SBK | Partnership Althea-Moriwaki per il 2019 con la Honda Fireblade

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Tempo di lettura: 3 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
6 Novembre 2018 - 20:00
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La voce dell’arrivo di Moriwaki in SBK ha cominciato a girare dal Gran Premio del Portogallo a Portimão quando alcuni volti importanti del team, tra cui il manager Mamoru Moriwaki, si sono fatti vedere nei box dell’Algarve a colloquio con Gregorio Lavilla e gli uomini Dorna. Dopo la BMW, quest’oggi anche la storica azienda giapponese specializzata nelle corse ha rivelato i propri piani per il 2019 nel campionato mondiale: insieme al team Althea di Genesio Bevilacqua, i due nuclei saranno supportati da HRC che ha deciso di fornire supporto ufficiale completo alla propria moto, la Honda CBR1000RR Fireblade che finora, col team Ten Kate, ha ottenuto ben poco. Era dal 2002 che Honda non si cimentava in forma 100% ufficiale in una stagione completa di SBK.

Non sono un mistero le frizioni tra la squadra olandese e la Casa giapponese (con addirittura rumor recentissimi di una partnership Ten Kate-Aprilia), tanto da coinvolgere maggiormente Honda Europe nel 2018 ottenendo però risultati altrettanto magri. Non ci è dato sapere, a questo punto, se il team Ten Kate parteciperà e se schiererà nel caso altre moto Honda, ma tornando al nuovo team Althea-Moriwaki sono stati rivelati anche i piloti. Ad affiancare Leon Camier, alla seconda stagione consecutiva con la Casa dell’Ala Dorata, ci sarà il rientrante Ryuichi Kiyonari, campione della Superbike inglese nel 2006 e nel 2007 e per tre volte vincitore in sella alla vecchia CBR nel 2008, la sua stagione di debutto. E’ anche un quattro volte vincitore della 8 Ore di Suzuka, nel 2005, 2008, 2010 e 2011 (tutte vittorie con team Honda, ufficiali e non).

Leon Camier si è detto felice del rinnovo: “Sono davvero entusiasta, questa è una grande opportunità ed è estremamente eccitante. Per HRC tornare in Superbike è incredibile e non vedo l’ora di iniziare. Il livello del mondiale è davvero alto, molto più alto di quanto si pensi, Rea ha stabilito un livello altissimo. Il nostro piano è quello di migliorare e arrivare al livello delle Kawasaki prima o poi, dobbiamo essere competitivi fin dall’inizio. È una nuova squadra con nuovi elementi che si uniscono e molte cose su cui lavorare. Sento che il potenziale è da podio”.

Il giapponese, rientrante nel mondiale dopo dieci anni, ha commentato così il suo ritorno: “Per prima cosa sono un po’ sorpreso dal fatto che HRC torni in Superbike e sono sorpreso che HRC mi abbia chiamato. Sono passati dieci anni da quando ho corso in SBK, sono molto felice di unirmi a questo grande progetto. Ho due anni di esperienza in SBK, nel 2008 e nel 2009 sono stato molto competitivo. Non è facile finire tra i primi sei, ma abbiamo una buona moto e una buona squadra, se posso fare un buon lavoro spero di ottenere buoni risultati “.

Fonte immagine: Internet (per segnalare il copyright info@passionea300allora.com)

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