SBK | Altra festa Ducati in terra italiana: vince Melandri!

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di Alyoska Costantino @AlyxF1
18 Giugno 2017 - 18:10
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A più di due anni e mezzo dal suo ultimo successo, ottenuto a Magny-Cours con l’Aprilia RSV4 nel 2014, Marco Melandri si è aggiudicato la vittoria nella seconda manche del Gran Premio della Riviera di Rimini, spazzando via gran parte delle critiche arrivategli e battendo, senza se e senza ma, le Kawasaki date per favorite. Curioso come, a due settimane dalla vittoria di Dovizioso al Mugello, arrivi un altro successo di un pilota italiano, su un circuito italiano e con una moto italiana. Hanno completato il podio le due ZX-10RR con Rea davanti a Sykes, ma in una gara più sottotono del solito. Anche oggi i colpi di scena non sono mancati, nonostante l’assenza in pista di Chaz Davies (a cui Melandri ha dedicato la vittoria).

È arrivata prima del via, infatti, la conferma di ciò che si temeva: a causa di una frattura della terza vertebra lombare e di una lussazione a un dito, il caposquadra di casa Ducati non avrebbe partecipato alla seconda manche. Bisogna comunque dire che, vista la gravità dell’incidente, poteva andare molto peggio e ciò ci rasserena.

Grazie alla regola della griglia invertita, dalla prima fila sono partiti Jordi Torres, Xavi Forés ed Eugene Laverty. Allo scatto il migliore dei tre è proprio il partente al palo Torres, che però nel primo settore si lascia subito superare dalla Ducati satellite del team Barni. Dietro, in terza fila, lo stacco frizione di Rea non è eccezionale, ma si posiziona comunque a ridosso del compagno Sykes dopo il sorpasso al Rio su Laverty, partito male. Melandri già al secondo giro è quinto dopo aver scavalcato a sua volta la RSV4 alla Quercia.

Mentre nelle retrovie cadono Menghi e Ramos, Torres si rimette in prima posizione al quinto giro con un ingresso cattivissimo su Forés alla prima veloce del Carro; nonostante ciò i due piloti privati tengono bene il ritmo dei tre ufficiali subito dietro. Nel giro successivo avviene già il primo colpo di scena: al Rio Forés rallenta per un problema al tubo di scappamento che lo costringe al ritiro, mentre alla Variante del Parco Melandri supera Rea nel cambio di direzione. L’italiano è scatenato e infila anche Sykes alla Quercia nella stessa tornata.

Più indietro si assiste alla caduta di De Angelis e alle difficoltà delle Yamaha R1, che dopo la grande prova di ieri non riescono a risalire la china sin dal pessimo start; Lowes termina pure anticipatamente la sua gara, con la quarta caduta del weekend in curva 1. Nel gruppo di testa però la bagarre non è finita, perché Torres riesce a tenere a bada Melandri, che si fa spazio alla Quercia solo al tredicesimo giro. Rea capisce che non può perdere tempo e si rimette davanti a Sykes con un sorpasso alla prima esse, a sette giri dalla fine. Ritiro, sempre per guasto, anche per la MV di Camier.

Le posizioni sembrano ormai consolidate, ma a tre giri dalla bandiera a scacchi anche la BMW tradisce Torres, costringendolo al ritiro dopo una gara veramente fantastica. Un grosso peccato per lui e per il team Althea. Gli ultimi giri per Melandri sono invece solo una formalità e l’italiano termina così questo GP con circa 1.1 secondi di margine sul duo britannico Rea-Sykes. Una vera soddisfazione per Ducati dopo gli avvenimenti di ieri. Quarto, ad addirittura 13 secondi, Van Der Mark, davanti alle Aprilia Milwaukee di Laverty e Savadori; completano i primi dieci De Rosa (altro buon piazzamento, ottimo weekend per lui), Krummenacher, Mercado e Bradl.

Nella classifica del mondiale lo scarto tra il primo, Jonathan Rea, e il secondo, Tom Sykes, è tornato sui 50 punti precisi (296 a 246). Davies paga a carissimo prezzo il round del Santamonica, accumulando un distacco di 91 punti. Melandri invece, grazie al suo primo successo sulla Rossa di Borgo Panigale, torna in campionato, riscavalcando Lowes e toccando i 163 punti. La questione “titolo piloti” sembra già conclusa e lo stesso vale per quello costruttori: Kawasaki a 330, contro i 268 di Ducati e 168 di Yamaha.

Il prossimo round si svolgerà nella pista dove Nicky Hayden ha ottenuto due successi in MotoGP e dove il suo ricordo è ancora fortissimo: la leggendaria Laguna Seca, favorevole alla Ducati e ai suoi due alfieri (Davies ha già una doppietta all’attivo nel 2015, mentre Melandri ci ha vinto con l’Aprilia nel 2014); anche Sykes però non ha un ruolino di marcia da sottovalutare nei saliscendi californiani, grazie ai suoi tre successi. Le attese per due gare spettacolari ci sono tutte.

Qui i risultati di gara-2 a Misano Adriatico e la classifica aggiornata.

Fonte immagine: worldsbk.com

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