Supercross | Vittoria con penalità per Musquin a Seattle

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di Federico Benedusi @federicob95
24 Marzo 2019 - 10:19
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La polemica era stata finora la grande assente del Supercross 2019. Un campionato che da sempre affianca le lotte in pista a quelle, talvolta anche più cruenti, fuori dalla pista, quest’anno era filato via molto più liscio rispetto agli standard abituali. Persino Cooper Webb e Ken Roczen, grandi rivali anche per motivi “sentimentali”, sembrano avere fumato insieme il calumet della pace, rientrando nei ranghi della sana competizione in pista. 

Tutto questo fino a Seattle, gara che ha dovuto attendere qualche minuto aggiuntivo per premiare il suo vincitore. Il successo, per il secondo sabato consecutivo, è andato a Marvin Musquin, che tuttavia non ha potuto gioire appieno a causa di una penalità. Sette punti in meno in classifica generale, per avere ignorato una medical flag nel corso del secondo giro: i commissari di pista stavano infatti sgombrando il campo di gara dopo l’incidente di Chad Reed, Justin Brayton, Ryan Breece e Kyle Chisholm verificatosi al via della finale, ma Musquin ha ignorato il pericolo saltando tre doppi nonostante le bandiere bene in vista.

Il francese ha proceduto indisturbato fino alla bandiera a scacchi, respingendo solo un’iniziativa di Ken Roczen a metà distanza, aggiudicandosi il round del Century Link Field davanti al rinsavito tedesco della Honda. La Direzione Gara ha deciso di lasciare intatto il risultato della pista togliendo però punti importanti per il campionato di Musquin, che all’atto pratico ha fatto “pari e patta” con Cooper Webb, quarto al traguardo e per la prima volta giù dal podio dopo sei top 3 consecutive.

Terza posizione per Eli Tomac con la Kawasaki, autore di una gara regolare ma senza lo spunto decisivo per poter dare l’assalto al quarto successo stagionale. Ottimo piazzamento anche per la seconda “verdona” ufficiale, quella di Joey Savatgy, quinto ma non senza la consueta caduta evitabile: questa volta il californiano è finito goffamente al suolo nel tentativo di sferrare un block pass ai danni di Webb, perdendo un’altra possibilità di raggiungere quel podio che in 450cc ancora non è arrivato.

Buon sesto Dean Wilson con l’Husqvarna, rimessosi finalmente in mostra dopo qualche gara in ombra, poi Blake Baggett e Zach Osborne. Corsa più opaca per la KTM privata #4, dopo cinque top 5 consecutive, mentre il campione in carica della 250cc costa est ha perso terreno dopo un’ottima partenza. Nono Cole Seely, crollato nel finale dopo essere finalmente riuscito a correre una gara di buon livello, decima la Kawasaki privata di Tyler Bowers. Solo 12° Justin Hill con la Suzuki, 17° Justin Barcia mentre Brayton e Reed, come detto, non hanno nemmeno concluso il primo giro: piuttosto pesante la caduta del pilota della Honda, atterrato addirittura fuori dalla pista. Non ha nemmeno trovato la qualificazione Joshua Grant, al rientro sulla Yamaha di Aaron Plessinger, ritiratosi durante la LCQ.

La penalità inflitta a Musquin ha lasciato invariato il gap tra il francese e Webb, con il pilota del North Carolina in vantaggio di 14 lunghezze. Limano qualche punto Tomac, ora a -19, e Roczen, a -23. Il -7 inflitto a Musquin ha riguardato anche KTM nel campionato costruttori, che tuttavia resta appannaggio della moto austriaca con grande margine, visto il +36 su Kawasaki a cinque gare dal termine.

Il rush finale del Supercross 2019 inizierà settimana prossima con un’altra gara storica del campionato statunitense indoor: il 13° round si terrà presso l’NRG Stadium di Houston, Texas.

Classifica di gara
Classifica di campionato

Immagine copertina: supercrosslive.com

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