Sebastian e Fernando, così lontani ma così vicini

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Tempo di lettura: 2 minuti
di Andrea Ettori @AndreaEttori
28 Maggio 2016 - 20:30
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Quando la Ferrari annunciò a fine 2014 l’arrivo di Sebastian Vettel al posto di Fernando Alonso tanti appassionati, tifosi e media pensarono che finalmente il concetto di “squadra” sarebbe ritornato nel team. Infatti in molti criticavano allo spagnolo, io stesso, degli atteggiamenti poco simpatici e polemici nei confronti della squadra.

Che il 2 volte campione del mondo non sia un mostro di simpatia lo sappiamo tutti, ma quello che sta succedendo in questo 2016 in casa Ferrari sta rivalutando e di parecchio gli anni di Alonso a Maranello.

Se il Vettel del 2015 con scritte sul casco, team radio al miele, sorrisi e baci ha conquistato anche un po’ da “paraculo” i tifosi Ferrari da subito, quello di questa stagione mostra tutti i limiti di un pilota ma soprattutto di un ragazzo che si incazza.

Anche in questo week-end di Monaco non è mancato il classico team-radio bippato che ormai è diventato una costante da inizio anno. Sebastian è nervoso, meno sorridente rispetto ad un anno fa, diciamo molto simile al Fernando Alonso del 2013.

La differenza sta nel fatto che nella scorsa stagione la Ferrari non aveva l’ossessione della vittoria, con proclami che invitavano team e tifosi all’umiltà e al ” testa bassa e pedalare” e quindi la pressione anche su Vettel era minore. Un anno dopo tutto è cambiato con un team che invece di ritrovarsi in lotta per il mondiale, sta vivendo una involuzione che porta ad un nervosismo generale che è palese e davanti agli occhi di tutti.

L’Alonso ferrarista ha tenuto a galla un team in una situazione anche peggiore, ma dopo essere stato lodato in quel periodo appena cambiato colore della tuta è stato “tacciato” come il peggior pilota da avere in squadra. Vettel dopo un 2015 ottimo, si ritrova ad essere “quasi” tagliato fuori per il titolo e con risultati inferiori alle aspettative.

Se la situazione non migliorerà rischieremo di vedere un Vettel “Alonsonizzato” e in quel caso sarà interessante capire l’atteggiamento del team e non solo nei suoi confronti.

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11 Commenti su “Sebastian e Fernando, così lontani ma così vicini”
Nicola Sinisi dice:
Nicola Sinisi dice:

Alonso con questa macchina terrebbe testa alle Mercedes perdendo il campionato all ultima gara come solito U0001f602U0001f602

Lorenzo Sinisi dice:
Nicola Sinisi dice:

Ma è da capire,la Ferrari ha un affidabilità pari a quella di schumi nel 2012 Lorenzo Sinisi comunque Alonso nonostante una macchina inferiore e un brutto rapporto con il team ha sfiorato di vincere due mondiali,ora fa un quinto posto guadagnando 3 posizioni con una macchina che non funziona.

Mattia Orlandi dice:

CarraroMartina alex_secchi AndreaEttori Però Seb sta sorprendendo in negativo anche me, che lo tifo dal 2008

Mattia Orlandi dice:

In Red Bull si tratteneva di più, perfino nel 2014 (a livello di parolacce intendo)

CarraroMartina dice:

alex_secchi AndreaEttori imho il tuo pensiero è poco gentile nei confronti di Vettel e mooolto gentile nei confronti di Alonso

Nicola Ganu Gianella dice:

Vettel si sta mostrando per quello che è: un buon pilota, che se è tutto ok fa andare la macchina al meglio e puó anche farla vincere, come ha fatto per 4 anni in Red Bull, grazie ad un team stratosferico e una macchina lunare, ma anche lí, nei brevissimi momenti in cui le cose non andavano come voleva, si innervosiva parecchio. Ora la Ferrari gli sta dando modo di fare ció che non ha avuto modo di fare in Red Bull: guidare un team ed una macchina ad un risultato superiore alle aspettative e alla possibilità reale, cioè quello che ha fatto Alonso negli anni in cui ha lottato alla morte, e purtroppo perso, contro la Red Bull perfetta di Vettel.
In quegli anni ho sempre sostenuto due ipotesi da bar, ma non troppo: a macchine invertite Alonso avrebbe vinto il campionato ad agosto, e Vettel a provare a fare i risultati di Alonso con la macchina che aveva (da 6/7mo posto) sarebe finito alla neuro in 5 gp.
Ora Vettel ha una macchina molto migliore, Alonso ha iniziato a lamentarsi dopo aver fatto due stagioni oltre ogni limite con macchine inferiori: questa è l’ora del giudizio, per Vettel, Alonso, Montezemolo, Marchionne, Domenicali e Arrivabene.

Priamo Floris dice:
Paolo Cerini dice:

Non esageriamo, la parolaccia è sempre scappata a Vettel, ovviamente c’è un po’ di nervosismo, ma quanto incide la pressione che Marchionne sta caricando sulla squadra?

Luigi Simone dice:

Sono parzialmente in disaccordo.. Tante aspettative che stanno andando in frantumi, con una monoposto con ottimo potenziale mal sviluppata, credo sia ben peggio di una monoposto pessima progettata male e la consapevolezza di zero possibilità di vittoria. La molla scatta, stiamo perdendo un mondiale con una macchina da probabile prima fila.

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