Pagelle del GP di Singapore 2014

F1Le Pagelle
Tempo di lettura: 5 minuti
di Alessandro Secchi @alexsecchi83
23 Settembre 2014 - 21:00
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Il Gran Premio della svolta mondiale. Lewis Hamilton prende la testa, seppur per soli tre punti, sul compagno Rosberg che resta tradito dalla sua Mercedes. Vettel ottiene il miglior risultato dell’anno, finalmente davanti a Ricciardo. Alonso fa quello che può. Vergne super.

IL VINCITORE

LEWIS HAMILTON: 8.5
Al sabato si prende la pole di forza. La Domenica, l’uscita di scena di Rosberg all’inizio del giro di ricognizione gli toglie un peso. Un altro glielo provoca la Safety Car che lo lascia con le supersoft e lo costringe a fare uno stint a ritmo di qualifica per potersi guadagnare la vittoria. Gran gara, impeccabile.

I MIGLIORI

JEAN-ERIC VERGNE: 8
Le due penalità per aver superato i limiti del tracciato sono quello che sono (assurde, come spesso succede secondo me), sta di fatto che se vuole dimostrare di poter stare in F1 questa è una prova assolutamente da portare alla sua causa. Magistrale soprattutto nel finale quando non ha paura di lanciarsi in staccate oltre il limite.

SEBASTIAN VETTEL: 7.5
Fatica, fatica immensamente. Ma l’orgoglio c’è. In una delle sue piste preferite preferirebbe farsi passare sopra che lasciare la posizione. Ricciardo forse lo sa e nel finale, quando tutti sono ormai sulle tele (Seb più di tutti) non forza, Secondo posto meritato e (non sembra vero) miglior risultato dell’anno.

SERGIO PEREZ: 7.5
Sta progressivamente recuperando l’anno perso in Mclaren. Ci sono piloti che rendono meglio in squadre di media classifica e lui pare essere uno di quelli. Commette meno errori dell’inizio della stagione, e in più si sta dimostrando più competivivo di Hulkenberg, ultimamente. Bravo

I POSITIVI

FERNANDO ALONSO: 7
Senza la frenata con lungo alla prima curva si sarebbe ritrovato probabilmente dietro entrambe le Red Bull. Lo sa e sapientemente, prima di rischiare grosso, lascia la posizione ad una delle due. La tattica di rientrare con la Safety lascia molti dubbi, ma anche lui più di così non può fare.

DANIEL RICCIARDO: 7
Gara positiva. In partenza si preoccupa troppo di Vettel e troppo poco di Alonso, mentre nel finale dà vita al suo solito recupero grazie al quale si avvicina tantissimo al compagno. Un po’ per le gomme, un po’ per il rischio di buttare una gara per tutta la Red Bull visti i muretti vicini, non tenta il sorpasso che avrebbe dato la mazzata definitiva a Seb.

FELIPE MASSA: 7
Porta a casa la quinta piazza con una condotta di gara intelligente. Non ne ha per stare dietro alle Mercedes e neanche alle Red Bull. Con uno stint finale lunghissimo va con il suo ritmo e arriva a ridosso dei primi dopo il bel podio di Monza

SENZA INFAMIA E SENZA LODE

NICO HULKENBERG: 6.5
Il trend è negativo nei confronti del compagno da parecchio tempo e anche questa volta si conferma. Parte due posizioni avanti rispetto a Perez e arriva due posizioni dietro. Ne guadagna comunque 4 oltre che a due punticini.

KIMI RAIKKONEN: 6
La strategia Ferrari è perfetta per fargli perdere gradualmente delle posizioni. In prova se la cava bene, in qualifica potrebbe andare ancora meglio se la F14T non decidesse di dar problemi al momento dell’ultimo giro buono. La proverbiale fortuna di Kimi colpisce ancora.

KEVIN MAGNUSSEN: 6
Lodevole essere arrivato ormai in stato di disidratazione al traguardo, portando a casa anche un punto. E’ costretto, durante il periodo di safety car, a usare le mani come alettoni per dirigere un po’ d’aria all’interno dell’abitacolo.

DANIIL KVYAT: 6
Per lui voto di incoraggiamento nonostante le posizioni perse rispetto alla partenza. Probabilmente è stata la sua gara più difficile, e il team radio con il quale dice di essere quasi morto dal caldo è sintomatico delle difficoltà di correre due ore su una pista del genere.

ROMAIN GROSJEAN: 6
Ancora un sei di incoraggiamento. Dopo la sfuriata del sabato via radio, non ci sono più parole ormai per descrivere la stagione Lotus e dei uoi pioti.

JULES BIANCHI: 6
Meno incisivo el solito, questa volta fa il compitino.

MARCUS ERICSSON: 6
Per una volta non arriva ultimo, anzi si mette anche dietro Bianchi.

I RIMANDATI

VALTTERI BOTTAS: 5.5
Questa volta dietro e non di poco rispetto a Massa. Dopo tanti podi e tanti punti, per una volta ci sta.

I PEGGIORI

PASTOR MALDONADO: 5.5
Che poteva essere l’unico a sbattere con violenza tra i 22 di Singapore? Chi se non lui? Certo, è facile parlare dal divano, ma ultimamente non ne imbrocca una e continua a distruggere monoposto.

MAX CHILTON: 5
Si prende la solita paga da Bianchi

LA SFORTUNA

ADRIAN SUTIL: 5.5
Si prende una penalità per aver chiuso Perez rompendogli l’ala anteriore, e poi rimane appiedato dalla Sauber

ESTEBAN GUTIERREZ: sv
Abbandonato anche lui dalla Sauber, lancia i guanti nel suo box in segno di irritazione.

JENSON BUTTON: 6
Essere abbandonati dalla monoposto ci sta, ma dopo 52 giri a Singapore suona come una tremendissima presa per i fondelli

NICO ROSBERG: sv
Le prova tutte per poter girare ma la Mercedes non ne vuole sapere. Fuori gara da subito

KAMUI KOBAYASHI: sv
Il ritiro nel giro di ricognizione è quasi umiliante. Subirlo su una Caterham, forse, è una consolazione.

Prossimo appuntamento per le Pagelle del GP del Giappone, tra due settimane.

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