Per colpa di chi? Proviamo a capire l’incidente tra Alonso e Raikkonen

AnalisiF1GP AustriaGran Premi
Tempo di lettura: 6 minuti
di Alessandro Secchi @alexsecchi83
25 Giugno 2015 - 10:09
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Da quattro giorni, anche grazie all’assenza del camera car della Mclaren (“mistero misterioso…”), il dibattito è ampio, non solo tra i tifosi, addirittura tra i media (!), alla ricerca del colpevole nell’incidente tra Fernando Alonso e Kimi Raikkonen all’inizio del Gran Premio d’Austria. Come sappiamo, c’è spasmodico bisogno di avere un colpevole contro cui puntare il dito e gli insulti, pertanto finché non ci sarà un nome molti non saranno contenti, o forse non lo saranno nemmeno dopo. Di certo, il parere è diviso tra chi dà assoluta colpa a Raikkonen di aver perso la SF15-T come un dilettante, e chi vede nei video il malizioso tocco di Alonso, che avrebbe speronato la Ferrari facendola sbandare per rimanere poi, a sua volta, colpito dalla stessa.

Ora: abbiamo voluto realizzare, con gli strumenti a disposizione, un piccolo documento riassuntivo con il quale vogliamo esporre la nostra impressione su tutta la vicenda. In soldoni, giusto per essere chiari, Alonso non ha alcuna colpa. Le cause devono essere ricercate nel pattinamento eccessivo della SF15-T di Kimi Raikkonen all’uscita dalla curva due del circuito di Zeltweg.

Video

Ma andiamo con ordine: questo è il video realizzato dal nostro Francesco Ferraro:

La prima parte mostra il video amatoriale che circola sul web, a velocità normale. Si vedono passare le prime vetture e, ad un certo punto, come un proiettile impazzito la Ferrari di Kimi punta verso il guard-rail, portando con sè la Mclaren di Alonso.

Successivamente abbiamo il video rallentato, nel quale si può vedere meglio la dinamica dell’incidente. Teniamo presente che non si vedono pezzi di carbonio volare, nè scarti eccessivamente improvvisi, nè spostamenti repentini dovuti ad un contatto da parte della Mclaren.

Terza parte. Ripresa a distanza zoomata sulla Ferrari di Kimi. Si vede la monoposto iniziare a pattinare e solo ad un certo punto compare, alla sua sinistra, la Mclaren che la scarta per evitarla, senza poi successo.

Passiamo alla fase successiva. L’infinito fondo scala dei giri motore sulla SF15-T di Kimi. Guardate i led sul volante. Indicano (su tutti i volanti), in modo sintetico, i giri motore in realtime, per aiutare il pilota a capire quando cambiare marcia. La sequenza di accensione dei led, in progressione all’aumentare dei giri motore, è rosso-verde-azzurro.

Bene, dall’uscita di curva 2 fino allo scontro con la Mclaren i led sulla Ferrari, così come i giri motore, sono a fondo scala, sull’azzurro. Addirittura non si riescono a definire con certezza i cambi di marcia in salita perché la sequenza rosso-verde-azzurro di fatto non c’è. Segno che il pattinamento è stato prolungato e incontrollabile. Si è vociferato di una mappa “aggressiva” programmata esclusivamente per le fasi di partenza, e questa indiscrezione potrebbe essere veritiera. Se passiamo infatti alla parte successiva del nostro video, troviamo una prova di partenza di Raikkonen durante le prove libere 1 di venerdì. In questo caso Kimi arriva lungo all’ingresso di curva 2, ma deve controllare in accelerazione il pattinamento della Ferrari, pur riuscendo comunque a scaricare le marce.

Nel pezzo finale, ripreso dal camera car di Sebastian, possiamo notare (sebbene i led verdi e azzurri siano coperti dal casco), che le cambiate si sentono e i led rossi si spengono per poi riaccendersi ad ogni cambiata. Mappa ‘normale’?

Fotogrammi

Torniamo all’inizio con questi fotogrammi estratti dal video.

Fotogramma 1: Fernando si trova dietro Kimi. Si capisce bene perché si vedono, nell’immagine pur di qualità non eccelsa, la gomma posteriore sinistra di Kimi, metà alettone anteriore di Fernando e la sua gomma anteriore sinistra. Se fosse in contatto con Kimi si vedrebbe anche l’anteriore destra oltre al resto dell’alettone. Questo indica che è ancora dietro la Ferrari.
1

 

Fotogramma 2: (qualcosa come due/tre decimi di secondo più tardi) si vede Fernando distante da Kimi di almeno un metro, forse uno e mezzo mentre questo sta già perdendo la SF15-T (punta verso destra, qui), quindi non può essere contemporaneamente affiancato, almeno in questa fase.
2

 

Fotogramma 3: qui Kimi ha già perso la macchina, che punta verso sinistra, e Fernando NON E’ ancora affiancato alla Ferrari ma ancora dietro, seppur di pochissimo. Prendete come riferimento l’ala anteriore della Mclaren e immaginate una linea trasversale che attraversa la pista. Fernando sarà ‘affiancato’ solo quando la Ferrari si intraversa definitivamente.
3

 

Fotogramma 4: qui Fernando è diretto verso la Ferrari che ormai è intraversata senza controllo. O viceversa, come preferite. Proprio in questo fotogramma si vede la ruota anteriore destra della Mclaren in linea con la posteriore sinistra della SF15-T.
4

 

Non lasciatevi ingannare dall’effetto schiacciamento dell’obiettivo e dalla prospettiva, come potete vedere qui di seguito anche Rosberg e Hamilton sembravano molto vicini in uscita di curva 2…

a

 

…per poi essere, effettivamente, più distanti di quanto si pensi guardando solo la prima immagine.

b

Altri elementi a supporto

A scagionare definitivamente Fernando ci sono due dettagli.

Il primo: la ruota anteriore destra della Mclaren non presenza segni di ‘sfregamento’ contro la posteriore sinistra della Ferrari, ma la sola rottura del cerchio, dovuta al contatto successivo con la SF15-T. In caso di sfregamento per contatto laterale, le scritte “Pirelli” e “P Zero” sarebbero saltate via come succede sempre in caso di contatto con rotazione. Come potete vedere dalla foto seguente, la gomma della MP4-30, già sul carro attrezzi, è intatta sotto questo punto di vista.

21.06.2015- Race, Fernando Alonso (ESP) McLaren Honda MP4-30 retired

21.06.2015- Race, Fernando Alonso (ESP) McLaren Honda MP4-30 retired – PHOTO4

 

Stessa cosa vale per la posteriore sinistra della Ferrari di Raikkonen: nessun segno di contatto gomma-gomma.

21.06.2015- Race, Kimi Raikkonen (FIN) Scuderia Ferrari SF15-T car after the crash

21.06.2015- Race, Kimi Raikkonen (FIN) Scuderia Ferrari SF15-T car after the crash – PHOTO4

Il secondo: il muso della Mclaren, privo dell’alettone staccatosi nel contatto con la Ferrari, è pressoché intatto nella sua parte finale (la punta, diciamo) e non presenta segni di contatto.

Copyright FOM

Copyright FOM

 

A questo punto, se:

– la sbandata della Ferrari non è avvenuta per contatto tra la gomma anteriore destra della Mclaren e la posteriore sinistra della Ferrari.
– la parte terminale del muso della Mclaren è intatta, segno che non può esserci stata nemmeno una ‘spintarella’.
– non risultano, nei diversi video, detriti persi dall’alettone anteriore della Mclaren a causa di un contatto poco prima dell’uscita di pista.

Non resta che credere alle parole di Fernando. Non è lui la causa dell’incidente ma, probabilmente, il tutto è da circoscrivere all’eccessivo pattinamento della SF15-T. Decisamente esagerato, visti i giri motore, anche per una mappa “aggressiva”. Considerato anche il testacoda del Canada, decisamente anomalo per un pilota dell’esperienza di Raikkonen (e lo stesso era successo anche a Hamilton in prova), siamo più propensi a pensare a qualche brutto scherzo del sistema ibrido, che forse sta prendendo un po’ troppo il largo in questa F1, vedi anche i vari problemi in frenata causati dal “Brake By Wire”.

Ovviamente, si tratta di una nostra versione dei fatti, che vi proproniamo sulla base delle nostre valutazioni e di quanto a disposizione sul web. Ma crediamo sia andata, a grandi linee, così.

A voi la parola.

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Un Commento su “Per colpa di chi? Proviamo a capire l’incidente tra Alonso e Raikkonen”
Monica dice:

Credo che la teoria della mappa aggressiva per Kimi sia la più plausibile.
Si vedono cose strane in F1,anche le uscite di Hamilton e Rosberg nei minuti finali delle qualifiche mi hanno lasciata perplessa, non sembravano dovute ad errori dei piloti.

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