WEC | 24h di Le Mans 2018 – Anteprima

AnteprimeWEC
Tempo di lettura: 9 minuti
di Federico Benedusi @federicob95
12 Giugno 2018 - 22:33
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Arrivata alla sua edizione numero 86, la 24h di Le Mans si propone quest’anno come una gara di importanza ancora più fondamentale rispetto al consueto. Il motivo principale riguarda la sua collocazione all’interno del WEC, campionato che nel 2018 è stato costretto a trovare soluzioni d’emergenza per resistere alle uscite in rapida successione di Audi e Porsche, che hanno messo in pericolo il futuro della categoria LMP1: Le Mans, appuntamento principe della serie sin dalla rinascita targata 2012, figura nel calendario della stagione in corso per ben due volte e mai come in questo weekend dovrà far valere la sua importanza regalando una gara spettacolare e indimenticabile agli appassionati.

Il secondo motivo di grande interesse per la maratona del 2018 riguarda l’attacco di Fernando Alonso alla prestigiosa Triple Crown. Le grandi difficoltà incontrate in Formula 1 dal suo ritorno in McLaren datato 2015 hanno “consigliato” allo spagnolo di incentrare il suo mirino anche su altri obiettivi, comunque non meno importanti di un eventuale terzo alloro iridato. L’avvicendamento tra Ron Dennis e Zak Brown all’interno della scuderia di Woking ha aperto all’asturiano le porte di Indianapolis prima e delle competizioni endurance poi, con la decisione di disputare l’intero mondiale endurance 2018-2019 al fianco del suo impegno in Formula 1. Alonso avrà quindi a disposizione ben due tentativi per vincere in riva alla Sarthe al volante della Toyota e l’occasione di quest’anno è già molto ghiotta, vista una concorrenza apparentemente poco competitiva eccezion fatta ovviamente per la Toyota gemella.

Al fianco di Alonso sulla #8 già vincitrice a Spa-Francorchamps lo scorso maggio ci saranno Sébastien Buemi e Kazuki Nakajima, ovvero due terzi dell’equipaggio che nel 2016 visse un autentico dramma sportivo ad appena quattro minuti da una vittoria ormai certa. Il trio che guiderà la TS050 #8 rappresenta al meglio il forte desiderio da parte di Toyota di vincere questa gara che è stata per tante volte sfiorata ma mai centrata. Sulla #7, che in Belgio ha rimontato dal fondo con grande facilità arrivando vicina al successo finale, correrà invece l’equipaggio costituito da Mike Conway, Kamui Kobayashi e José María López. 

Dopo i test della scorsa settimana, che hanno visto primeggiare proprio Alonso sulla #8, sono stati resi noti gli ultimi parametri dell’Equivalence of Technology con cui si disputeranno almeno prove libere e qualifiche. I dati del flussometro di carburante e della quantità di benzina utilizzabile per stint dovrebbero permettere alle Toyota un vantaggio pari a non più di mezzo secondo al giro con stint della durata di un giro in più rispetto alle endotermiche. Il bureau tecnico ha voluto lasciare un vantaggio ai prototipi giapponesi, che senza correttivi sarebbero ovviamente molto più prestazionali, dando però una minima possibilità alle migliori non-ibride di inseguire da vicino il riferimento della categoria LMP1, sempre che queste ultime non mostrino “strani” miglioramenti prestazionali tra prove e gara: in questo caso, la Direzione Gara si riserverà di attribuire sanzioni alle vetture che dimostreranno un’eccessiva discrepanza di performance rispetto al previsto.

La vettura non-ibrida maggiormente in grado di impensierire la corazzata Toyota è sicuramente la Rebellion R13 spinta da motore Gibson. Il team svizzero è uscito piuttosto male dal primo confronto stagionale con le TS050 ibride, ma nei test di Le Mans Mathias Beche ha girato a sei decimi dal tempo di Alonso mostrando anche un buon passo gara. In caso di défaillance delle vetture giapponesi gli equipaggi Jani/Lotterer/Senna e Beche/Laurent/Menezes saranno i principali indiziati a raccoglierne il testimone, memori di quanto accaduto l’anno scorso tra la Porsche #2 e l’Oreca LMP2 del team DC Racing.

Da tenere d’occhio anche le tre Dallara BR1, sia quelle spinte dal motore turbo AER e gestite dalla SMP Racing che quella del team DragonSpeed, che invece monta un Gibson aspirato di derivazione LMP2. Particolarmente competitivi gli equipaggi della squadra russa: sulla #11 ci sarà il debutto di Jenson Button al fianco di Mikhail Aleshin e Vitaly Petrov, mentre sulla #17 tornerà in gara Matevos Isaakyan dopo il terribile incidente di Spa-Francorchamps, insieme a Egor Orudzhev e Stéphane Sarrazin. Atteso anche il debutto delle Ginetta del team Manor, ritirate in Belgio per motivi di sponsor e piuttosto lente nei test collettivi della scorsa settimana. A completare il lotto delle dieci LMP1 ci sarà l’inossidabile CLM motorizzata Nissan del team ByKolles, guidata da Dillmann/Kraihamer/Webb.

Ricca di “ospiti” rispetto al WEC vero e proprio sarà la categoria LMP2, che presenterà comunque una entry list di tutto rispetto. Dopo la netta vittoria di Spa-Francorchamps si può individuare una favorita nella G-Drive #26 guidata da Jean-Éric Vergne insieme a Roman Rusinov e Andréa Pizzitola, ma in generale la sensazione è che anche quest’anno sia una partita privata tra le Oreca 07, che saranno in tutto nove. La #31 del team DragonSpeed potrà contare su Pastor Maldonado e Nathanaël Berthon, che nei test ha staccato il miglior tempo, ma non bisogna dimenticare nemmeno il trio del team Alpine Signatech (Lapierre/Negrão/Thiriet), il team DC Racing che l’anno scorso piazzò entrambe le sue vittorie sul podio assoluto (oltre a conquistare una doppietta in LMP2) e il team Idec Sport che sta ottenendo piazzamenti di tutto rispetto nell’ELMS. La squadra di Jackie Chan schiererà anche due Ligier provenienti dalla Asian Le Mans Series, con piloti del calibro di Ricky Taylor e Côme Ledogar. Tra i team principali che porteranno in pista le JSP217 ci sono anche United Autosports (con Albuquerque e di Resta sulla #22 e Montoya sulla #32) e Panis-Barthez. Tre le Dallara in corsa: non mancherà la #47 tutta italiana gestita dal team Villorba, con il nuovo arrivato Felipe Nasr ad accompagnare Giorgio Sernagiotto e Roberto Lacorte, ma ci saranno anche la #35 del team SMP (Nato/Newey/Shaitar) e la #29 del team Nederland (Lammers/van der Garde/van Eerd).

I 13626 metri del Circuit de la Sarthe vedranno però anche l’infiammata sfida tra le GTE-Pro, che saranno ben 17. A comporre la entry list sono tre Ferrari, due Corvette, quattro Ford, due BMW, quattro Porsche e due Aston Martin, tutte quante schierate in forma ufficiale dalle Case costruttrici. Campionessa in carica è la Vantage, da quest’anno presente in veste completamente diversa rispetto al modello che si è aggiudicata un’incredibile vittoria proprio al suo canto del cigno: le due GT britanniche hanno sofferto molto sia a Spa-Francorchamps che nei test di Le Mans e pertanto hanno ricevuto un aiuto dal Balance of Performance, che ha concesso loro quattro litri di carburante in più nel serbatoio e ha innalzato le pressioni del turbo a tutti i regimi, penalizzando inoltre le avversarie: serbatoio meno capiente per le Ford, maggior peso per le Corvette, BMW penalizzata su entrambi i fronti, pressioni del turbo al rialzo per BMW e Ferrari e al ribasso per Ford. L’unica vettura a non essere stata minimamente toccata dai correttivi è proprio quella che ha dettato legge nei test, ossia la Porsche.

Passando a coloro che queste vetture le guideranno, si nota l’assoluta e straripante competitività del parco piloti. Daniel Serra e Miguel Molina si aggiungeranno ai due equipaggi fissi del WEC, rispettivamente sulla #51 e sulla #71, mentre alla guida della #52 si alterneranno Derani, Giovinazzi e Vilander. Al fianco delle due Ford del mondiale ci saranno quelle del campionato statunitense, pilotate rispettivamente da Bourdais/Hand/Dirk Müller e Briscoe/Dixon/Westbrook, e allo stesso modo Porsche schiererà le 911 RSR del team CORE Autosport con Bamber/Pilet/Tandy e Bernhard/Dumas/Sven Müller. Il team Corvette tenterà l’ennesimo attacco alla coppa di categoria con le C7R guidate da García/Magnussen/Rockenfeller e Fässler/Gavin/Milner, mentre alle accoppiate BMW si aggiungeranno Philipp Eng (#81) e Alexander Sims (#82). Di livello assoluto sono anche i due equipaggi delle Porsche “mondiali”, con Frédéric Makowiecki ad affiancare Bruni e Lietz e Laurens Vanthoor insieme a Christensen ed Estre.

13 saranno invece le vetture partecipanti alla classe GTE-Am. Dopo la doppietta di Spa-Francorchamps, le Aston Martin di Dalla Lana/Lamy/Lauda e Eastwood/Hankey/Yoluç si dovranno difendere dai molteplici attacchi di Porsche e Ferrari, che anche in questa categoria schiereranno il loro meglio: Weissach propone Jörg Bergmeister sulla #56 (team Project 1), Matt Campbell e Julien Andlauer sulla #77 (Dempsey-Proton), Fabio Babini sulla #80 (Ebimotors), Benjamin Barker sulla #86 (Gulf Racing), Matteo Cairoli sulla #88 e Patrick Long sulla #99 (di nuovo Dempsey-Proton); Maranello risponde con Giancarlo Fisichella sulla #54 (Spirit of Race), Matt Griffin sulla #61 (Clearwater Racing), Olivier Beretta sulla #70 (MR Racing), Liam Griffin sulla #84 (JMW Motorsport) e Jeroen Bleekemolen sulla #85 (team Keating).

La settimana della 24h di Le Mans si svilupperà come di consueto: prove libere e prima sessione di qualifiche mercoledì, le restanti due sessioni di prove ufficiali giovedì e infine il warm-up sabato, prima della partenza della corsa alle 15:00. Venerdì ci sarà invece la consueta conferenza stampa tenuta da FIA e ACO: tema principale di quest’anno sarà il nuovo regolamento LMP1, che dalla stagione 2020-2021 vedrà l’introduzione di nuove vetture definite “hypercar”: alla base del concetto estetico di queste vetture ci sono nientemeno che le GTP che corsero l’edizione 1999 della Sarthe, ma allo stesso tempo i costi dovrebbero essere esponenzialmente più bassi rispetto alle LMP1 ibride.

Questa la entry list completa.

86ème 24 Heures du Mans – Circuit de la Sarthe
Round 2/8
13-17 giugno 2018

INFO CIRCUITO

Lunghezza del circuito: 13,626 km
Tempo di gara: 24 ore
Numero di curve: 21
Senso di marcia: orario

RECORD

Distanza di gara: 24h01:23.694 (397 giri, 5410,713 km) – Timo Bernhard/Romain Dumas/Mike Rockenfeller – Audi – 2010
Giro gara LMP1:
 3:17.475 – André Lotterer – Audi – 2015
Giro prova LMP1: 3:14.791 – Kamui Kobayashi – Toyota – 2017
Giro gara LMP2: 3:28.632 – Ho-Pin Tung – Oreca – 2017
Giro prova LMP2: 3:25.532 – Alexander Lynn – Oreca – 2017
Giro gara GTE-Pro: 3:50.950 – Daniel Serra – Aston Martin – 2017
Giro prova GTE-Pro: 3:50.837 – Darren Turner – Aston Martin – 2017
Giro gara GTE-Am: 3:53.320 – Robert Bell – Ferrari – 2017
Giro prova GTE-Am: 3:52.843 – Fernando Rees – Corvette – 2017

Vittorie pilota: 9 – Tom Kristensen
Vittorie costruttore: 19 – Porsche
Pole pilota: 5 – Jacky Ickx
Pole costruttore: 18 – Porsche
Podi pilota: 14 – Tom Kristensen
Podi costruttore: 52 – Porsche

ALBO D’ORO

PROGRAMMA

Mercoledì 13 giugno
16:00-20:00 Prove Libere – Eurosport 1
22:00-0:00 Qualifiche 1 – Eurosport 1

Giovedì 14 giugno
19:00-21:00 Qualifiche 2 – Eurosport 1
22:00-0:00 Qualifiche 3 – Eurosport 1

Sabato 16 giugno
15:00 Gara – Eurosport 1

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