SBK | GP Repubblica Ceca 2018 – Anteprima

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Tempo di lettura: 6 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
8 Giugno 2018 - 20:00
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Dopo il sorprendente round inglese di Donington Park che ha segnato un deciso ritorno nelle posizioni che contano della Yamaha, è il turno del Gran Premio della Repubblica Ceca che fa il suo ritorno nel calendario Superbike dopo ben sei anni di assenza. Brno, città di circa 370.000 abitanti, dista 14 chilometri dal tracciato chiamato Masaryk, sostituto della difficilissima e pericolosissima pista stradale che attraversava tutta la zona circostante, compresa la città. Rispetto al vecchio tracciato originale di 29 chilometri, quello attuale supera di poco i 5.000 metri (5.403 per la precisione), ed è sede del GP della Repubblica Ceca dal 1993, almeno per quanto riguarda il mondiale delle derivate di serie.

Il ritorno sulla pista ceca avviene in una fase di campionato piuttosto delineata, e a prima vista oramai destinata a disegnarsi manche dopo manche. Jonathan Rea è ancora saldamente il leader del mondiale e durante il round di Donington ha allungato nella generale rispetto ai suoi principali avversari; anche se il nordirlandese non l’ha fatto tanto quanto avrebbe voluto a causa delle sorprese viste nel weekend, si può dire comunque soddisfatto dei punti messi in cascina che l’hanno fatto avvicinare ancor di più al suo quarto titolo consecutivo. Brno è una pista che ha regalato ricordi importanti all’ex-pilota Honda, vincitore qui nel 2010 di una manche, dividendo le vittorie del weekend con Max Biaggi. Paradossalmente, l’interesse di molti è più sul suo futuro come pilota e su quale squadra potrebbe puntare nel 2019, anche se Kawasaki pare averlo già rinnovato per altri due anni.

Situazione ben diversa per il suo compagno Tom Sykes, reduce da uno dei weekend più deludenti in madrepatria. Dopo la soddisfazione del record di Superpole strappato a Troy Corser, il barbuto di Huddersfield non solo non ha raggiunto la vittoria nella sua Donington Park, ma è pure finito giù dal podio in gara-2, in sesta posizione a più di otto secondi dai leader. Dopo la vittoria di Assen, la crisi è sopraggiunta di nuovo per il campione del mondo del 2013, ma è necessaria più che mai una reazione ora, su una pista dove nel 2012 collezionò due secondi posti.

A batterlo quell’anno in entrambe le occasioni ci pensò Marco Melandri. Il ravennate, ai tempi in BMW, ha pagato a caro prezzo il crollo della Ducati nel round di Donington Park, con una caduta in gara-1 e solo un 11° posto in gara-2. Brno sulla carta dovrebbe finalmente dare un po’ di respiro all’autore della doppietta a Phillip Island, essendo una pista molto larga e con tantissime possibilità di sorpasso. Il suo compagno Chaz Davies ha provato nello scorso weekend a mettere una pezza alle difficoltà della Panigale, ormai pronta al pensionamento, ma il massimo che è stato in grado di tirar fuori è stato un quinto posto (seppur in scia al rivale Rea). Il terzo pilota Ducati Aruba.it, Michael Ruben Rinaldi, giunge in quel di Brno per la prima volta in carriera nel circus della SBK, ma dopo la prestazione maiuscola del suo vecchio rivale Razgatlioglu in Inghilterra è necessario mostrare a propria volta la pasta di cui si è fatti.

Avendo nominato il giovane turco pupillo di Sofuoglu, è d’obbligo citare le sorprese del weekend inglese e il dominatore delle due manche. Michael van der Mark ha spezzato il suo digiuno di vittorie arrivando finalmente a vincere una gara nella massima categoria del mondiale SBK, una vittoria necessaria per spazzare le critiche sia verso se stesso, sia verso la R1 che fino a ora non aveva ancora dimostrato di saper rivaleggiare con le due forze davanti. Questo successo ha anche risollevato il morale della Casa dei Tre Diapason, che sembra intenzionata a schierare anche più di due moto ufficiali nel 2019; con l’olandese più al sicuro sulla sua sella, è da vedere il futuro di Alex Lowes, le cui prestazioni ora paiono inferiori a quelle del compagno e che potrebbe esser costretto a far spazio a un arrivo a sorpresa, magari proprio Tom Sykes.

Toprak Razgatlioglu in Gran Bretagna è stato capace di strappare la scena anche al vincitore olandese durante la seconda manche, battendo proprio il campione del mondo Rea con una Kawasaki clienti, di certo inferiore a quella del #1. Il turco, vincitore in STK1000 sulla pista inglese, ha fatto capire che le sue qualità non sono affatto da buttar via, e questo secondo posto non sembra nient’altro che un sostanzioso antipasto per il futuro. Come per Rinaldi, il circuito Masaryk è totalmente sconosciuto per il #54, che dovrà affidarsi ai dati disponibili da Kawasaki sulla pista e sull’esperienza del team Puccetti, il quale non avrà Leon Haslam questo weekend ma il solo Razgatlioglu.

Tra i possibili outsider, oltre a Xavi Forés in cerca di rivincita dopo una Gran Bretagna amarissima, c’è l’Aprilia, attesa speciale per il round dell’Est Europeo. Sulla pista ceca Max Biaggi nel 2009 portò al successo la RSV4 per la prima volta al primo anno di mondiale, ripetendo poi l’impresa nel 2010 e nel 2011 con altre due vittorie. I tempi in cui la RSV4 dominava col “Corsaro” paiono però molto lontani: Donington ha finalmente dato un po’ di respiro al team Milwaukee grazie alle prestazioni di Lorenzo Savadori, ma la collaborazione tra il team citato e la Casa di Noale sembra sul punto del collasso, col rischio di non vedere la quattro cilindri italiana in pista l’anno prossimo. I titolari, Savadori e Laverty, devono sperare in un ripensamento della casa madre nell’entrare nel mondiale in forma ufficiale (dopo la smentita di qualche mese fa), oppure nell’arrivo di una struttura migliore con cui Aprilia ha già affinità, magari il team Gresini.

Arrivano i primi cambiamenti anche in merito al regolamento tecnico: nessun team è stato penalizzato sullo sfruttamento dei giri motore, mentre BMW, Honda e MV Agusta avranno un plus di 250 giri rispetto alla gara precedente. Un vantaggio che nessuno dei tre marchi dovrà sprecare, nella speranza di trovare un po’ di prestazione finora mancata per loro. Si fanno sempre più pressanti le voci su un arrivo di Suzuki per il 2019, come anche l’ingresso di alcuni team privati.

Durante questo venerdì in mattinata ha piovuto a Brno, dando spazio poi al caldo durante il pomeriggio. Per domani e dopodomani è prevista pioggia battente (in particolare al sabato) e ciò potrebbe fornire i giusti presupposti a un altro round combattuto.

INFO TRACCIATO

track

Lunghezza tracciato: 5,403 km
Rettilineo principale: 636 m
Curve: 14 (6 a sinistra, 8 a destra)
Senso: orario
Record della pista: 1:59.291 (Cal Crutchlow, Yamaha, 2010)

ALBO D’ORO

ORARI TELEVISIVI

Sabato 9 giugno 2018

10:30 – Superpole SBK (Italia 2)
13:00 – Gara-1 SBK (Italia 1, Italia 2)
14:00 – Superpole SSP600 (Italia 2)
21:30 – Replica Gara-1 SBK (Eurosport 2)

Domenica 10 giugno 2018

11:30 – Gara SSP600 (Italia 2, Eurosport 2)
13:00 – Gara-2 SBK (Italia 1, Italia 2)
14:20 – Gara SSP300 (Italia 2)
15:10 – Gara STK1000 (Italia 2)
23:30 – Replica Gara-2 SBK (Eurosport 2)

Fonte immagine: Internet (per segnalare il copyright info@passionea300allora.com)

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