Lewis Hamilton, 28 anni oggi e una nuova sfida in Mercedes

F1
Tempo di lettura: 3 minuti
di Alessandro Secchi @alexsecchi83
7 Gennaio 2013 - 14:32
Home  »  F1

Sembra ieri il 18 Marzo 2007, Gran Premio d’Australia, prima prova del Mondiale.

Il debuttante Lewis Hamilton, sulla Mclaren Mercedes, giunge terzo all’esordio alle spalle di Raikkonen (prima vittoria al primo GP con la Ferrari) e di Fernando Alonso, fresco bicampione del mondo, anche lui alla prima proprio in Mclaren.

E’ una folgorazione, per me, vedere un debuttante correre come se fosse in F1 da anni. E lo sarà per tutta la stagione, fino al Brasile dove perse il titolo al primo anno per un niente.

Dicevo, sembra ieri. E invece sono passate ben 6 stagioni. 110 GP, 26 pole, 21 vittorie, un titolo nel 2008.

Il 28° compleanno di Hamilton è diverso dagli altri. La scelta di lasciare la Mclaren per accasarsi in Mercedes è di quelle impegnative. Ricorda, in parte, quella del suo predecessore Schumacher ai tempi della Ferrari. Si abbandona una squadra in salute, dal potenziale ampio, per approdare in una con problemi oggettivi.

La Mercedes, da quando è rientrata nel 2010, ha fallito clamorosamente in successione per tre stagioni, e sempre per gli stessi motivi. Le tre vetture portate in pista (W01, W02, W03) hanno mostrato prima di tutto grossi limiti dal punto di vista di gestione delle gomme. Variante del 2012 è stato, a fronte di un inizio di stagione promettente (prime file e una vittoria per Rosberg in Cina nonostante i soliti problemi di usura gomme), lo scarso sviluppo della monoposto nel corso dell’anno, con la conseguenza di vedere la Mercedes fare via via sempre più il gambero in griglia. Dalle prime posizioni al non prendere punti per più gare in successione alla fine dell’anno.

La scelta di Hamilton, se dal punto di vista economica è stata invitante, è coraggiosa sul fronte sportivo. Le promesse di riportare a galla la stella a 3 punte sono diplomatiche e contrattuali, ma la realtà è un’altra. La Mercedes deve ricorrere ad uno sforzo enorme per mettere a disposizione sia di Lewis che di Nico una vettura competitiva. Ma non basterà, perchè sarà importante anche lo sviluppo durante la stagione. Quello che ha portato avanti la Red Bull, ad esempio, e non la Mercedes.

Se anche al quarto tentativo, Hamilton o meno, a Stoccarda dovessero fare un buco nell’acqua, non ci saranno più scusanti. E la frecciatina di qualche giorno fa di Schumacher riguardo la mancanza di fondi per lo sviluppo è un campanellino di allarme. Plausibile, visto il decadimento delle prestazioni tra l’inizio e la fine del 2012, che lo sviluppo sia stato limitato. In ogni caso, Hamilton può essere un plus alle motivazioni della scuderia, ma non certo il risolutore definitivo di tutti i problemi (come Alonso in Ferrari, d’altronde).

Pertanto vedremo come se e come Lewis sarà in grado di fare il miracolo (io credo di no, almeno quest’anno), di certo il suo cambio di casacca sarà motivo di interesse per tutti. Per me in particolare per capire anche il livello vero di Rosberg, sul quale ho sempre nutrito qualche dubbio in questi anni.

Il tempo parlerà per loro, e noi siamo qui ad attendere impazienti.

Leggi anche

Il calendario completo del mondiale 2024

Tutte le ultime News di P300.it

È vietata la riproduzione, anche se parziale, dei contenuti pubblicati su P300.it senza autorizzazione scritta da richiedere a info@p300.it.

LE ULTIME DI CATEGORIA
4 Commenti su “Lewis Hamilton, 28 anni oggi e una nuova sfida in Mercedes”
Krusty dice:

Alessandro, però si dice anche che la Mercedes dal 2014 possa essere avvantaggiata, vista la riduzione di aerodinamica a favore dei motori

MPE57 dice:

Grande Lewis! Sicuramente sarà l’ultimo a mollare anche se lotta per entrare nei punti.

Osrevinu dice:
GiuseppeRuff92 dice:

Auguri

Comunque credo che lo vedremo dal 5° posto in giù.

Lascia un commento

Devi essere collegato per pubblicare un commento.

COLLABORIAMO CON

P300.it SOSTIENE

MENU UTENTE

REGISTRATI

CONDIVIDI L'ARTICOLO