NASCAR | Sempre Harvick, solo Harvick, ancora Harvick!

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Tempo di lettura: 7 minuti
di Gabriele Dri @NascarLiveITA
12 Marzo 2018 - 09:30
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Tutti se lo aspettavano. In fondo Harvick è stato il dominatore degli ultimi 10 anni a Phoenix anche se nelle ultime edizioni sembrava che il gap degli avversari nei suoi confronti fosse stato colmato. Tuttavia Harvick è arrivato in Arizona col vento in poppa forte delle vittorie di Atlanta e Las Vegas e con la voglia di dimostrare che il successo ottenuto la scorsa settimana non era frutto soltanto del lunotto che fletteva troppo. E così nel finale di gara né Kyle Busch, né Chase Elliott hanno saputo resistere alla sua progressione. 

La gara

Martin Truex Jr. parte dalla pole ma al primo giro Larson passa in testa e mantiene il comando fino alla caution del giro 26 per la rottura del motore di LaJoie. Al primo giro di soste Truex ripassa in prima posizione, ma alla ripartenza Larson lo frega un’altra volta e ritorna in cima alla classifica. La #42 resta in testa per poco, dato che in breve tempo rimontano Kyle Busch e Kevin Harvick. Sono infatti loro che si sfidano nel finale della stage, con il pilota della Ford #4 che – a sorpresa – non riesce ad attaccare il rappresentante del Joe Gibbs Racing che ottiene così i 10 punti di bonus.

Il secondo giro di soste premia i quattro piloti che domineranno la gara: Kyle Busch, Harvick, Hamlin ed Elliott. L’inizio della stage non è entusiasmante e Busch, Harvick ed Elliott sono in testa, ma con qualche lunghezza di distacco l’uno dall’altro. A metà stage va in testacoda Larson, ogni giro sempre più in crisi con la vettura; non riporta danni ma terminerà solo 18°. Keselowski, partito solo 25°, prova ancora a cambiare solo 2 pneumatici e passa in testa. Alla ripartenza Kyle Busch ritorna in prima posizione, ma la strategia di Brad si rivela valida, dato che si assesta in sesta posizione. 

A 5 giri dalla fine della seconda stage va a muro Chris Buescher, provocando un’altra caution; i leader si fermano ai box mentre Kurt Busch e Keselowski – sì, sempre lui – decidono di non effettuare la sosta. Nell’unico giro di green flag che chiude la frazione di gara non vengono sorpassati e il pilota dello Stewart-Haas si aggiudica la stage.

L’ultima stage inizia con Kyle Busch di nuovo in testa, ma la ripartenza è piuttosto convulsa e ci sono parecchi contatti nel gruppo. Al giro 179, molto in ritardo rispetto alle previsioni, Harvick sorpassa la Toyota #18 e si porta al comando per la prima volta nella gara. Passano pochi giri e Menard finisce a muro in curva 2, ricompattando il gruppo. Nella sosta conseguente Byron e Almirola cambiano solo 2 gomme e passano in testa; per il rookie del team Hendrick sono i primi giri al comando di una gara in Cup Series.

La fase di gara che segue è una delle più intense delle ultime settimane: Hamlin passa in testa ma non ha la velocità dei suoi avversari. In breve lo raggiungono Harvick e Kyle Busch e per una 30ina di giri i tre sono distanti non più di 2 decimi l’uno dall’altro e danno il 101% per cercare di sorpassarsi, spesso seguendo tre traiettorie distinte, pur senza trovare il varco buono. A 70 giri dalla fine Kyle Busch trova lo spunto buono, sorpassando sia Harvick che Hamlin e ritorna in prima posizione. La lotta fra questi tre aveva favorito Elliott, ma il pilota del team Hendrick riaggancia il trenino di testa troppo tardi.

A 60 tornate dalla fine inizia l’ultimo giro di soste; il primo a fermarsi è Elliott, seguito subito dopo da Harvick, ma la sosta della #4 non è delle più veloci, e Hamlin. Kyle Busch è l’ultimo dei quattro ad effettuare il pit stop: la Toyota cade dal sollevatore e Busch perde un paio di secondi che – alla fine – si riveleranno decisivi. A scombinare i piani ci pensano Newman e Keselowski, i quali decidono di estendere il loro stint nella speranza di una caution.

Elliott è virtualmente in testa, ma a 40 giri dalla fine Harvick lo raggiunge e sorpassa mentre Kyle Busch cerca di colmare un gap di 3″. A 25 giri dalla fine, con Newman ancora al comando, il terzetto si ricompatta, tuttavia quando finalmente la #31 si ferma ai box. Chase cede e la sfida per la vittoria si riduce ad un duello. La speranza dura ben poco: Harvick ha ancora quel decimo nella manica che gli permette di allungare su Busch e va a vincere senza troppi patemi davanti allo stesso Busch, Elliott e Hamlin. Chiudono la top10 Truex, Bowyer, Almirola, il classico Suarez in rimonta, Jones e Kurt Busch.

Kevin Harvick aggiorna così il libro dei record: trionfa per la nona volta a Phoenix ed è il primo ultraquarantenne a vincere tre gare consecutive da Harry Gant nel 1991. Per il pilota dello Stewart-Haas Racing è inoltre il successo numero 40 in Cup Series, dato che eguaglia le vittorie di una leggenda come Mark Martin. In victory lane, dopo aver controllato in prima persona che il lunotto fosse a posto, ci sono parole di ringraziamento per la squadra, che sicuramente ha passato una settimana non semplice, ed un “Haters, I see you…” rivolto a tutti quelli che hanno criticato il team dopo i fatti di Las Vegas. E ora chi fermerà Harvick, tornato pure in testa alla generale grazie alla giornata nera del team Penske?

Le altre categorie

Nella gara della Xfinity Series vittoria per Brad Keselowski, il quale ha beneficiato della determinazione della direzione gara nel proseguire una gara interrotta dalla pioggia (!) che cade su Phoenix. Allgaier parte dalla pole ma dopo pochi giri è proprio Keselowski a passare in testa fino alla caution per la rottura del motore di Starr. Alla ripartenza i due lottano fianco a fianco fino al contatto che costringe Brad alla resa e lascia ad Allgaier la vittoria nella prima stage. Nel frattempo la pioggia inizia a cadere e la gara viene interrotta per un’ora e mezza. Allgaier resta al comando dopo la sosta mentre Keselowski si prende una penalità ed è costretto a ripartire dal fondo.

A dominare la seconda stage è però Kyle Busch, fino a quando Mills finisce a muro e rallenta il gruppo di quel tanto che la pioggia ritorna e la direzione gara decide di interrompere la corsa di nuovo (a due giri dal rendere la gara ufficiale), in vista di una finestra di bel tempo in arrivo.

Dopo un’altra mezz’ora di bandiera rossa la gara può riprendere (Busch vince la seconda stage). Dopo le soste Allgaier torna in testa davanti a Keselowski e saranno loro a dominare l’ultima stage, con Keselowski che passa in testa a 58 giri dalla fine. La rimonta di Bell si completa per un paio di giri ma nel finale non mantiene la posizione. Vince così Keselowski davanti ad Allgaier, Kyle Busch, Bell e McMurray. In campionato la parità fra Sadler e Reddick si rompe di un solo punto, dopo che entrambi erano stati costretti a partire dal fondo (Elliott per la rottura del motore nelle libere, Tyler per un incidente in qualifica).

I risultati odierni

La classifica della “TicketGuardian 500”

La classifica generale

Così il campionato dopo 4 gare

I prossimi appuntamenti

Nel prossimo weekend la Nascar conclude il suo viaggio sulla costa Ovest facendo tappa a Fontana in California, primo ovale da 2 miglia della stagione. A scendere in pista saranno la Xfinity (sabato) e la Cup Series (domenica).

Immagine: GettyImages per Nascar.com

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