Ron Dennis chiede alla Danimarca di sostenere Magnussen

F1
Tempo di lettura: 3 minuti
di Andrea Gardenal
29 Maggio 2015 - 21:20
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Non è certo una novità che Ron Dennis nutra grande ammirazione nei confronti di Kevin Magnussen, che nel 2014 ha disputato una stagione da pilota titolare in McLaren ma che nello scorso dicembre è stato relegato al ruolo di terzo pilota per far spazio al ritorno di Fernando Alonso; il pilota danese era stato al centro di uno “spareggio” con Jenson Button per decidere chi dei due sarebbe stato il compagno dello spagnolo, con Ron Dennis che parteggiava per il suo pupillo e la Honda che invece supportava il campione del mondo 2009.

Alla fine Dennis è stato costretto a cedere alla volontà della Honda, ma non per questo ha abbandonato il progetto di riportare Magnussen in Formula 1; per questo motivo nei giorni scorsi si è recato in Danimarca per chiedere sostegno alle aziende locali affinché investano sulla carriera del loro connazionale.

Quando le squadre devono scegliere tra questi giovani piloti, purtroppo, il talento non è l’unica cosa che conta: molto dipende anche dal sostegno che hanno da parte delle imprese o delle nazioni. Kevin avrà successo con o senza il vostro aiuto, ma negargli sostegno non farà altro che rendergli la vita più difficile contro quei giovani che vengono ampiamente supportati dalle rispettive nazioni” ha detto Ron Dennis giovedì sera.

A chi gli ha chiesto se Magnussen sarà al via del mondiale di Formula 1 2016, Ron Dennis ha risposto che “Kevin certamente ha il talento per correre l’anno prossimo, ma al tempo stesso bisogna far conto con la realtà: al momento ho due campioni del mondo in squadra, che sono due tra i migliori piloti del mondo, quindi dovrà mostrare tutto il suo valore. Questo significa che forse dovrò aiutarlo a trovare un posto in un’altra squadra per un fargli fare un anno di apprendistato“.

Dopo la notizia di ieri dell’apertura di un bando da parte della FIA per selezionare una nuova squadra, alcuni media hanno lanciato l’ipotesi che la squadra designata a ricoprire questo ruolo sia la ART Grand Prix di Nicolas Todt, attualmente impegnata con successo in GP2; dalla passata stagione la compagine francese è, di fatto, una sorta di team B della McLaren-Honda, con Stoffel Vandoorne come prima guida e un pilota giapponese supportato dalla Honda come secondo pilota (l’anno scorso Izawa, quest’anno Matsushita); non è quindi da escludersi che, qualora se ne presentasse l’opportunità, la ART decidesse di effettuare il grande salto in Formula 1 schierando i giovani protetti della McLaren, ovvero lo stesso Magnussen e Vandoorne.

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