Supercross | “Marc Musquin” e “Valentino Tomac” a Foxborough!

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Tempo di lettura: 3 minuti
di Andrea Ettori @AndreaEttori
25 Aprile 2018 - 10:15
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L’ultimo appuntamento del Supercross corso a Foxborough ha ridato “linfa” ad un campionato che sta vivendo una fase finale piuttosto anonima. Sarà per il fatto che Jason Anderson con la sua regolarità ha praticamente conquistato il suo primo titolo, oppure per i tanti infortuni che hanno condizionato la stagione, sta di fatto che il Supercross 2018 non sarà ricordato come uno dei più spettacolari di sempre.

La “linfa”, come scritto qualche riga qui sopra, l’hanno portata Marvin Musquin e Eli Tomac, i grandi “delusi” di questo campionato. Il francese ha pagato, così come il suo rivale della “verdona” di Akashi, qualche errore di troppo e un infortunio ad inizio stagione che hanno condizionato il rendimento di entrambi. Sabato, il pilota KTM è riuscito a conquistare la terza vittoria stagionale battendo Tomac dopo un rude duello.

La loro lotta sul tracciato di Foxborough con annesso contatto a fine gara e polemiche dopo il traguardo, ha risvegliato l’ambiente, scatenando gli appassionati sui social con pareri discordanti. Parliamoci chiaro, la manovra al limite di Musquin (chiamata in gergo “block pass”) ai danni di Tomac non è stata di certo la “peggiore” vista nell’ambiente del Supercross; una sorta di contatto alla Rossi vs Marquez con Tomac nella parte del pilota italiano e Musquin in quella dello spagnolo.

Di solito, chi colpisce un collega in pista viene ritenuto colpevole di essere troppo aggressivo, 99 volte su 100. In questo caso chi ha ricevuto più critiche è stata la “vittima” del contatto, cioè Tomac: il suo atteggiamento post caduta (con un provocatorio gesto di approvazione verso Musquin), quello tenuto al termine della gara (lancio della manopola dell’acceleratore, rotta nel contatto, verso la KTM del francese) e infine in conferenza stampa (quasi da ragazzino a cui hanno rubato la bicicletta nuova) ha attirato le critiche degli appassionati americani.

Tomac viene accusato di essere stato a sua volta in passato un pilota scorretto, con l’esempio più eclatante  e citato anche dello stesso Musquin di Las Vegas 2017, quando ha provato in ogni modo di ostacolare Dungey nell’ultimo giro dell’ultima gara che avrebbe poi deciso il titolo tra i due a favore del campione della KTM. Anche il francese ha passato momenti nella sua carriera di critiche per manovre discutibili, quindi chi ha ragione?

Probabilmente entrambi, per i tanti motivi che il Supercross racchiude. Questa disciplina così muscolare e poco “ragionata” in diversi momenti della gara può portare a scontri come quello visto nella gara di Foxborough. In attesa del National che ritroverà tanti protagonisti, Roczen su tutti, il mondo delle due ruote tassellate americane ha ritrovato sicuramente qualche motivo di interesse aspettando la conclusione della stagione indoor.

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