Se lo spettacolo del WEC supera di gran lunga la F1

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Tempo di lettura: 4 minuti
di Alessandro Secchi @alexsecchi83
22 Novembre 2015 - 10:30
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Quando è iniziata l’avventura di Passione a 300 all’ora il mio ambito culturale, motoristicamente parlando, era limitato praticamente alla sola F1: all’interno della quale il limite era, a sua volta, piuttosto basso. E non mi vergogno certo di ammetterlo.

Questa esperienza, oltre ad avermi dato l’opportunità di conoscere persone dalla competenza estrema dalle quali attingere conoscenze, alcune delle quali sono diventate poi amiche, mi ha aperto anche il mondo del motorsport: ha acceso in me la curiosità di guardare anche fuori dal recinto nel quale avevo sempre sguazzato per tanti anni, con l’egoismo di chi pensa di non aver bisogno di guardare altrove.

Tra le categorie che ho iniziato a seguire, oltre all’Indycar, le propedeutiche alla F1 e in parte il WTCC, c’è anche il WEC. La scintilla si è accesa con l’esordio del campionato 2013 a Silverstone, al quale ho avuto la fortuna di assistere dal vivo insieme ad alcuni degli amici che con me portano avanti questo network. Ho subito notato la differenza di approccio della serie con il pubblico. Paddock sostanzialmente accessibile, piloti disponibilissimi, insomma ho scoperto subito l’assenza di quella barriera tra tifoso e pilota che contraddistingue, purtroppo, l’attuale Formula 1.

L’azione in pista è stata poi una novità meravigliosa. Quattro categorie che corrono insieme, auto velocissime, emozioni a non finire, assenza di elementi artificiali per aumentare lo spettacolo. Ma soprattutto, in quella prima occasione, ho avuto la sensazione che i ruoli fossero ribaltati. Cioè che la sei ore di Silverstone alla quale ho assistito fosse una gara sprint e la F1 in confronto una gara di durata..di un’ora e mezza. Questa poi è diventata, man mano, una certezza. Nel WEC si corre al 100% per tutta la durata della gara, si è sempre ‘flat out’ come si dice spesso nell’ambiente. In F1 la parola d’ordine è ‘gestire le gomme’. Ad un certo punto, all’inizio del 2014, a questo si associava ‘gestire il carburante’.

Da qui il pensiero che la direzione presa dalla F1 sia completamente sbagliata: e da qui anche deriva, secondo me, l’aumento dell’interesse nei confronti dell’Endurance. Perché non solo io mi sono avvicinato a questo mondo negli ultimi tre anni, ma anche tanti altri appassionati che trovano più emozionanti sei ore al 100% che un’ora e mezza all’80. Basti guardare l’ultima gara in Bahrain di ieri. Una lotta bellissima tra Audi e Porsche, con sorpassi e controsorpassi: sembrava una gara di mezz’ora e non una sei ore. Non a caso alcuni ex piloti di F1 ora corrono regolarmente nel WEC, e non a caso anche attuali piloti di F1 guardano all’Endurance con notevole interesse. Il caso di Nico Hulkenberg, vincitore della 24 ore di Le Mans del 2015 con Porsche insieme a Bamber e Tandy, è lampante. Così come è lampante la sirena dall’allarme suonata nella stanza dei bottoni di chi governa la F1. Con la decisione di tarpare le ali allo stesso Hulkenberg e ad altri che, magari, speravano di poter partecipare all’edizione 2016, piazzando il nuovo GP dell’Azerbaijan proprio nello stesso weekend della 24 ore del prossimo anno.

Una scelta evidentemente politica dettata, secondo me, dalla paura di perdere popolarità e lo status di ‘categoria regina’ del motorsport. Si tratta di un segnale preoccupante e che non depone sicuramente a favore della F1. Ma di chi è la colpa di questa crisi? Del WEC, che nella sua ‘sincerità’ sportiva sta riscuotendo sempre maggiore successo, o della F1 dopata da elementi artificiali che, con lo sport, non c’entrano nulla? Seguo le vicende del Mondiale ininterrottamente dal 1992, e non ho troppo timore nel dire che dal 2009 in poi il potere della F1 è drammaticamente calato. Il campionato 2008, per quanto mi riguarda, è stato l’ultimo caratterizzato da una competizione sana, se così possiamo chiamarla. Con i cambiamenti regolamentari introdotti dall’anno successivo, l’interesse è andato calando man mano che venivano introdotti nuovi elementi con l’obiettivo di rinforzarlo. Ora, siamo al fondo del barile. E non mi sorprende che sempre più gente guardi anche da altre parti. Se lo fanno i piloti, perché non dovrebbero gli appassionati?

E’ ovvio che io, per tradizione, sarò sempre legato a doppio filo alla F1. Ma questo non mi evita di affermare, almeno per quello che è il mio gusto personale, che WEC e Indycar in questo periodo mi danno di più e con più costanza. E credo di non essere il solo a pensarla così.

E l’impressione è che difficilmente in un futuro prossimo la tendenza possa invertirsi.

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6 Commenti su “Se lo spettacolo del WEC supera di gran lunga la F1”
Marco Molinari dice:

“La F1 è morta coi nuovi regolamenti del 2009”
Nì, la F1 per me è morta e rinata: morta nel 1994 con l’introduzione dei rifornimenti obbligatori, rimorta nel 1998 con le gomme scalanate e soprattutto con la concessione del potere di veto sul regolamento tecnico alla Ferrari, morta per la terza volta nel 2003 con le qualifiche a giro secco, morta per una quarta volta nel 2005 con l’abolizione del cambio gomme ma con mantenimento dei rifornimenti (idea scartata subito), rinata nel 2007 col fornitore unico di gomme (che ha evitato tutte le battaglie che si facevano in tirbunale anzichè in pista che hanno caratterizzato il 1997-2005) e rinata definitivamente nel 2010 con l’abolizione dei rifornimenti (col ritorno della battaglia dai box alla pista)

Griforosso dice:

E’ da un po’, qualche anno, che affermo le stesse cose. Pensa se
non possa io condividerle. Arrivo a dire che facendo il Commissario di Percorso
in gare in autodromo, in alcune gare ho visto cose che mi hanno entusiasmato
ben più della F1. F1 che non cambierà per tornare ai livelli perduti sia come
popolarità che dal punto di vista puramente sportivo. Mr. E. e FIA non hanno il
coraggio di dire “Abbiamo sbagliato” e fare il necessario passo
indietro pur con regolamenti, ovviamente, più attuali. In particolare Mr. E.
pensa a spillare gli ultimi milioni di dollari sino a che anche lui sarà
richiamato dalla natura in modo definitivo. L’ho già detto, quando sarà ,Mr. E.
vorrà poter sapere che sarà il Più Ricco del Cimitero. Una bella soddisfazione,
no !? Eppure cedo che basterebbe poco per ridare alla F1 il suo passato
splendore con regolamenti che recuperino i “garagisti” per la ridotta
spesa necessaria, rispetto ad ora, per partecipare al Campionato del Mondo
Piloti. Anche prevedendo la possibilità tecnico/economica di ritrovare un
Fornitore economico di motori come lo fu la Cosworth. Una Scuderia ora deve
attrezzarsi con uno più computers specifici per gestire la progettazione
e l’aerodinamica viste le attuali limitazioni. Oppure deve forzatamente
investire un Milione o più di euro per un simulatore di guida che possa dare
una sempre maggiore dovizia di dati su cui lavorare e questo perché le prove
libere in autodromo sono limitate a quelle Ufficiali ovviamente organizzate da
Mr. E che così guadagna anche da questo ….. Quante giornate di prove potrebbe
organizzare una Scuderia che deve investire un Milione di Euro per il Simulatore
di Guida ? E per quanti anni ? E, sopratutto, potendo scegliere un circuito
vicino a casa senza trasportare tutto il materiale anche in un altro
Continente. E i cambi gomme che obbligano le scuderie a portare in giro per il
mondo una quantità di meccanici esorbitante rispetto a quanti ne sarebbero
necessari senza i Pit Stop. E tutto questo Mr. E e FIA l’ hanno fatto passare
come un provvedimento per limitare le spese. Che figurina che ci fanno !!!!!
Peccato poi che trovino orecchie ad ascoltare queste sciocchezze non solo tra
gli spettatori ma anche all’interno del loro stesso Circo. Un saluto a tutti
gli Appassionati e sempre VIVA FERRARI.

P.S.- Scusate se su questi argomenti mi ripeto post dopo post ma
proprio non riesco ad accettare, nemmeno forzatamente, queste corbellerie.

Franx Peenk JeKo dice:
Passione a 300 all'ora dice:

Siamo troppo giovani (per fortuna o purtroppo) per ricordarle, ma magari qualche registrazione si trova..

Franx Peenk JeKo dice:

Dovresti riguardarti le gare del WEC di 10-20-30 anni fa allora. Quelle erano ancora meglio, con motori da 1000+bhp e velocità da 400km/h.

Stefano Marchi dice:

Hai perfettamente ragione e se guardiamo alla storia della Ferrari il Drake fino alla fine degli anni 60 ha sempre messo il campionato turismo con gare come 24 ore di le mans 12 ore di sebring 1000 km di Monza e daytona davanti alla F1

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