Un cordiale saluto al DRS: quando le palle servono più delle ali

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Tempo di lettura: 3 minuti
di Alessandro Secchi @alexsecchi83
9 Aprile 2017 - 11:00
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Ci metteranno mani, allungheranno le zone, lo ribalteranno per renderlo nuovamente antisportivo, antiestetico, antitutto. Però oggi, finalmente, c’è stata la vera prova di cosa siano i sorpassi veri e i sorpassi di cortesia.

Si vociferava che il DRS, con le monoposto 2017, sarebbe stato meno influente nei sorpassi, ed effettivamente è così. Le monoposto sono in linea generale più lente come velocità di punta, la differenza tra potenzialmente superato e superante con l’ala aperta è minore (a meno che il superato non guidi una Mclaren), e quindi è più difficile avvicinarsi. La soluzione temporanea sarà, probabilmente, quella di aggiungere 100/200 metri alle zone DRS nei tracciati che vedremo da qui in poi, ma oggi chi è cresciuto a pane e DRS e si è emozionato anni per i sorpassi non sorpassi ha avuto un piccolo esempio del perché, quelli di una certa età, gridano allo scandalo dal 2011.

Senza aletta magica i piloti, oggi, hanno dovuto trovare un’alternativa per passare: e questa alternativa è insita nell’indole del driver, addirittura nel suo corpo. Si chiamano palle. Quelle mostrate da tutti coloro i quali, alla curva 6 sono stati protagonisti, da attaccanti o difensori, delle azioni che abbiamo visto oggi.

Quanti sono i sorpassi sotto DRS che possiamo ricordare da quando questo sistema è stato introdotto?! Uno, due? Per quanto verranno ricordati i due più importanti di oggi, quello di Verstappen su Ricciardo e quello di Vettel sempre sull’australiano? Basta guardare, riguardare, porsi due domande. Sorpassi in corsia come su qualsiasi autostrada contro frenate al limite, ruote fumanti, incroci di traiettoria e toccate. Davvero, vogliamo paragonarli?!

Il DRS falsa le gare da sei (sette, con questa) stagioni, e accertata la sua limitata utilità sarebbe finalmente l’occasione per ripensare alla sua presenza in toto. Ovviamente non si tratta di un sistema che si può eliminare dalla sera alla mattina, ma mi auguro che chi di dovere abbia notato la qualità di una gara in cui i sorpassi sono stati cercati e sudati rispetto a quanto visto fino alla fine del 2016. Considerato che Ross (Brawn) ha già parlato non proprio positivamente dell’ala mobile, forse ci sono spiragli affinché venga bannata a partire dal 2018 in favore di accorgimenti di altra natura, che rendano più facile restare in scia. 

Aggiungiamo, al tutto, dei commissari che finalmente evitano di mettere sotto giudizio le minime toccate invece che fare i tronisti dalla direzione gara, ed ecco che i piloti sono liberi di usare le palle senza pentirsene, sapendo che la minima sfiorata non comporterà un interrogatorio stile terzo grado.

Come si diceva tempo fa: meglio un sorpasso sudato dieci giri di dieci sorpassi con il DRS. Oggi ne abbiamo avuto la prova in pista. Bene così e bravi tutti.

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