Sanzioni e buffetti: dilettanti allo sbaraglio

BlogF1GP Stati UnitiGran PremiSeven
Tempo di lettura: 3 minuti
di Alessandro Secchi @alexsecchi83
24 Ottobre 2016 - 01:45
Home  »  BlogF1GP Stati UnitiGran PremiSeven

Il crollo della credibilità di questa F1 passa, tra le altre ragioni, anche per la totale mancanza di coerenza da parte del corpo di persone preposte a giudicare quanto succede in gara di domenica in domenica.

È appena di sabato la lettera di Charlie Whiting che, sollecitato dai veterani, ha aperto gli occhi decidendosi a mettere un freno alle azioni difensive di Max Verstappen, accusato appunto dalla vecchia guardia di essere una sorta pericolo pubblico. Già qui, un direttore di gara che ha bisogno di essere redarguito dai piloti sa di autogestione in toto. Ma sull’ormai pugno moscio del Signor Whiting ho già avuto modo di parlare in più occasioni e non mi va di infierire ulteriormente.

La non sanzione sulla manovra di Alonso su Massa ad Austin, con il brasiliano vittima anche di una foratura, è l’ennesima puntata di un filotto di decisioni totalmente scollegate l’una con l’altra, che rendono appunto il pannello decisionale totalmente soggettivo e colpevole di discriminazione o vantaggio prima verso un pilota, poi verso un altro.

L’assente uniformità di giudizio apre lo spazio a polemiche ad ogni gara. Perché lo stesso episodio, magari con protagonisti diversi, viene giudicato con metri distinti in base a chi fa parte del collegio decisionale in un determinato evento. Questo fa sì che Rosberg venga sanzionato con 10 secondi per aver toccato Raikkonen a Sepang e Alonso venga scagionato per una manovra identica su Massa. Fa sì che Hamilton possa portare fuori pista Rosberg ad Austin (2015) o Montreal mentre lo stesso Rosberg non possa fare lo stesso con Verstappen ad Hockenheim. Oppure, fa sì che Vettel venga giudicato colpevole a Silverstone per un semplice lungo nel tentativo di superare Felipe.

La motivazione dell’ultimo episodio, quello di Fernando, lascia spazio a risate fragorose: “I commissari hanno esaminato l’episodio e concluso che nessun pilota è interamente o maggiormente colpevole della collisione”. Questo, quindi, significa implicitamente che un Rosberg in piena lotta mondiale ha volontariamente colpito Kimi a Sepang? Siamo alle comiche.

Chiariamoci: io, nel caso, sono a totale sfavore di qualsiasi sanzione in casi come questi, ma bisogna venire ad una decisione coerente. O non si penalizza nessuno, o si penalizzano tutti. E, nel momento in cui anche un solo pilota viene giudicato colpevole per un episodio, lo stesso metro di giudizio deve essere applicato a tutti i piloti che si rendono protagonisti della stessa azione.

La domanda quindi non è “Perché Alonso non è stato penalizzato?”, ma “Perché lo stesso episodio viene visto in modi totalmente diversi?”. La diversità del personale atto a giudicare non deve e non può essere una giustificazione, se le regole sono chiare. Al contrario, sembra che si brancoli nel buio e che si agisca a discrezione più che in base ad un regolamento. E questo crea incertezza, confusione, ilarità e, di conseguenza, perdita di credibilità e polemiche tra gli appassionati, che vedono un pilota favorito, uno protetto, uno sfavorito a prescindere e via dicendo.

La questione Verstappen, poi, è pazzesca. Sempre giudicato incolpevole per le sue difese aggressive nei confronti soprattutto di alcuni veterani, da adesso in poi sarà sotto la lente di ingrandimento ad ogni sua difesa. Anche questa è, se vogliamo, discriminazione. Perché non è colpa di Max se fino ad ora non è stato sanzionato, ma di chi ha giudicato come pulite le sue azioni, che con questa nuova direttiva viene tra l’altro totalmente delegittimato. E non esiste nemmeno che siano i piloti ad ordinare (perché questo è avvenuto) una presa di posizione ufficiale da parte del direttore di gara.

Situazione imbarazzante e comica: soprattutto a tre gare dalla fine con un mondiale da decidere.

Leggi anche

Il calendario completo del mondiale 2024

Tutte le ultime News di P300.it

È vietata la riproduzione, anche se parziale, dei contenuti pubblicati su P300.it senza autorizzazione scritta da richiedere a info@p300.it.

#6 | GP MIAMI
DATI E PREVIEWINFO SESSIONI E RISULTATI

3/5 maggio - Miami
Miami International Autodrome

57 Giri

#miamigp

LIBERE
FP1: Ven 18:30-19:30
SPRINT QUALI
SKY: Ven 22:30
SPRINT
SKY: Sab 18:00
(TV8: )
QUALIFICHE
SKY: Sab 22:00
(TV8: )
GARA
SKY: Dom 22:00
(TV8: )

5 Commenti su “Sanzioni e buffetti: dilettanti allo sbaraglio”
Filippo Asciutti dice:

Ma possibile che non si può fare niente per far togliere l asfalto nelle vie di fuga?? Se uno va fuori si insabbia e si ritiraaaaaaaaa… in F1 non si ritira più nessuno ormai!!

Francesco E Ylenia dice:

Io ieri al terzo giro mi ero addormentato sul tavolo non scherzo

Giuseppe Valentino Amore dice:

Questa f1 non mi piace, rimpiango le vecchie regole, il vecchio suono,la lotta, i sorpassi al punto che non la sto più seguendo

Paolo Sanna dice:
Valerio Morelli dice:

Ci vorrebbe molto poco ad istituire un collegio di commissari fisso per tutta la stagione. E poi per favore mettete un po’ più di terra fuori le curve, Alonso su Sainz ha quasi giovato del suo lungo, lo stesso Max. Quasi conviene andare fuori dalla pista

Lascia un commento

Devi essere collegato per pubblicare un commento.

COLLABORIAMO CON

P300.it SOSTIENE

MENU UTENTE

REGISTRATI