SBK | GP Portogallo 2019 – Anteprima

AnteprimeSBK
Tempo di lettura: 7 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
5 Settembre 2019 - 15:45
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La 13a edizione del Gran Premio del Portogallo della Superbike si svolgerà, come succede da oltre un decennio, all’Autodromo dell’Algarve di Portimão, sull’amato rollercoaster della penisola iberica. Portimão ha riospitato la SBK a quindici anni dall’ultima esperienza di questo campionato in Portogallo (all’Estoril, anno 1993), e sin dalla sua creazione e dal suo debutto in calendario nel 2008, ha avuto l’approvazione dei piloti ed è subito diventata una delle piste preferite dai protagonisti della categoria. Pista che, tra l’altro, ha prolungato il suo contratto con Dorna per altre tre stagioni appena due settimane fa.

Il mondiale Superbike è rimasto fermo a due mesi fa, quando il Gran Premio degli Stati Uniti di Laguna Seca aveva tracciato (forse definitivamente) il destino del mondiale 2019 indirizzandolo verso Jonathan Rea, favorito dal triplice zero negli States del rivale Álvaro Bautista. Durante questo lungo, fin troppo lungo stop, le acque si sono mosse in vista del 2020 e con diversi spostamenti di rilievo sul mercato piloti: primo fra tutti l’addio, dopo solo una stagione, di Bautista al team Aruba.it per far spazio a Scott Redding proveniente dal BSB, ma anche il passaggio di Eugene Laverty verso la BMW e le conferme dei vari Tom Sykes, Jordi Torres e Michael van der Mark.

Ci sono però alcuni piloti la cui destinazione è ancora ignota, ma tra questi non rientra Jonathan Rea: con ancora un anno di contratto da risolvere, il nordirlandese viaggia in pista senza pensieri verso il suo quinto titolo, grazie alle due vittorie in terra americana e agli 81 punti di vantaggio sul #19 di casa Ducati. Diverso il discorso di Leon Haslam: dopo una stagione priva di successi e con pochi acuti, la posizione del campione in carica del BSB nel team KRT è piuttosto traballante, ma direttamente collegata a ciò che Toprak Razgatlioğlu vorrà fare il prossimo anno. Dopo la 8 Ore di Suzuka 2019 in cui la Verdona è tornata a vincere proprio con questi tre piloti, si è scatenata una tempesta sottoforma di lamentele da parte del giovane talento turco e del suo manager e allenatore Kenan Sofuoğlu, rimasti piuttosto contrariati dal comportamento del team Kawasaki che ha deciso di non schierare il turco per nemmeno uno stint di gara. Tutto ciò potrebbe sfociare in un passaggio di Toprak al team Yamaha ufficiale, cambiando totalmente le carte in tavola che Kawasaki si era prefissata, ma a oggi ancora non sono arrivati annunci o comunicati ufficiali da nessuno dei due marchi giapponesi.

Con un futuro già segnato e lontano da Borgo Panigale, Álvaro Bautista penserà solamente a prendersi qualche soddisfazione per terminare degnamente questa stagione, essendo il sogno iridato oramai un miraggio. Futuro che però non sappiamo ancora cosa riservi per il pilota di Toledo, poiché il vociferato annuncio con Honda Moriwaki ancora non è arrivato e soprattutto ora che in MotoGP si è liberata una sella importante nel team Red Bull KTM, dopo la separazione tra gli austriaci e Zarco. L’America ci ha però ridato (con un “forse” d’obbligo) Chaz Davies, tornato a vincere dopo un digiuno che durava da un anno e mezzo, e nella speranza di poter concludere l’ultimo terzo di stagione su questi livelli. Oltre alle V4 dei team Barni e GoEleven, verrà schierata anche una quinta Ducati e sarà quella del team Brixx, con Sylvain Barrier.

In Yamaha, in vista del GP del Portogallo, potranno contare su un Michael van der Mark di nuovo in buona forma dopo i round di Gran Bretagna e Stati Uniti a “mezzo servizio”, ma anche su un Alex Lowes che è rientrato al meglio dalle ferie con il primo posto nei test svolti qui due settimane fa; un risultato che non vale granché di per sé, se non per il morale. Come per Haslam, la posizione dell’inglese è legata a doppio filo alle decisioni di Razgatlioğlu per il 2020, ma una bella prestazione e il tenere dietro il compagno di squadra potrebbero far risalire le quotazioni dell’ex-campione della Superbike inglese. In attesa di conferma anche Sandro Cortese, che  sembra non stia soddisfacendo granché i vertici di Iwata, essendo in classifica dietro anche al futuro ritirato Marco Melandri; in compenso, il ravennate qui ha collezionato due podi lo scorso anno, e chissà che non possa salutare i suoi fan almeno con un altro podio.

BMW è probabilmente la squadra che si è già sistemata al meglio in vista della stagione ventura: la S1000RR sarà guidata dagli ex-rivali della stagione 2013, Tom Sykes e l’arrivante Eugene Laverty, che qui a Portimão può suggellare l’accordo con la Casa di Monaco di Baviera con un bel weekend, essendo lui un ottimo interprete della pista portoghese. Rimanendo focalizzati sul presente, Tom qui può nuovamente aspirare a dei buoni risultati grazie ai miglioramenti al motore di Misano, sperando così di ottenere il suo terzo successo qui. Markus Reiterberger invece, dopo la deludente stagione, si appresta a chiudere degnamente l’annata per poi passare, presumibilmente, al campionato Endurance.

Infine il tema Honda, probabilmente il più oscuro e meno comprensibile al momento: oltre a non sapere quali piloti guideranno la Fireblade per il 2020, non sappiamo nemmeno per certo quale sarà l’effettivo impegno di HRC, dopo una stagione sì di studio ma piena di delusioni e insoddisfazioni. Tra queste c’è sicuramente il capitolo Leon Camier, che quest’anno non ha corso nemmeno la metà dei round previsti per infortuni, e che salterà anche questo weekend cedendo il posto a Takahashi. Spera di esserci anche Alessandro Delbianco, che non ha potuto partecipare nemmeno ai test per problemi logistico-economici del team Breco’s Althea.

Torneranno in pista anche le categorie Supersport 300 e 600. La categoria leggera è rimasta ferma alle follie viste a Donington Park e Manuel González, fermo per infortunio nella gara inglese, ha comunque mantenuto un buon vantaggio in classifica e potrebbe addirittura laurearsi campione già in questa gara, se dovesse aumentare il suo vantaggio su Carrasco, Verdoïa e Deroue di sette punti. Nella categoria di mezzo invece la battaglia tra Caricasulo e Krummenacher proseguirà e che potrebbe persino valere un posto in SBK, ma c’è da considerare anche il possibile inserimento di Cluzel che, dopo la vittoria in Inghilterra, nutre qualche (remota) chance di poter recuperare.

Pur essendo verso fine estate, il sole dominerà questo weekend dandoci tre gare che non subiranno ritardi per motivi meteorologici. Essendoci anche il Gran Premio d’Italia in diretta su TV8, la Superbike non sarà possibile vederla in diretta sul canale otto del digitale terrestre, per cui solo gli utilizzatori della piattaforma satellitare potranno beneficiare della diretta.

INFO TRACCIATO

track

Lunghezza tracciato: 4.592 m
Rettilineo principale: 970 m
Curve: 15 (6 a sinistra, 9 a destra)
Senso: orario
Record della pista: 1:40.705 (Eugene Laverty, Aprilia, 2018)

ALBO D’ORO

ORARI TELEVISIVI*

Venerdì 6 settembre 2019

11:30 – FP1 SBK (Sky Sport MotoGP)
16:00 – FP2 SBK (Sky Sport MotoGP)
17:00 – FP2 SSP600 (Sky Sport MotoGP)

Sabato 7 settembre 2019

12:00 – Superpole SBK (Sky Sport MotoGP)
12:40 – Superpole SSP600 (Sky Sport MotoGP)
13:20 – Superpole A SSP300 (Sky Sport MotoGP)
13:50 – Superpole B SSP300 (Sky Sport MotoGP)
15:00 – Gara-1 SBK (Sky Sport MotoGP)
17:00 – Gara-1 SBK (TV8)

Domenica 8 settembre 2019

12:00 – SP Race SBK (Sky Sport MotoGP)
13:15 – Gara SSP600 (Sky Sport MotoGP)
15:00 – Gara-2 SBK (Sky Sport MotoGP)
16:15 – Gara SSP300 (Sky Sport MotoGP)
18:00 – SP Race SBK (TV8)
19:15 – Gara-2 SBK (TV8)

*(in grassetto gli orari in diretta)

Fonte immagine: Twitter / WorldSBK

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