Red Bull – Renault: e se fosse la pagliacciata dell’anno?

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Tempo di lettura: 3 minuti
di Alessandro Secchi @alexsecchi83
21 Ottobre 2015 - 14:00
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Vai a vedere che alla fine torna tutto come prima. Dopo mesi di insulti e settimane alla ricerca di un nuovo ovile la pecorella Red Bull, in questo caso non smarrita ma volutamente scappata da Renault in cerca di qualcuno di più competitivo, potrebbe incredibilmente tornare a casa Francia.

Dopo il no della Mercedes, il no della Ferrari, e la minaccia dall’alto (Bernie) di dover pagare penali salate in caso di uscita dalla F1, la banda della lattina si trova in un angolo senza sapere che fare, e con le terga al vento. E così, il celodurismo di Marko e Mateschitz nel pretendere una power unit competitiva nel 2016 (frasi di Singapore) si scioglie nell’unica opzione a questo punto possibile per la Red Bull. Ovvero quella di chiedere pubblicamente scusa a Renault e andare avanti con i francesi anche nel 2016.

Ma anche questa è un’opzione e non una certezza. Renault, a sua volta, è in ballo con l’acquisto di Lotus (il termine fissato è per i primi di dicembre), e quindi non si sa se eventualmente fornirebbe Red Bull con la sua power unit, che diventerebbe quindi una clienti come nel caso di Williams con Mercedes.

Di certo c’è una cosa: Red Bull ci ha messo davvero poco a scaricare, inizialmente, un partner con il quale ha vinto quattro (otto) titoli di fila. E solo per questo, per quanto mi riguarda, il ben servito sarebbe più che meritato. Ma, per fortuna di Red bull, è un bene per tutti che lei e Toro Rosso rimangano nel giro, per non aprire un cratere e lasciare lo sport con sole 18 vetture in pista (senza l’ingresso di Haas sarebbero addirittura 16). Quindi, in un certo senso, credo che il sempre caro Bernie, dal basso della sua altezza, stia giocando pubblicamente e politicamente per garantire la permanenza di una squadra (e un marchio) che nel momento di massima crisi della F1 aiuta a tenerla in vita.

Quello che fa ridere è che tutti vogliono che Red Bull resti ma nessuno le vuole dare i motori. Mercedes e Ferrari hanno capito che, fornendo le loro unità, rischierebbero di trovarsi Ricciardo e Kvyat fra i piedi spesso e volentieri. Il telaio Red Bull è ancora uno dei migliori in assoluto, d’altronde. Pertanto, l’unica opzione percorribile al momento è la permanenza con Renault. Anche perché i tempi sono sempre più stretti.

Dovesse finire così, dopo settimane di tuoni e lampi, saremmo di fronte all’ennesima pagliacciata regalataci dalla F1 negli ultimi anni: il litigio pro-audience.

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