Red Bull-Renault: divorzio possibile dopo il 2016

F1
Tempo di lettura: 3 minuti
di Andrea Gardenal
29 Luglio 2015 - 10:00
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Che negli ultimi tempi non corra più buon sangue tra Red Bull e Renault è evidente: la squadra di Dietrich Mateschitz ha più volte accusato il costruttore francese di non essere stato in grado di interpretare al meglio la nuova formula della motorizzazione ibrida introdotta nel 2014, accreditandolo come il maggior responsabile dei fallimenti della sua squadra negli ultimi due anni.

La Renault, dal canto suo, sta pensando già da qualche mese di cambiare la natura del suo impegno in Formula 1, svestendo i panni del semplice motorista per tornare ancora una volta in prima persona sulla scena del campionato del mondo, come accaduto tra il 1977 e il 1985 e tra il 2002 e il 2011; per effettuare questo ritorno il costruttore francese sta trattando con la Lotus l’acquisto di tutte quelle strutture che la Renault stessa aveva venduto negli anni scorsi alla squadra di Gerard Lopez, compresa la storica fabbrica di Enstone.

Il Direttore Generale del gruppo Renault F1, Cyril Abiteboul, ha però messo in chiaro a motorsport.com che al momento non è stata presa nessuna decisione in merito e che comunque vadano le cose i contratti con Red Bull e Toro Rosso per la fornitura dei motori verranno rispettati fino alla loro scadenza a fine 2016.

Il nostro amministratore delegato, Carlos Ghosn, ha detto chiaramente durante l’evento di Londra della Formula E che non siamo contenti della nostra situazione, sia dal punto di vista delle prestazioni che da quello del marketing, quindi stiamo continuando a valutare varie opzioni. Il nostro punto di partenza è che abbiamo in vigore dei contratti fino al termine della stagione 2016 e abbiamo intenzione di rispettarli; le soluzioni che stiamo valutando riguardano più il 2017 che il 2016, ma se il 2016 deve essere un anno di transizione verso il 2017 dovremo comunque sviluppare qualcosa“.

Abiteboul ha poi evidenziato come oggi le esigenze di Renault e Red Bull siano molto diverse, con la prima che punta ad un futuro a lungo termine in Formula 1 e la seconda che invece sta spingendo per tornare a lottare per le prime posizioni quanto più presto possibile.

Non credo che dovremmo correre il rischio di compromettere il 2017 per affrettare i nostri piani per il 2016; non c’è alcuna fretta, il nostro è un gioco a lungo termine. Questo approccio però è molto diverso rispetto a quello di un marchio come Red Bull, che è in Formula 1 da pochi anni e che in questo sport è più uno sponsor che un costruttore. Capisco che la prospettiva di un successo a lungo termine sia insoddisfacente per Red Bull, ma il nostro punto di vista non coincide con il loro, e forse questo è uno dei motivi per cui oggi è così difficile far entrare in sintonia i nostri obiettivi“.

Infine Abiteboul ha lanciato una stoccata alla squadra di Milton Keynes, sostenendo che negli anni delle vittorie era stato dato troppo poco peso al buon lavoro svolto dal costruttore francese mentre nelle ultime due stagioni, quando i tempi si sono fatti più duri, la Red Bull ha scaricato su Renault la quasi totalità delle responsabilità del fallimento.

Bisogna assicurarsi che i vantaggi siano più grandi dei rischi associati ad un simile impegno. Al momento il bilancio tra i profitti e le perdite, sia dal punto di vista economico sia da quello della reputazione, non è abbastanza buono; è per questo che abbiamo bisogno di modificare i nostri piani“, ha concluso il direttore generale del programma Renault F1.

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