SBK | GP Gran Bretagna: van der Mark fa doppietta, Razgatlioglu dà spettacolo ed è secondo

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Tempo di lettura: 6 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
27 Maggio 2018 - 15:40
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Una giornata, e un weekend in generale, che sarà ampiamente ricordato, quello della SBK a Donington Park. A trionfare, completando così la sua prima doppietta nel mondiale delle derivate di serie, è stato Michael van der Mark che ha regalato alla Yamaha la sua prima doppietta da Monza 2011, quando Eugene Laverty portò al successo la R1 per ben due volte nel Tempio della Velocità lombardo. Ma ancor più esaltante la gara del secondo classificato Toprak Razgatlioglu: partito 10° a causa della caduta causata dal contatto con Haslam ieri, il giovane pupillo di Kenan Sofuoglu ha rimontato giro dopo giro fino a raggiungere addirittura il gruppo di testa, e a confrontarsi col proprio compagno di marca Jonathan Rea. Il #54 si è permesso anche di prendersi il lusso di tenerlo dietro con un sorpasso all’ultimo giro, costringendolo così a un terzo posto abbastanza amaro. Inutile dire come una prova del genere non possa che alzare a dismisura le quotazioni di un suo arrivo nel team interno giapponese.

Ancor più amara però la sesta posizione del detentore della Superpole Tom Sykes, dal quale ci si aspettava molto di più sulla pista che più ama e che invece torna a casa, per la prima volta dal 2012, senza vittorie qui a Donington Park. Giornata nettamente migliore per Chaz Davies che, dando il massimo, è riuscito a limitare i danni e a finire con un tiratissimo quinto posto. In molto di questo c’è sicuramente la classe del gallese, considerando che la seconda Ducati, quella di Marco Melandri, è giunta 11a.

LA CRONACA

Allo spegnimento dei semafori Lowes, primo grazie alla griglia invertita, scatta abbastanza bene ma fanno molto meglio le due Aprilia al suo fianco, con Savadori che sorpassa Alex in curva 1 e si mette in testa seguito dal compagno Laverty. Sempre alla prima curva Davies e Rea si ritrovano affiancati, ma il gallese è costretto a rialzare la moto per evitare di finire addosso a van der Mark, scivolando così fuori dalla top ten. All’Old Hairpin Baz tenta l’affondo su Laverty ma l’unico risultato che ottiene è di andar lungo insieme all’irlandese, che scivola dietro alle due Kawasaki ufficiali di Sykes e Rea. Il nordirlandese comincia subito una bella lotta col vincitore di gara-1 van der Mark, che si conclude momentaneamente a favore dell’olandese.

La leadership di Savadori dura solo un giro: Lowes, passato già secondo, lo infila in fondo alla discesa nel tratto veloce e torna al comando, in un fazzoletto di piloti che comprende anche Haslam con la Kawasaki del team Puccetti. Purtroppo Leon terminerà la gara poco dopo in curva 11, causa una caduta d’anteriore; le altre due Kawasaki del team interno invece si scornano tra loro, con Rea lungo alla chicane Fogarty e Sykes che ne approfitta al Melbourne Hairpin. Davies inizia intanto una faticosa rimonta superando il compagno Melandri e Camier.

Mentre le due verdone ufficiali e quella di Razgatlioglu passano Baz, davanti sono le R1 a comandare: van der Mark imita il compagno di squadra e passa l’Aprilia in fondo alla discesa, per un uno-due tutto Iwata. Tra i due c’è 1.3 di differenza, ma l’olandese pare avere un vantaggio in termini di ritmo. Da dietro però arriva il campione del mondo, che si libera al nono giro di Savadori alla esse Fogarty facendo poi segnare un 1:27.9. Rischi incredibili per il campione del mondo che quasi perde la moto alla McLean, e ancor più incredibile Razgatlioglu che passa Sykes per il quinto posto.

Si manifestano poi delle gocce di pioggia al decimo giro, con i commissari che sventolano le bandiere bianche con croce rossa avvisando i piloti della minaccia sopra le loro teste. Ne risente un po’ il turco del team Puccetti, mentre la cosa rivitalizza le Yamaha davanti (che tornano a girare più o meno sul ritmo di Rea) e la Ducati di Davies, che prima si accoda al poleman del sabato e poi lo passa per il sesto posto. Johnny davanti fa la sua mossa a metà gara superando “Magic Michael”, ma per molti giri non riesce a liberarsi del leader Lowes tentando più volte l’affondo ma arrivando sempre largo. Con la scomparsa della pioggia, Razgatlioglu e Davies tornano a girare forte, superando Savadori; a nove giri dalla fine si ritirano Forés e Laverty.

Rea va finalmente al comando a sei girig dalla fine: al penultimo tornante passa il connazionale che però reagisce immediatamente incrociando la traiettoria, e Rea decide così di affondare nuovamente il colpo al tornantino successivo, passando davanti. Van der Mark non perde tempo e passa la R1 gemella alla Redgate, e già alla curva 11 attacca immediatamente la moto #1 per mettersi davanti. Di questa lotta a tre ne approfitta Razgatlioglu che gira all’incirca mezzo secondo al giro più forte dei tre davanti.

A cinque giri dal termine desiste Lowes che perde ritmo, cosa che svantaggia Razgatlioglu dietro di lui per un’eventuale lotta per la vittoria. Il turco cerca di perdere meno tempo possibile passando l’avversario all’Old Hairpin, mentre Davies si avvicina alle loro spalle; davanti, van der Mark comincia a fare la differenza anche rispetto al campione del mondo, guadagnando fino a un secondo di vantaggio.

Gli ultimi giri sono un monologo di van der Mark, ma la concentrazione è tutta nella lotta per il secondo posto: Rea perde ritmo e Razgatlioglu guadagna circa tre decimi al giro, trovandosi all’ultima tornata con la chance per attaccarlo. Cosa che avviene sempre nella parte veloce del tracciato, andando così a guadagnare una seconda posizione che ha dell’incredibile. Lowes conclude quarto a pochi decimi dai due duellanti, seguito a ruota da Davies. Sykes, piuttosto sottotono, solo all’ultimo giro riesce a superare Savadori, mentre a Camier giunto ottavo dopo il tremendo infortunio.

Nella classifica generale la situazione cambia in maniera molto meno drastica rispetto a ieri: Jonathan Rea guadagna altri cinque punti su Chaz Davies (245 a 181), mentre i soli nove conquistati da Sykes lo mettono a pari punti con il dominatore di Donington, van der Mark (163 per entrambi). Melandri, con un magrissimo bottino di cinque punti totali, è quinto a 136. Kawasaki guadagna molti punti tra questo sabato e domenica e guida ora il campionato marche con 39 punti di vantaggio sulla Ducati.

Altre due settimane di stop ora prima di tornare, a distanza di sei anni dall’ultima volta, sulla storica pista di Brno per il GP della Repubblica Ceca. Molti momenti storici nel motociclismo si sono consumati qui, tra cui anche la doppietta, firmata Marco Melandri, della BMW nel 2012. Una pista che sulla carta dovrebbe dare certamente una mano alla bicilindrica ma anche a tutte le moto meno svantaggiate dal regolamento tecnico.

Qui i risultati di gara-2 e la classifica.

Fonte immagine: worldsbk.com

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