, André Lotterer, Benoît Tréluyer, Loïc Duval
Podi costruttore: 6 – Audi

ALBO D’ORO

wecaustin

PROGRAMMA

Giovedì 15 settembre
14:45-16:15 (21:45-23:15) Prove Libere 1
20:00-21:30 (3:00-4:30 16/9) Prove Libere 2

Venerdì 16 settembre
10:30-11:30 (17:30-18:30) Prove Libere 3
17:45-18:35 (0:45-1:35 17/9) Qualifiche

Sabato 17 settembre
17:00-23:00 (0:00-6:00 18/9) Gara – Eurosport 1

NB: tra parentesi gli orari italiani.

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