Supercross | Analisi di metà stagione 2018

Supercross
Tempo di lettura: 5 minuti
di Andrea Ettori @AndreaEttori
27 Febbraio 2018 - 09:00
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Con l’ottavo appuntamento corso nello scorso week-end a Tampa il campionato AMA Supercross ha girato la boa entrando nella seconda parte della stagione. Una classifica che nessuno si sarebbe aspettato ad inizio stagione con diversi protagonisti annunciati in difficoltà, oppure infortunati, e altri che si stanno rivelando delle piacevoli sorprese. Andiamo ad analizzare tra i big questa prima parte delle due ruote tassellate a stelle e strisce.

Jason Anderson: il pilota della Husqvarna è sicuramente l’uomo copertina del campionato, oltre ad essere il leader della classifica dopo avere approfittato anche dei guai, soprattutto fisici, di diversi avversari. La cosa che colpisce maggiormente di Anderson è la regolarità con cui sta correndo (7 podi in 8 gare), migliore rispetto a quella del pilota conosciuto sino al 2017. Questo campionato lo può perdere solo lui, visto il grande vantaggio in classifica su Musquin e soprattutto Tomac.

Eli Tomac: può un pilota che ha vinto quattro gare su otto essere distanziato in classifica dal leader di 65 punti? Purtroppo per Tomac, sì. È sicuramente il pilota più veloce del campionato, ma a causa di qualche caduta di troppo, e conseguenti problemi fisici, il pilota della Kawasaki sta pagando un conto molto salato in termini di punti persi. Questa stagione dell’AMA Supercross doveva vederlo in testa già dalla prima gara visti i presupposti della scorsa stagione, e invece lo vede inseguire. Proverà a vincere tutte le prossime 9 gare, anche se potrebbe non bastare.

Ken Roczen: è vero, se sbagli e cadi (soprattutto nel Supercross) rischi di farti male ma la sfortuna si è accanita nuovamente su Ken dopo quello che il pilota tedesco ha passato nel 2017. Il suo ritorno è stato splendido, quasi da favola: tre podi nelle prime cinque gare, la sensazione che la vittoria fosse ad un passo, ed ecco che l’infortunio alla mano di San Diego lo ha messo ancora una volta out. Roczen, che secondo molti è attualmente il pilota da motocross più forte al mondo nonostante i tanti guai fisici, ora deve concentrarsi unicamente sul recupero dall’infortunio in modo da presentarsi nel migliore dei modi per la stagione del National outdoor. Un peccato non vederlo ancora in azione perché una battaglia a tre con Tomac e Anderson (vista a Oakland) sarebbe stata molto divertente.

Marvin Musquin: pronti-via e vittoria ad Anaheim #1 per il francese, ufficiale KTM. Poi l’infortunio di Houston e il lento recupero che ne hanno compromesso l’inizio di stagione e le speranze concrete di titolo. Ora, con gli ultimi tre secondi posti consecutivi ed una ritrovata condizione fisica, la classifica lo vede distanziato di 39 punti da Anderson, forse troppi per chi non dà sempre l’impressione di essere il più veloce in pista.

Blake Baggett: cosa sta aspettando KTM nel dare a questo ragazzo una moto ufficiale? Terzo posto nel campionato, tre podi consecutivi in stagione e una costanza di rendimento da big. Blake è sicuramente un pilota molto interessante, forse non da titolo ma sicuramente in grado di lottare per le posizione di vertice, come sta dimostrando anche con un mezzo non ufficiale. Mantenere il terzo posto in campionato sino al termine della stagione sarebbe come vincerlo.

Cole Seely: la maledizione che ha colpito i piloti HRC sia in Europa che negli USA non ha risparmiato nemmeno Seely, che nell’ultimo appuntamento stagionale a Tampa si è fratturato bacino e coccige mettendo fine anzitempo al suo 2018 a meno di un miracoloso recupero. Un peccato per Seely, che era salito anche in seconda posizione del campionato per qualche settimana portando a casa ottime prestazioni come quella di Anaheim #2 con il formato “Triple Crown”. L’augurio è quello di rivederlo presto ed in forma in sella alla sua Honda 450.

Justin Barcia: altra bella sorpresa di questo inizio 2018, grazie ai 3 podi conquistati, culminato con il rinnovo con Yamaha ufficiale esteso a tutto l’anno. Peccato che un inconveniente fisico abbia costretto anche lui ai box, estromettendolo dalla possibile lotta per il titolo. Barcia è un pilota interessante ma inconstante, capace di ottime prove come di prestazioni totalmente anonime.

Justin Brayton: Il trentaquattrenne dello SmarTop/Motoconcepts Racing Honda, grazie ad una serie di ottimi piazzamenti, si è issato al quarto posto del campionato, secondo solo a Baggett tra i piloti in sella ad una moto non ufficiale. La sua esperienza e la capacità di restare fuori dai guai stanno permettendo a Brayton di ottenere ottimi risultati. Migliorare il dodicesimo posto della scorsa stagione è sicuramente possibile.

Weston Peick: “The consistency man” ha portato la Suzuki a risultati di grande rilievo, correndo in maniera intelligente e piazzandosi a pari punti in classifica con Brayton (e non è un caso). Il piccolo errore di Tampa non va assolutamente ad intaccare una stagione sino ad ora molto concreta e regolare. La 450 gestita dal team Yoshimura ha sicuramente buone potenzialità come dimostrato dal “deb” Hill nell’ultima gara e Weston, passo dopo passo, sta provando ad avvicinarsi a quel podio che sicuramente coronerebbe un ottimo inizio di campionato.

Con la gara di Atlanta in formato “Triple Crown” il Supercross tornerà in pista nel fine settimana. Per voi chi sarà il vincitore del campionato?

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