SBK | GP Australia: Marco Melandri vince gara-1

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Tempo di lettura: 6 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
24 Febbraio 2018 - 07:48
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Dopo un inverno passato sul “chi va là?” e con parecchi dubbi sulla bontà della Panigale con questi nuovi regolamenti, il team Ducati Aruba.it ce l’ha fatta: Marco Melandri in sella alla bicilindrica di Borgo Panigale ha vinto la prima manche di Phillip Island. Il ravennate, partito dalla terza casella, è rimasto in coda alle Kawasaki per tutta la prima metà di gara e, approfittando dei problemi di Rea e del passo non eccelso di Sykes, è riuscito a guadagnare la testa della corsa a quattro giri dalla fine, non mollandola più fino alla bandiera a scacchi. Per il ravennate è il 21° successo nel mondiale Superbike, gli stessi del connazionale e sei volte campione del mondo Max Biaggi; inoltre, per la prima volta dal 2012, Marco è in testa alla classifica di un mondiale che, con questi nuovi regolamenti, potrebbe essere parecchio incerto.

Hanno concluso il podio Tom Sykes, che ha ottenuto così il suo miglior risultato a Phillip Island, e Chaz Davies, mai davvero in lotta nelle posizioni di testa e in sofferenza a combattere con le Yamaha e con il compagno di marca Xavi Forés, quarto al traguardo. Se vi state chiedendo che fine abbia fatto il campione del mondo Jonathan Rea, la risposta è in quinta posizione: a causa di un’usura anomala della Pirelli al posteriore, simile a quanto successo a Donington Park l’anno scorso, Rea ha dovuto stringere i denti nel finale, indifeso contro le Ducati Panigale giuntegli subito davanti. Dietro di lui c’è poi stata la “gara degli altri”: Alex Lowes ha terminato sesto (facendo peggio rispetto a dodici mesi fa, quando giunse quarto in gara-1), seguito da un Camier al di sotto delle aspettative dopo quanto visto nei test e da Laverty, anche lui in versione “gambero” per tutta la gara.

Prima del via, notizie non buonissime ma comunque rassicuranti per quanto concerne Lorenzo Savadori, caduto nella seconda parte della Superpole a pochi minuti dall’inizio: il campione del mondo STK1000 del 2014 si è infortunato alla clavicola pur rimanendo perfettamente cosciente dopo l’incidente, ma dovrà saltare tutto il round di Phillip Island. Il nostro portacolori ha inoltre preso la decisione di operarsi subito in Australia, nella speranza di recuperare quantomeno per il secondo GP a Buriram, in Thailandia.

Nonostante delle nuvole parecchio minacciose e il solito, fortissimo e fastidioso vento marittimo, la gara parte come asciutta e rimarrà tale per tutta la sua durata. Al via Sykes parte velocissimo, bruciando alla partenza Laverty e Melandri; dalla seconda fila Rea fa la stessa cosa portandosi subito in terza alle spalle del ravennate, ma non contento s’infila in un pertugio all’esterno della curva Doohan, ritrovando l’interno su Melandri alla Southern Loop e piazzandosi alle spalle del compagno. Laverty mantiene il quarto posto, mentre alla 4 le Yamaha prendono rischi non indifferenti, con Lowes quasi sull’erba e van der Mark largo nella via di fuga.

Sykes come suo solito tenta la fuga immediata, mentre Jonathan Rea decide di spazzolare allegramente la pista al curvone Stoner. Nel farlo, si difende da Melandri in terza posizione, che prova in un paio di occasioni ad affiancarsi al campione del mondo prima della Doohan, ma la sua staccata è di molti metri inferiore a quella del nordirlandese, che rimane davanti. Più indietro, con Laverty apre il secondo gruppetto formato da tre moto italiane, con l’Aprilia dell’irlandese che fa da battistrada alle Panigale di Forés e Davies, molto sottotono. La RSV4 viene scavalcata poi da entrambi, mentre nelle retrovie cade Hernandez.

Al quinto giro Johnny preme sull’acceleratore: gira sull’1:31.0 mangiando cinque decimi al compagno davanti, che continua costantemente a girare sull’1:31.5 da inizio gara. Sembra il preludio all’attacco di Rea sul suo gregario, il quale però tarda ad arrivare, a vantaggio invece di Melandri che si mantiene tranquillamente alle spalle del #1. Nel frattempo, anche le Yamaha provano una timida ripresa su Laverty, ben più in difficoltà rispetto alla Superpole. Van der Mark lo scavalca alla Southern Loop all’ottavo giro.

L’olandese pare scatenato e raggiunge anche le Ducati di fronte a sé, oramai ben lontane dal terzetto di testa. L’attacco su un Davies ombra di sé stesso è immediato, ma il gallese non ci sta e al quattordicesimo giro risorpassa lo yamahista all’Honda Hairpin.

A otto giri dalla fine è finalmente il “Porcospino” a fare la sua mossa: esce molto vicino a Rea dal curvone Stoner e la staccata del tornantino della 4 è l’ideale per passare in seconda posizione. Rea non sembra in grado di reagire e tantomeno di tenere il passo del ravennate o del compagno di squadra, il quale intanto continua a mantenere un margine di sicurezza di sette/otto decimi sul #33. Ma non basta, perché in soli tre passaggi Marco è incollato ai tubi di scarico della ZX-10RR. Le Yamaha nel frattempo perdono nuovamente ritmo e Lowes ripassa il compagno di squadra van der Mark. I due iniziano un gran bel duello tra di loro per la sesta posizione, dalla Doohan fino alla Lukey Heights, a favore del britannico.

A quattro giri dalla fine la leadership passa finalmente nelle mani del nostro italiano, il quale fa segnare un 1:31.182 mettendo definitivamente la parola fine alle speranze di successo di Sykes. L’altra Kawasaki invece se la passa anche peggio, poiché il campione del mondo comincia a perdere addirittura tre secondi al giro sia dal duo davanti che dalle due Ducati subito dietro; a tre giri dalla fine Rea si volta a osservare la sua Pirelli al posteriore, oramai divenuta uno straccio, e nel giro successivo sarà scalzato senza problemi dal gallese e dallo spagnolo.

Melandri va così a vincere, per la prima volta in SBK, la prima manche a Phillip Island. Era da dodici anni che non otteneva un successo qui. Sykes e Davies sul podio, con Rea quinto e in grado comunque di limitare i danni su Lowes. Settimo Camier in rimonta nel finale, davanti a Laverty, van der Mark e Mercado. Negli ultimi giri purtroppo cade anche la MV di Torres, iniziando tutt’altro che brillantemente la sua avventura con la casa di Varese.

Appuntamento a domani, quando si assisterà a gara-2 e anche alla manche della Supersport 600, alle 3:30 (ora italiana) per quest’ultima.

Qui i risultati ufficiali dal sito del mondiale.

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