SBK | GP Olanda: la bandiera rossa consegna la Superpole a Bautista

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di Alyoska Costantino @AlyxF1
13 Aprile 2019 - 11:58
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Ogni tanto nel mondo delle corse un pizzico di fortuna ci vuole, e in questo caso a beneficiarne è stato Álvaro Bautista. Il leader del campionato SBK si è assicurato la pole col tempo di 1:34.740. La fortuna sta nel fatto che lo spagnolo, uno dei primi a uscire dalla pitlane per gli ultimi giri lanciati, non è stato ostacolato dalla bandiera rossa esposta a un minuto e dodici secondi dalla fine, a seguito dalla doppia caduta (forse causata da un contatto) di Ryuichi Kiyonari e Toprak Razgatlioğlu.

Per Bautista questa pole position arriva dopo un weekend molto diverso da quelli vissuti in Thailandia e in Spagna, dove la Ducati, anche con lui sopra, non è sembrata per nulla la moto migliore. Masticano amaro in molti, tra questi Michael van der Mark che partirà in seconda posizione, ma che nel suo ultimo giro aveva fatto segnare due intertempi veloci che gli avrebbero consegnato la pole davanti al pubblico di casa. Il terzo classificato è un altro che ha goduto di questa situazione, il tedesco Markus Reiterberger su BMW.

LA CRONACA

E’ una giornata di grande freddo ad Assen, cosa di cui si sono lamentati moltissimo i piloti durante il weekend. Cade persino qualche goccia di pioggia (o forse addirittura neve) sul tracciato, ma al semaforo verde fortunatamente spunta un leggero sole che aiuta i piloti. Già al suo primo giro lanciato cade rovinosamente Sandro Cortese, autore di un brutto high-side in uscita dalla veloce curva 14; rimangono persino dei detriti in mezzo alla pista, e Jonathan Rea ne prende uno in pieno mentre sopraggiunge.

La sessione va avanti e stupiscono le BMW, che già da subito si affacciano alle prime posizioni. Il più veloce tra i due alfieri del team SMR è Reiterberger, il quale però sbaglia all’ultima chicane arrivando con la moto totalmente scomposta, finendo nella sabbia e col giro rovinato. Sykes invece si porta quarto, con Alex Lowes davanti a tutti all’inizio.

E’ l’eroe di casa van der Mark a scalzare il compagno di squadra dalla testa della classifica, mostrando anche l’efficacia della R1 nel quarto settore; persino Bautista, su Ducati, non riesce a impensierire le due moto blu perdendo addirittura tre decimi nel quarto settore. Quasi tutti puntano sui due run da percorrere, tranne Leon Haslam che ne fa tre e stampa un paio di giri con la gomma nuova ma rimediando solo un quarto posto momentaneo.

A cinque minuti dalla fine le due Yamaha sono ancora davanti, e tutti cominciano a uscire per gli ultimi attacchi al cronometro. Rinaldi è il primo a uscire dai box ma il suo giro lanciato è deludente, valido solo per un 17° posto. Reiterberger e Bautista invece sono molto veloci, col tedesco che si ferma a soli otto millesimi da van der Mark e lo spagnolo che li scavalca entrambi, prendendosi la pole provvisoria. Ci sono altri sei piloti con intertempi veloci, ma improvvisamente viene esposta la bandiera rossa per un doppio incidente di Kiyonari e Razgatlioğlu, al curvone 17. L’olandese della Yamaha è visibilmente contrariato, e la sessione termina qui.

In seconda fila troviamo un trio d’inglesi, con Lowes, Haslam e infine Sykes il quale, per colpe non sue, ha perso una grande occasione di riportare la BMW in pole position per la prima volta dal ritorno. Mastica ancora amaro Jonathan Rea, solo ottavo a otto decimi circa dal suo rivale per il titolo, e dietro anche a Chaz Davies sulla seconda Ducati Aruba.it. Malissimo Melandri, 17° alla fine del turno a 2.3 secondi dalla pole position.

Qui i risultati della Superpole e la griglia di partenza.

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