SBK | GP Thailandia: seconda doppietta consecutiva per Bautista

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Tempo di lettura: 5 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
17 Marzo 2019 - 13:15
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Quattro su quattro, considerando le gare Sprint sarebbero sei su sei. E’ questo il bilancio di Álvaro Bautista in questo inizio di avventura in Superbike: il pilota di Toledo, dopo i nove secondi di ieri, ne ha rifilati altri undici al resto del gruppo, vincendo in totale scioltezza con giro veloce e comando della corsa mantenuto dall’inizio alla fine. Si replica il podio visto in gara-1 alle sue spalle: Jonathan Rea limita al massimo i danni proprio come a Phillip Island con tre secondi posti in tutt’e tre le gare, seguito da un solido Alex Lowes che, in questo inizio di 2019, sta ampiamente controllando il più quotato van der Mark, ora quarto nella classifica generale come in gara oggi. Haslam e Melandri hanno concluso in quinta e sesta posizione, dopo un’altra bella battaglia durata diversi giri, con alle spalle Sandro Cortese e Michael Rinaldi. Ritiri per guasti tecnici per Sykes su BMW e soprattutto per Davies sulla sua Ducati, che ha completato mestamente un weekend andato malissimo per il gallese tra sfortune ed errori.

LA CRONACA

Ancora prima del via ci sono già ben tre defezioni, due per difficoltà fisiche e una per impossibilità tecniche: Eugene Laverty, come successo nella gara Sprint, non scatterà a causa dei danni eccessivi della sua Ducati V4 R rimediati nella gara di ieri, mentre l’incidente di Camier e Warokorn nella SP Race ha acciaccato entrambi i piloti, con l’inglese dichiarato non idoneo a correre per la frattura al polso e dolori al ginocchio e il thailandese fuori gioco con lesioni spinali e addirittura una commozione cerebrale.

Alla partenza Bautista scatta meglio rispetto alla manche precedente mettendosi davanti in curva 1 e non dando nessuna chance a Jonathan Rea di tentare un sorpasso. Dietro di loro Lowes conserva comodamente la terza piazza, seguito da Haslam che passa in quarta posizione su van der Mark, poi Melandri, Davies partito bene e Cortese. Sykes chiude il gruppetto dei protagonisti davanti.

Sin dal secondo giro Bautista saluta la compagnia, e lo spettacolo è riservato alla lotta ai piedi del podio: Haslam non riesce a scappare al terzetto Yamaha alle sue spalle, con Melandri che tenta di superare van der Mark in fondo all’ultimo rettilineo ma senza successo; al giro successivo il “Porcospino” ci riprova nello stesso punto ma Davies frega entrambi grazie alla potenza del suo motore, passando in quinta posizione. S’inserisce nella lotta anche Cortese, che nel cambio di direzione 6-7 passa l’olandese.

Melandri prova a farsi spazio su Davies con la forza al giro successivo, ma la manovra è troppo irruenta e permette a van der Mark di guadagnare due posizioni, con il vicecampione del mondo che riscende in ottava piazza. Si fermano anzitempo le gare di Mercado e Sykes, entrambi per problemi tecnici. Nel frattempo, con Bautista già in fuga, Rea e Lowes si giocano la piazza d’onore con lo yamahista che rimane nella scia del #1.

Il gruppo formato dalle tre Yamaha e Davies riaggancia un Haslam nuovamente poco incisivo qui in Thailandia, e ricomincia così la lotta per il quarto posto. E’ Melandri il primo a tentare su “Pocket Rocket”, che però sembra avere un motore migliore sulla sua Kawasaki e che si difende. Interviene quindi van der Mark che, con due manovre spettacolari, prima sorpassa l’italiano nel cambio di direzione 9-10, e poi sorpassa la Kawasaki già alla 12.

Appena dopo un sorpasso su Cortese in fondo al terzo rettilineo, la giornata di Davies finisce nel peggiore dei modi: un problema tecnico ferma la Ducati ufficiale, costringendo al ritiro e al secondo zero del weekend il gallese. Questo apre un gap importante tra Cortese e i tre piloti in lizza per il quarto posto, mentre dalle retrovie risale Rinaldi che, partito 15°, in questa fase centrale del Gran Premio gira addirittura sul ritmo dei primi tre. Nel frattempo Melandri sorpassa Haslam per il quinto posto, ma un altro scossone improvviso sulla sua moto lo costringe a chiudere il gas e a subire il controsorpasso alla 4.

Mentre Bautista domina in solitaria, Rea allunga con più decisione su Lowes, fiaccandolo e portando il suo vantaggio a un secondo. I due hanno un enorme vantaggio su van der Mark che riesce a conservare la posizione, approfittando anche della scaramuccia Haslam-Melandri che gli permette di respirare un po’ fino agli ultimi giri.

Bautista festeggia in piedi sulle pedane la sua sesta vittoria dell’anno su sei gare, quattro considerando solo le manche “canoniche”. Rea resiste alle ultime vampate sul cronometro di Lowes e termina secondo, mentre all’ultima curva Melandri arriva lungo nel tentativo di affondare il colpo su Haslam e van der Mark, riuscendo comunque a terminare sesto. Cortese chiude settimo su Rinaldi, poi Razgatlioğlu e Torres.

La classifica piloti vede Bautista salire a 124 punti, con 26 di vantaggio su Jonathan Rea che sta facendo il possibile per portare a casa il massimo risultato in queste piste di motore. Più serrata la battaglia per il terzo gradino del podio di campionato, con Lowes che guadagna su van der Mark, Melandri e Haslam: i quattro piloti sono rispettivamente a 69, 61, 54 e 51 punti. Cortese settimo a 40.

Il prossimo appuntamento per la SBK sarà tra ulteriori tre settimane, per il Gran Premio d’Aragona ad Alcañiz, al Motorland di, appunto, Aragón. Una pista che è sì un po’ di casa per il team spagnolo Kawasaki, luogo dove la Casa di Minato svolge i suoi test, ma è anche stata parecchio favorevole negli scorsi anni alla Ducati, ancora in versione bicilindrica. Quello a portarla più in alto è stato Chaz Davies, con cinque vittorie dal 2015 a oggi, ma vedremo come si comporterà anche Bautista su una pista di casa.

Qui i risultati della seconda manche di Buriram e la classifica di campionato.

Fonte immagine: worldsbk.com

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