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di Alessandro Secchi @alexsecchi83
1 Novembre 2016 - 23:20
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Gli improperi pronunciati via radio da Vettel due giorni fa nei confronti di Charlie Whiting si sono protratti fino ad oggi, quando l’investigazione della FIA nei confronti di Seb si è conclusa con un nulla di fatto. A salvarlo da una possibile sanzione sono servite sicuramente le scuse fatte pervenire al direttore di gara e alla stessa FIA.

Credo si tratti della prima investigazione della FIA a seguito di una sfanculata via radio da parte di un pilota. Sicuramente si crea un precedente da tenere a mente.

Vettel non ci ha fatto una bella figura, anche perché è stato penalizzato nell’occasione della difesa su Ricciardo per una normativa che lui stesso ha caldamente suggerito, insieme agli altri veterani, allo stesso Whiting, tirandosi la zappa sui piedi. Mi sembra, tra l’altro, che nella nuova direttiva si indichi semplicemente che non si può cambiare direzione durante la frenata, indipendentemente dallo spazio che si lascia all’altra vettura. Sul fatto che queste norme sulle azioni di sorpasso e difesa siano completamente idiote, soprattutto se introdotte a poche gare dal termine, stendo poi un velo pietoso. Non ci sono speranze e lo ripeto per l’ennesima volta: si va verso la standardizzazione dei sorpassi in regime di DRS.

Tornando al discorso di ieri sul piattume comportamentale dei piloti odierni, nel quale Verstappen sta creando scompiglio, è logico e comprensibile che un vaffa mandato in onda in diretta, seppur bippato, faccia rizzare i capelli a perbenisti e lord vari che, nella concitazione dell’adrenalina da abitacolo, spererebbero invece di ascoltare l’enunciazione di termini aulici per esprimere il proprio disappunto riguardo situazioni varie. Anche qui, sembra che invece che nel bel mezzo di un GP di Formula 1 si sia finiti in un collegio di suore, dove persino “idiota” è termine da bandire e oscurare. Poi apri Facebook e Twitter e sei inondato di bestemmie e ci ridi pure su, ma questo è un altro discorso.

La FOM gestisce, seleziona e filtra preventivamente i team radio che vengono poi trasmessi durante le varie sessioni, in differita di qualche decina di secondi. Perché deve essere chiaro un concetto: non tutti i team radio vengono fatti ascoltare al pubblico dalla regia internazionale. E tutto mi fa pensare che anche questo strumento venga utilizzato ad hoc per motivi di show, trasmettendo al pubblico solo quello che effettivamente si vuole fare ascoltare: soprattutto se si tratta dei team maggiori, soprattutto se si tratta di contenuti scottanti, come le critiche di Alonso alla PU Honda, le cantilene di Vettel sulle bandiere blu o, appunto, il vaffa. Stranamente, però, non si sentono quasi mai i porconi che arrivano da metà schieramento in giù: perché non ci sono o perché non sono cool e interessanti? Oppure volete convincermi del fatto che i vari Ericsson, Wehrlein e compagnia non abbiano mai da dire nulla?!

L’odierna trasmissione massiccia dei team radio, rispetto a quanto era in uso 10/15 anni fa, ha aperto un mondo fino ad un certo punto sommerso: questo non significa che prima fossero tutti gentili e cordiali nel colloquiare con il proprio box. Semplicemente non ascoltavamo tutto, quindi non sapevamo e non potevamo di conseguenza commentare. Ma questo non significa che un Mansell, un Senna, uno Schumacher o un Montoya non sbraitassero mai contro qualcuno. Proprio degli ultimi due ci sono casi lontani, con Michael che appena dopo aver centrato Coulthard a Spa nel 1998 avevo letto su una rivista (di cui perdonatemi ma non ricordo il nome) come avesse detto le peggio cose, e aver tentato di cambiare i connotati a David fu una conseguenza, mentre è facilmente rintracciabile su Youtube un “Fucking Raikkonen! What a Fucking idiot!” di Juan Pablo rivolto a Kimi durante le qualifiche del 2002 sempre a Spa.

Dai, andiamo sui kart a fare un giro con gli amici e mettiamoci un microfono dentro il casco collegato a qualche registratore. Poi riascoltiamoci a fine sessione: scopriremo una personalità mai conosciuta.

Insomma: non facciamo i santarelli e non facciamo gli indignati speciali per delle sbraitate via radio immersi nell’adrenalina della guida, quando siamo attorniati dal peggio del trash e dello schifo da tastiera a qualsiasi latitudine web-conosciuta. Anche qui, il Grande Fratello della F1 ci mette come sempre lo zampino, e come sempre a modo suo. Per quanto mi riguarda, vale lo stesso parametro delle sanzioni disciplinari. O si sanziona tutto, o non si sanziona nessuno: nel caso dei team radio, o facciamo sentire tutti durante la diretta o non facciamo ascoltare nessuno. Perché poi, comunque, tutti i TR sono a disposizione ma è comunque la FOM che decide cosa trasmettere sulla regia internazionale. Ci vuole poco a condannare tizio o caio in base a come conviene.

Come sempre: coerenza, questa sconosciuta.

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